Gp Spagna – Il circuito di Barcellona, negli ultimi mesi, ha subito lavori di ammodernamento, tanto richiesti da Liberty Media, per rimanere nel calendario di F1 anche oltre il 2026. Tuttavia, con il Gran Premio di Madrid che incombe, questo enorme sforzo potrebbe essere vano.
Gp Spagna, ecco i lavori per la “nuova” Barcellona
Grazie ai 50 milioni messi a disposizione dal governo catalano, gli organizzatori hanno realizzato le seguenti opere:
- Una nuova struttura della pitlane con un primo piano e una terrazza.
- Una tribuna VIP da 1000 posti.
- La ristrutturazione della torre di controllo, con nuove aree e terrazze, e un ascensore panoramico.
- Un nuovo ristorante che sarà trasferito dalla torre di controllo; sarà un edificio molto più grande e a pian terreno, migliorando l’accessibilità per tutti.
- Installazione di circa 1080 pannelli solari, uno degli obiettivi di Liberty Media per la sostenibilità ambientale.
L’opera più importante di questi lavori di ammodernamento è il “Rooftop”, una struttura di due piani che si staglia tra le curve 9, 10 e 11, alta circa 30 metri sopra l’asfalto. Sarà inaugurata domani, il giorno prima dell’inizio del Gran Premio.
Questa struttura permetterà il passaggio tra lo stadio e il paddock. Al suo interno offrirà un servizio VIP, come un ristorante rinomato anche dalla guida Michelin, una sorta di “ristoro a ponte”, simile all’autogrill di Arda-Fiorenzuola d’Arda, sull’autostrada A1.

Negli ultimi anni, il circuito catalano non ha regalato gare emozionanti, anche a causa del suo layout, con il tanto criticato terzo settore. Solo nel 2022, il terzo settore è tornato alle sue origini, ma le gare non sono certo migliorate.
Il circuito cittadino, semipermanente, di Madrid, con investimenti totalmente privati, ha firmato per ospitare il Gran Premio di Spagna fino al 2035. Il circuito catalano, con queste nuove opere, spera di essere il secondo Gran Premio in terra spagnola, ma come per i Gran Premi di Monza e Imola, Liberty Media non tollera che un Paese possa ospitare due Gran Premi.
Gli Stati Uniti, come ben sappiamo, ne ospitano ben tre: Miami, Austin e Las Vegas. Tuttavia, è l’eccezione che conferma la regola, e le regole le fa Liberty Media.
Crediti foto: F1