Valtteri Bottas, intervistato da Motorsport in occasione del weekend brasiliano della Formula 1, ha offerto una lettura lucida e priva di filtri sul primo anno di Lewis Hamilton (lui che lo conosce bene) in Ferrari e sul peso specifico rappresentato in squadra da Charles Leclerc. Le parole del finlandese assumono un valore particolare non solo per la lunga esperienza accumulata in Formula 1, ma soprattutto per gli anni trascorsi accanto a Hamilton in Mercedes, periodo in cui ha potuto osservare dall’interno le dinamiche della squadra e il processo con cui il sette volte campione del mondo si adattava, cresceva e dominava.
Bottas ha sottolineato innanzitutto quanto il passaggio a Maranello rappresenti per Lewis un cambiamento profondo, molto più impegnativo rispetto a quanto percepito all’esterno. “È sempre un grande cambiamento, soprattutto per lui. Ha passato molto tempo alla Mercedes, quindi si è abituato al suo modo di lavorare. Era davvero il ‘pilota della squadra’, capisci? Quindi è un grande cambiamento: culturale, attrezzatura, persino lingua”, ha spiegato il finlandese.
Secondo il futuro driver della Cadillac, l’operazione richiede tempo: Hamilton non è ancora entrato pienamente in simbiosi con l’ambiente Ferrari, ma i lampi di velocità mostrati in alcuni weekend dimostrano che il potenziale è ancora intatto. “Penso che tutti siano d’accordo sul fatto che ci stia mettendo più tempo del previsto ad adattarsi, ma a volte ha dimostrato la sua velocità. Penso che il prossimo anno dimostrerà cosa può ancora fare”.

La F1 è la sfida del 2026
Il 2026 aggiungerà un ulteriore livello di complessità. Il nuovo regolamento tecnico ha imposto ai team la progettazione di telai completamente nuovi per integrare le nuove architetture ibride. Una doppia sfida: nuova vettura, nuovo ciclo tecnico e un equilibrio di squadra che potrebbe cambiare sensibilmente.
Bottas ne è consapevole e vede nella prossima stagione un crocevia importante: “Il 2026 sarà un anno impegnativo per tutti, ma credo che sarà una stagione tutto o niente nella carriera di Lewis. Ha già dimostrato tutto quello che poteva in F1. Penso che starà bene, starà meglio l’anno prossimo”.
Accanto alla riflessione su Hamilton, Bottas ha voluto offrire anche una prospettiva più equilibrata sulla narrazione che sta accompagnando il primo anno del britannico a Maranello. Secondo il pilota di Nastola, si sta “esagerando” nel giudicare la prestazione di Hamilton, al punto da dimenticare un elemento chiave: l’effettivo livello di Charles Leclerc.
L’arrivo di Hamilton, infatti, ha acceso un confronto diretto e inevitabile, ma proprio questo confronto – sostiene Bottas – sta rivelando quanto il monegasco fosse forse già più forte di quanto molti avessero riconosciuto. “La gente ha bisogno di parlare, è naturale. Ma forse alcune persone hanno anche sottovalutato Charles, quanto sia bravo”.

In sintesi, l’ex pilota Mercedes vede un quadro più sfumato rispetto alle analisi sbrigative: Hamilton è nel mezzo di un processo di adattamento oggettivamente complesso, mentre Leclerc continua a confermarsi un riferimento tecnico e velocistico di altissimo livello. Se il 2025 è stato un inevitabile periodo di assestamento, per Bottas il 2026 sarà l’anno destinato a rivelare la reale dimensione della coppia Ferrari.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Scuderia Ferrari HP
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