365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 9,54 secondi. Questo è il tempo che la Terra impiega per compiere un giro completo intorno al Sole. Questo movimento viene chiamato Rivoluzione, quella che si appresta a vivere Lewis Hamilton che compie 40 anni e continua ad orbitare nel mondo della Formula 1, quella stella luminosa che gli ha dato onore e gloria e che ancora continua ad alimentare la sua passione sportiva.
Sarà un compleanno speciale per Hamilton che ha costruito la sua intera carriera – a proposito di stelle, ma stavolta a Tre Punte – con la Mercedes a proteggerlo. Sì, perché sin da giovane è stato accolto dal costruttore tedesco, insieme al quale ha scalato tutte le categorie fino ad arrivare in cima a quella più importante, laureandosi ben sette volte campione del mondo.
La McLaren, la scuderia nella quale ha conosciuto i primi dolori ma soprattutto le prime gioie, era spinta da un propulsore dell’azienda di Stoccarda, team presso il quale si trasferì nel 2013 per scrivere la sua personale storia, che si è andata a intrecciare con quella della Formula 1. Numeri alla mano, parliamo del pilota più vincente di sempre, anche più di quel Michael Schumacher con cui condivide il record di sette titoli e che andò a sostituire in quel 2013, anno che fu rampa di lancio verso glorie che non si credeva potessero scriversi.
Hamilton si è messo in discussione, abbandonato i suoi punti di riferimento, ha mollato quella realtà nella quale è diventato prima uomo che pilota e ha deciso di fare il grande passo, andando a chiudere la carriera nella squadra più rappresentativa del mondo dei motori: quella Ferrari, che, dal canto suo, cercava chi potesse contribuire a dare quella spinta finale con cui imprimere un’accelerata decisiva all’orbita che descrive intorno alla Stella Formula 1.

Lewis Hamilton: il primo compleanno da ferrarista
Sarà un compleanno speciale per Lewis, probabilmente festeggiato alla sua maniera, tra feste glamour e amicizie influenti, quelle persone con le quali sovente si accompagna. Ma sullo sfondo ci sarà la placida Maranello, quel tarlo che è entrato nella testa del pilota e che lo ha spinto a fare un passo che, un anno fa, a 39 anni e con la Terra che aveva fatto un giro in meno intorno al Sole, forse né lui, né sicuramente noi, ci aspettavamo si potesse compiere.
Buon compleanno Lewis, che sia una giornata di festa e di gioia, in attesa di varcare quei cancelli modenesi, di indossare il rosso e di iniziare la più entusiasmante fase della carriera. Perché anche a quarant’anni succedono cose straordinarie.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Getty Images