Tutti noi conosciamo oggi la storia di Ayrton Senna in F1, uno dei pilastri di questo magnifico sport. Il suo decennio nel Circus ha lasciato un segno indelebile nei cuori dei fan e della categoria. Ma pochi conoscono “Ayrton” prima che, per tutto il mondo, diventasse “Senna”.
Il giovane Ayrton, dopo aver dominato nelle categorie dei kart in Brasile e in Sudamerica, si trasferisce in Italia, appena maggiorenne, dove si fa conoscere molto bene dagli osservatori europei, finché, nel 1980, decide di trasferirsi in Inghilterra, a poco più di 20 anni.
Il fenomeno brasiliano, nelle formule minori britanniche, come la Formula Ford 1600 e 2000, mostra fin da subito il suo strabiliante talento, non dando speranze ai suoi avversari e dominando entrambe le categorie. Poi passa alla Formula 3 britannica, con una Ralt-Toyota del team inglese West Surrey Racing.
Viste le straordinarie prestazioni del brasiliano, la Formula 1 si interessa al giovane talento, tanto che Frank Williams e Bernie Ecclestone lo caldeggiavano per i propri team. Ma alla fine non se ne fece nulla, e Ayrton si accordò con la Toleman per il suo debutto nel Campionato Mondiale di F1 del 1984.

Gp Macao ’83: la leggenda di Ayrton Senna ha inizio
Era il 20 novembre del 1983. Per la prima volta al Gran Premio di Macao partecipano le monoposto di F3.
Il circuito del Guia è un cittadino, gemma del motorsport, lungo 6,12 km, con una prima parte composta da lunghi e veloci rettilinei e una seconda parte lenta e tortuosa.
Ayrton gareggiò con la West Surrey Racing, con il supporto della Marlboro. Infatti, la monoposto del brasiliano aveva l’iconica livrea di quella che sarà l’auto che più di tutte gli regalerà le più grandi gioie in carriera: la McLaren. Quella monoposto si rivelò essere di buon auspicio per lui.
Il Gran Premio di Macao si divideva in due manche da 15 giri, visto il piccolo serbatoio delle F3. Il vincitore sarebbe stato determinato dalla somma dei tempi ottenuti nelle due sessioni. I principali avversari di Ayrton erano l’inglese Martin Brundle, già suo rivale nella F3 britannica, il pilota colombiano Roberto Guerrero e l’austriaco Gerhard Berger, che in futuro sarebbe diventato compagno di squadra del brasiliano.
Ayrton mostrò subito il suo amore per i tracciati cittadini, e Macao rappresentava una delle prove più difficili del motorsport. Il talento carioca, in qualifica, fece segnare un tempo record di 2:22:02, issandosi così in pole position. Nella prima sessione di gara, Ayrton vinse con oltre 6 secondi di vantaggio su Roberto Guerrero, con Martin Brundle giunto terzo.
Nella seconda sessione, il pilota brasiliano stradominò dalla partenza alla fine, con Martin Brundle subito dietro a 1.2 secondi di distacco, mentre Gerhard Berger completò il podio. Oltre a vincere il prestigioso Gran Premio di Macao, Ayrton sognò anche il giro più veloce, ma per un errore degli organizzatori, il premio per la tornata più rapida andò all’austriaco. Ayrton e Gerhard ci scherzarono su, instaurando un’amicizia che sarebbe durata fino al tragico 1 maggio 1994 di Imola.
Il Gran Premio di Macao fu l’ultima gara di Ayrton nelle categorie propedeutiche, dopo esordirà in F1 con la Toleman nel Gran Premio di casa, sul tracciato di Jacarepaguá, a Rio de Janeiro. Lì, dove da giovane “Ayrton”, pilota di belle speranze, diventerà “Senna”, il tre volte campione del mondo di Formula 1.
Crediti foto: Ayrton Senna