Le voci su un possibile passaggio di Max Verstappen alla Mercedes non convincono Jenson Button. Il campione del mondo 2009 è piuttosto scettico sulle speculazioni che vedono l’olandese lasciare la Red Bull per approdare a Brackley, e non nasconde i suoi dubbi durante un’intervista al Chris Moyles Show su Radio X.
“La Red Bull ha fatto qualcosa di speciale con Max“, spiega l’ex Brown Gp. “Gli hanno cucito addosso la monoposto, hanno costruito tutto attorno a lui. In Mercedes? Dimenticatelo. Lì non funziona così, non costruiranno mai l’auto per un singolo pilota. E questo fa tutta la differenza del mondo“.

Quando il talento non basta
Button non mette in discussione le capacità di Verstappen. Anzi, lo considera il più forte della griglia attuale. Ma avverte che oggi più che mai il successo dipende dall’alchimia tra pilota e vettura. “Certo, un campione del suo calibro dovrebbe riuscire a vincere ovunque. Ma la realtà è diversa: serve la macchina giusta, al momento giusto, con le persone giuste“.
Il britannico va dritto al punto: “Max ha trovato in Red Bull l’ambiente perfetto. Lo hanno cresciuto, hanno creduto in lui fin dall’inizio, hanno plasmato tutto sul suo stile di guida. Il risultato? Nessuno riesce nemmeno ad avvicinarsi quando è su quella macchina“.

Russell sì, Antonelli ancora no
Se Verstappen dovesse davvero sbarcare in Mercedes, chi gli farebbe da compagno di squadra? Button boccia senza mezzi termini l’idea di promuovere subito Andrea Kimi Antonelli. “Oggi in Formula 1 ti servono due piloti esperti e competitivi. Antonelli ha talento, non c’è dubbio, ma non è ancora pronto per reggere il confronto con Max“.
Tutt’altra storia per George Russell, che Button vede come la scelta ideale. “George sta attraversando un momento straordinario. Guardate cosa ha combinato negli ultimi anni al fianco di Hamilton: è stato costante, maturo, veloce. Ha dimostrato di avere tutto quello che serve per stare al top“.
E conclude con una certezza: “Sarebbe un errore clamoroso escluderlo. Max e George insieme? Sarebbe una coppia da urlo, il tipo di rivalità interna che rende grande questo sport“.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Team Jota
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