Aston Martin sarà l’outsider del mondiale di F1 2025?

Molti ritengono che Aston Martin abbia fatto all-in sulla F1 rivoluzionata del 2026. C'è chi non è d'accordo e mette in guardia dal pericolo "verdona"

Se il campionato 2024 ci ha insegnato qualcosa, è che nulla deve essere dato per scontato. Dopo un 2023 dominato da una Red Bull senza avversari credibili, tutti ritenevano – inclusi noi di Formulacritica, che non ci tiriamo indietro dall’ammettere i nostri errori – che la scuderia austriaca potesse replicare quasi interamente l’imperio.

Così non è stato. Dopo 14 gare, la Red Bull RB20 ha vinto “solo” sette volte, ma è stata netta la sensazione che sia andata oltre il suo reale potenziale, soprattutto perché la McLaren non è stata in grado di capitalizzare il recupero iniziato dal GP di Miami in poi.

Proprio per questo motivo si ritiene che l’anno prossimo il team di Woking possa essere molto avvantaggiato nella lotta per i titoli, anche perché potrà contare su più ore in galleria del vento rispetto ai campioni del mondo in carica. Questo, almeno fino al 31 dicembre 2024. Il giorno successivo partiranno i nuovi conteggi determinati dalla classifica costruttori 2024.

In questa stagione sportiva c’è una realtà che ha fortemente deluso le aspettative dopo aver infastidito la compagine di Milton Keynes 12 mesi fa: Aston Martin. La AMR24 non è riuscita a risolvere i problemi del modello precedente che l’anno scorso, a un certo punto, ha subito una frenata irreversibile.

È parere diffuso che la scuderia di Lawrence Stroll punti al 2026 per cominciare a lottare concretamente per i titoli mondiali. La partnership con Honda, il gruppo di tecnici di primissimo livello, l’avvio della nuova galleria del vento e il completamento delle strutture nel campus di Silverstone lasciano supporre che la vettura possa essere una delle candidate più accreditate a imporre il proprio dominio nella nuova Formula 1.

Aston Martin
Il campus di Silverstone della Aston Martin

McLaren non si fida di Aston martin in chiave 2026

Non tutti però concordano, e c’è chi ritiene che già nel 2025 l’ambizioso team inglese possa farsi valere, dopo aver utilizzato questo mondiale per risolvere i problemi emersi. Questa è l’opinione di Zak Brown, che si è mostrato riluttante a escludere l’Aston Martin dalla contesa per il titolo 2025.

Brown è convinto che le quattro squadre di testa saranno le contendenti al titolo anche l’anno venturo, ma aggiunge a queste l’outsider Aston Martin, che potrebbe ancora una volta lottare per il podio se replicasse i progressi incredibili di due inverni fa.

Il 2025 può essere una stagione epica. Sarà un’evoluzione delle quattro squadre che stanno lottando per il campionato e penso che sarebbe molto audace escludere qualcuno che è tra i primi quattro in questo momento“, ha commentato Brown nelle parole pubblicate dal portale RN365.

Possiamo vedere quanto velocemente le cose stiano cambiando, con l’Aston Martin che è in ritardo, ma che potrebbe tornare lassù. Non c’è motivo di pensare che altre squadre non possano fare quello che abbiamo fatto noi“, ha ribadito il manager statunitense.

Zak Brown, CEO McLaren

I regolamenti del 2026 faranno ripartire tutti da zero. Questo significa affrontare ancora una volta l’incertezza di non sapere dove si trovano i propri rivali in termini di sviluppo. Per quanto riguarda il motore, Brown non è affatto preoccupato per la Mercedes, ma è chiaro che lo stato degli altri propulsori sarà un’incognita fino alla prima gara.

Sono eccitato e nervoso allo stesso tempo, perché non si sa mai. Ho molta fiducia nella Mercedes per la power unit, quindi ciò che mi tiene sveglio la notte in vista del 2026 è l’incognita. Il motore è l’ultima delle nostre preoccupazioni; sono molto sicuro dello sviluppo che farà la Mercedes, ma non sappiamo dove sia il resto. Mi sento bene e quindi ci sentiamo tutti fiduciosi“, ha chiuso Brown che piano piano sta portando la McLaren nuovamente nell’olimpo della Formula Uno.


Crediti foto: Aston Martin, McLaren

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