Il Mondiale costruttori di Formula 1 2024 è più avvincente che mai, con una battaglia serrata tra McLaren, Ferrari e Red Bull che promette emozioni – e forse qualche colpo di scena – fino all’ultimo giro della stagione del Gran Premio che si terrà ad Abu Dhabi, l’otto dicembre in pieno clima natalizio.
Con tre gare alla fine, la scuderia di Woking è in testa con 592 punti, seguita da una Ferrari in costante miglioramento a 557 e da una Red Bull a 544, che sta cercando di recuperare terreno. Ogni piccolo dettaglio tecnico e strategico sarà determinante nelle ultime tappe, e la maniera in cui verranno affrontate le prossime tre piste – Las Vegas, Losail e Abu Dhabi – sarà cruciale per capire chi ha il potenziale per conquistare il titolo costruttori.

F1 2024, Costruttori – McLaren McL38: la vettura al vertice, la più costante
La McLaren, sorpresa della stagione se consideriamo l’avvio non proprio solido, ha messo in campo una vettura estremamente competitiva e versatile: la McL38, caratterizzata da una notevole efficienza aerodinamica che la rende adatta a tutti i tipi di layout. Con un telaio ben bilanciato e una gestione delle gomme generalmente solida, la MCL38 ha brillato su piste come Miami, Ungheria, Olanda, Azerbaijan e Singapore. Teatri eterogenei, tecnicamente parlando.
Cosa che dà una certa fiducia per le ultime gare, anche se lo slancio di metà annata, specie con un Oscar Piastri smarritosi, sembra essersi spento. Nelle ultime tre gare sono emersi segnali altalenanti che, specie in Brasile, potrebbero essere dipesi più dal meteo pazzo che da una deficienza nel progetto che, anzi, è stato evoluto con un nuovo fondo che sull’asciutto aveva fatto vedere ottimi riscontri considerando le performance in qualifica sprint e la doppietta nella Sprint Race. È a questo fondamentale elemento aerodinamico che la scuderia di Woking si aggrappa per puntare al titolo che manca da lustri.

F1 2024, Costruttori – Ferrari SF-24: Il ritorno del Cavallino Rampante
La Ferrari SF-24 ha avuto una stagione di alti e bassi, ma gli aggiornamenti aerodinamici introdotti nella seconda metà dell’anno hanno permesso alla vettura di guadagnare competitività, soprattutto nei tratti tecnici e nelle curve a di percorrenza breve e lenta.
Gli uomini coordinati da Diego Tondi hanno superato il problema in questo genere di pieghe e l’esame superato a pieni voti, con la doppietta di Austin, ha dato grande fiducia confermata dal trionfo messicano e non scalfita dalla trasferta brasiliana troppo condizionata da fattori incontrollabili e che non si dovrebbero ripresentare nel trittico finale: non ci si attendono condizioni climatiche avverse, per intenderci.
La SF-24, però, potrebbe esaltarsi a Las Vegas, dove si tornerà sul campo di caccia della rossa con frenate brusche e curve lente e con angoli molto stretti. Lo stesso Charles Leclerc, dopo il weekend paulista, ha alluso alla possibilità di fare una doppietta (non una previsione, bensì una speranza) per rilanciarsi nella classifica costruttori provando l’assalto a una McLaren che non riesce a prendere il largo e che, invece, di punti ne ha persi tanti nel triple-header americano.
In Qatar la Ferrari potrebbe avere un punto di forza grazie alla sua buona gestione delle gomme sulle mescole più dure (il capolavoro di Austin Leclerc lo fa con la hard che nell’occasione era la C2) che Pirelli ha selezionato proprio per il circuito di Losail. Qui, la capacità della Ferrari di preservare gli pneumatici potrebbe risultare decisiva.
A Las Vegas e ad Abu Dhabi, invece, dove verranno utilizzate le mescole più morbide, sarà essenziale che la SF-24 riesca a mantenere le gomme in condizioni ottimali senza compromettere la performance, un aspetto sul quale anche la McLaren è consistente. Sempre che non scoppi l’ennesima caso, quello relativo alle copertura gonfiate con una piccola percentuale d’acqua per meglio gestire i l raffreddamento. Ammesso che sia possibile…

F1 2024, Costruttori – Red Bull RB20: Una stagione di sfide non sempre vinte per il team di Milton Keynes
Dopo anni di dominio, la Red Bull ha trovato nella RB20 una vettura meno dominante e più “capricciosa”. La RB20 eccelle nelle curve a velocità medio-alta, ma ha mostrato qualche difficoltà su circuiti con pieghe strette in cui ci si sta poco tempo col volante girato.
Inoltre, la creatura di Pierre Waché ha mostrato una certa difficoltà ad assorbire le asperità e i cordoli non rasenti. Nonostante tutto, però, il team ha ancora la possibilità di giocarsi il titolo costruttori grazie a un Max Verstappen in stato di grazia, capace di massimizzare le situazioni come dimostrato nel recente Gran Premio del Brasile.
La vera palla al piede del team di Milton Keynes è rappresentata da Sergio Perez che è in continuo regresso prestazionale e vive uno stato confusionale totale, tanto da aver chiesto, per il GP di Interlagos, specifiche di telaio in versione iniziale per ritrovare quel feeling accesosi solo nelle prime gare. Con un secondo pilota che non riesce sistematicamente a centrare la Q3 e che non è stato in grado di vincere una gara è difficile. Ma non del tutto impossibile.
F1 2024, Costruttori – Rapida analisi delle ultime tre piste in calendario
- Las Vegas: Il circuito cittadino che sorge tr ai casinò, con lunghi rettilinei e curve lente, alcune delle quali a 90°, è particolarmente adatto alla velocità pura e alla capacità di staccare profondo, il che rende la Ferrari una delle favorite. La capacità di “trazionare” della SF-24 è un altro fatto che lascia ben sperare per Maranello.
- Losail: L’impianto qatariota richiede un bilanciamento perfetto tra stabilità in curva e gestione degli pneumatici. Qui Pirelli porterà le mescole più dure (C1, C2 e C3), dato il degrado. Le alte temperature elevate influenzeranno la resa delle gomme. In questo contesto, la Ferrari vista negli USA e potrebbe trovare un buon vantaggio, grazie alla sua capacità di preservare le coperture e alla stabilità nelle curve lente e medie.
La McLaren avrà comunque buone possibilità poiché questo tipo di layout premia i progetti aerodinamicamente efficienti e la MCL38poggia le basi proprio su queste caratteristiche. Red Bull sarà chiamata a capire se il fondo introdotto nel triple-header farà fare il salto di qualità sperato ben sapendo che le performance brasiliane sono dipese dalle circostanze. Altra variabile da considerare per tutte e tre le sfidanti è che a Losail tornerà la Sprint Race. Cosa che imporrà un solo turno di libere, con potenziali difficoltà nella messa a punto del setup ideale. - Abu Dhabi: La stagione si concluderà sul tracciato di Yas Marina, dove ancora una volta le gomme morbide C3, C4 e C5 saranno protagoniste. Il circuito offre un mix di curve relativamente lente e “angolari” alternate da due rettilinei. Un layout che potrebbe sorridere alla Ferrari che punta sulle curve lente per contrastare le rivali che, anche in questa circostanza, potrebbero vedere la McLaren essere più consistente di una Red Bull che, al di là dell’exploit paulista, non viene da una fase del tutto convincente.
F1 2024 – Previsioni e favorita per il titolo costruttori
Considerando i punti in classifica, la McLaren appare come la favorita per il titolo, grazie alla sua versatilità e al vantaggio di 35 punti sulla Ferrari. Losail sembra particolarmente favorevole alla MCL38, mentre a Las Vegas potrebbe pagare qualcosa a una Ferrari che si presenta agguerrita. Da capire anche come il team, una volta che Lando Norris ha perso la possibilità di lottare per il titolo, si comporterà nella gestione dei due piloti che potrebbero intralciarsi nella ricerca della personale vittoria di tappa.
La Ferrari è comunque in piena lotta e potrebbe approfittare di due layout amici su tre. La Red Bull, sebbene più distante in classifica, potrebbe ancora sorprendere con strategie aggressive, elemento in cui eccelle. McLaren, in virtù del vantaggio in classifica e della storia di questo 2024 che la vede possedere una monoposto mediamente adattabile a ogni tracciato, resta la favorita.
Da sottolineare che tutti e tre i competitor hanno sparato ogni cartuccia tecnica e che verosimilmente non porteranno nuovi update. La partita si giocherà quindi sull’ottimizzazione del materiale a disposizione, cosa che nelle precedenti tappe Ferrari ha saputo fare molto bene. Un vantaggio che si esaurirà considerando che anche gli altri avranno weekend “puliti” in cui cercare il miglior setup senza dover fare prove comparative e particolari analisi aerodinamiche.
In conclusione, con tre gare e una lotta così serrata, nulla è scontato, e ogni singolo punto potrebbe essere decisivo per determinare il vincitore del mondiale costruttori 2024. Sarà un triple-header da ricordare.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari HP, McLaren F1