Nella puntata di Criticalive andata in onda nella serata di ieri, abbiamo avuto il piacere di ospitare l’ingegnere Luca Baldisserri, figura chiave della Ferrari nell’era Schumacher. Durante la trasmissione, è emersa la dura opinione dell’ingegnere contro i vergognosi commenti che Andrea Kimi Antonelli ha ricevuto a seguito dell’errore commesso ai danni di Charles Leclerc, che lo ha portato al ritiro della corsa.
L’argomento della settimana è stato il giovane pilota della Mercedes. Nonostante un avvio brillante, il mese estivo non è stato all’altezza di quanto visto in alcune gare tipo Miami o Canada, tanto che molti si chiedono se Toto Wolff non abbia sbagliato a scegliere come successore di Lewis Hamilton un rookie di soli 19 anni.
Il nostro ospite è intervenuto in difesa del bolognese, condannando l’ondata di hating che quest’ultimo ha ricevuto nei suoi profili social ufficiali, spiegando allo stesso tempo le ragioni per cui rispetto alla splendida gara di Melbourne, le sue prestazioni siano un pò calate.
Luca Baldisserri a Formulacritica: “L’Italia non ha una cultura motoristica”
Avendo lavorato per molti anni nell’ambito del motorsport, l’ingegnere ha avuto la possibilità di confrontarsi con diverse culture, arrivando alla conclusione che la nostra nazione sta ancora indietro rispetto ad altri paesi del mondo.
Infatti, il nostro ospite non è rimasto affatto sorpreso dai commenti negativi che Kimi Antonelli ha ricevuto. “Kimi ha fatto il pilota giovane, con poca esperienza, arrivato lì con una gomma che aveva grip, credeva di riuscirci ma non ce l’ha fatta. Sappiamo che il popolo italiano crede di avere una cultura motoristica. In realtà è un popolo che segue la Ferrari e basta. Per cui è abbastanza normale che ci siano state queste reazioni“, afferma l’ingegnere.
La maggior parte dei commenti negativi, infatti, è arrivata dai tifosi di Leclerc, per lo più italiani, anche se non sono mancati commenti di utenti di altre nazioni, sintomo di una F1 che sta aumentando il suo pubblico, ma che allo stesso tempo sta accogliendo anche chi di questo sport non sa niente, con la naturale conseguenza di un supporto tossico da parte di alcuni.

“Da supporter di Kimi e di piloti italiani in generale, mi fa male vedere queste reazioni, ma credo le capisca anche Kimi”, continua il nostro ospite. Successivamente, la trasmissione ha provato a offrire una spiegazione sul perché le prestazioni del diciannovenne siano calate rispetto all’inizio del campionato che tanto aveva fatto sperare noi appassionati. Ecco la risposta dell’ex Ferrari.
“Le ragioni possono essere tante. All’inizio ha fatto bene, quindi non penso sia da ricondurre al fatto che sia stato messo da giovane su una macchina performante. Credo sia più che altro un motivo legato alla pressione e alla vicenda Verstappen. Questa cosa lo avrà destabilizzato“.
Anche la Mercedes interviene in difesa di Kimi Antonelli
Il capo comunicazione Mercedes, Bradley Lord, nel canale Youtube ufficiale della squadra, ha parlato del trend negativo che sta attraversando Kimi Antonelli. Tuttavia, ha ricordato al grande pubblico che questo si tratta di un anno di apprendimento per il bolognese. Dopotutto, non solo ha saltato la F3, ma dopo un anno in F2, il pilota deve necessariamente fare esperienza e sbagliare.

“Penso che, mentre le persone facevano le loro valutazioni di metà stagione, Kimi abbia ricevuto qualche critica sul fatto che le cose non stessero funzionando. Siamo stati molto chiari fin dall’inizio. Questo è un anno di apprendimento per lui. È arrivato molto presto. Sappiamo quindi che ci saranno degli errori, ma quello che stiamo cercando sono i segnali e le indicazioni che lui sta imparando, che sta accumulando esperienza e capacità anche come pilota di F1″, conclude il Mercedes.
Rivedi la puntata di Criticalive di ieri sera
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team
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