Il recente annuncio dell’addio di Sir Lewis Hamilton alla Mercedes e il passaggio, a partire dal 2025, in Ferrari ha scosso l’intera galassia Formula 1.
Un evento dalla risonanza mostruosa, capace di paralizzare tutta la stampa britannica e, allo stesso tempo, galvanizzare quella del Bel Paese.
Una notizia di tale portata va trattata con la massima cura, alla pari di una boccetta contenente un potentissimo virus creato in laboratorio, la cui proliferazione potrebbe causare la fine della razza umana.
In questo caso, qualcuno ha rovesciato la boccetta.
Un trasferimento clamoroso ed un notevole effetto sorpresa
Nessuno se lo sarebbe aspettato eppure è accaduto davvero, in un momento abbastanza particolare per la Formula 1.
Mentre tutti i fan avevano ancora la voce roca dopo aver urlato a gran voce contro la FOM per la bocciatura dell’ingresso del team Andretti – Cadillac in Formula 1 già nel 2025, il mattino successivo il mondo del motorsport si sveglia con un articolo sul Corriere della Sera in cui Giorgio Terruzzi da per certo il passaggio di Hamilton in Ferrari.
Inizialmente quasi nessuno crede a quella che appare come l’ennesima news farlocca mirata a colmare i vuoti della pausa invernale.
Ma in poche ore avviene la magia: le più autorevoli penne della F1 si espongono e confermano la notizia gettando i fan nel caos più totale mentre lo scandalo Andretti finisce rapidamente nel cestino dell’organico.
Tutti sorpresi, forse anche chi doveva sapere
Questo genere di manovre avvengono in piena segretezza, ma quasi sempre sono dei segreti di Pulcinella.
Qui si è notato un modus operandi piuttosto insolito, l’articolo di Terruzzi non ha portato a una smentita, un po’ come avvenne con le dimissioni di Binotto, anzi si è osservata una certa fretta nel fare uscire una notizia data ormai per certa.
Ciò ha un notevole impatto sui piani editoriali dei diretti interessati, costretti a imbastire una comunicazione da rilasciare in tempi brevissimi o quantomeno il necessario per informare chi meritava di conoscere i fatti prima di un giornalista pronto ad accaparrarsi migliaia di click.
L’esempio più concreto di questa situazione straordinaria è la riunione di Wolff col suo team, avvenuta in videoconferenza poiché il TP Mercedes si trovava a Milano mentre la miccia si avvicinava pericolosamente al punto d’innesco della bomba.
Lo stesso discorso vale anche per chi è stato chiamato a gestire una notizia così grossa.
Una comunicazione frettolosa e piena di errori
In una fase in cui le news impazzano ed i rumors diventano immediatamente verità, Mercedes e Ferrari non sono più in grado di spegnere l’incendio.
Il canale comunicativo principale è ovviamente quello social e qui troviamo un grande bug che evidenzia il fatto che gli SMM non fossero informati dei fatti, in maniera particolare il social tema Ferrari.
Le più autorevoli fonti danno per certo un annuncio alle 19:00 GMT (20:00 locali) e l’appuntamento viene rispettato con grande puntualità da Mercedes, la quale rilascia un breve comunicato su social e sito, con tanto di virgolettato di Wolff e Hamilton.
In casa Ferrari le cose vanno diversamente, subito dopo l’annuncio delle dimissioni del pilota britannico, Scuderia Ferrari manda online un post programmato con protagonista Leclerc e solo pochi istanti dopo compare il comunicato: uno statement freddo e sterile, accompagnato da una semplice immagine col logo del cavallino rampante.
L’immagine è la stessa pubblicata il giorno precedente per il wallpaper wednesday, insomma materiale preso rapidamente a caso dai file recenti in dotazione al social team.
Ma è su instagram che si nota tutta la fretta: l’account ufficiale Scuderia Ferrari pubblica una stories estremamente semplice nella costruzione, la stessa immagine vista su X accompagnata da un testo applicato manualmente utilizzando l’editor integrato dell’app di instagram.
Poco dopo,sul sito ferrari comparirà un telegramma.
Un’occasione persa
L’entità della notizia ha chiaramente mandato in subbuglio i social generando livelli di engagement inimmaginabili. L’onda d’urto colpisce l’intero mondo, con conseguenze anche in campo finanziario: il titolo Ferrari schizza in borsa con un incremento del valore delle azioni superiore ai 10 punti percentuali.
Ma si poteva fare molto di più.
Il rilascio della notizia avviene senza fronzoli da parte di Ferrari:
- Nessuna grafica realizzata ad hoc
- Nessun video celebrativo
- Nessun contenuto esclusivo
Da un punto di vista di puro marketing, è evidente quanto non sia stato sfruttato l’enorme potenziale di questo evento, non si è fatto nulla per lanciare un messaggio ai propri followers.
I tempi risicati non hanno permesso l’attuazione di una strategia efficace, non c’è stato spazio neanche per un piccolo teaser.
Ora, a giochi fatti, non ci resta che aspettare gennaio 2025 per vedere come saranno gestiti i primi contenuti con Sir Lewis Hamilton in rosso.
Nel frattempo, non ci resta che osservare comportamenti e interazioni di un pilota che lascia la scuderia con la quale ha scritto la storia della F1 e un suo collega, che prepara lo sfratto da un luogo da cui si sarebbe aspettato molto di più.
Crediti Foto: Ferrari