A Silverstone, l’Aston Martin è un laboratorio scientifico in funzione 24 ore su 24, dove oltre 1000 persone collaborano in reparti specializzati. In F1, la vittoria si misura in micron, tolleranze di tre millesimi di millimetro – trenta volte più sottili di un capello umano – e in millesimi di secondo in pista. Qui, dalla progettazione aerodinamica alla produzione di componenti in fibra di carbonio, ogni processo è orchestrato con precisione maniacale.
Gli ambienti, ordinati e immacolati, eliminano ogni attrito, mentre l’infrastruttura funge da spina dorsale, garantendo tracciabilità, flessibilità e affidabilità per affrontare 24 Gran Premi all’anno. La tecnologia non è un semplice supporto, ma un alleato chiave che trasforma i dettagli in performance.
La rivoluzione digitale del team è guidata da figure come Fabrizio Pilotti, CIO, Sioned Edwards, direttrice delle operazioni, e Adrian Newey, managing technical partner, che unisce tradizione e innovazione lavorando su un pantografo in un ufficio trasparente al centro di un open space.
Dal 2023, la partnership con ServiceNow va oltre la sponsorizzazione: è una collaborazione strategica che integra soluzioni digitali senza mai fermare le operazioni. Paul Hardy, innovation officer di ServiceNow, descrive la piattaforma come il “team dietro il team”, un sistema che unisce persone, processi e dati, semplificando la complessità e accelerando decisioni basate su informazioni precise.

L’Aston Martin in un mondo di sfide ad alta pressione
In Formula 1, il tempo è la moneta più preziosa: un ritardo può rallentare lo sviluppo della monoposto e compromettere i risultati in pista. Tre anni fa, Sioned Edwards ha ereditato un dipartimento di sole 15 persone, con processi basati su carta o conoscenze informali, vulnerabili a errori e inefficienze.
L’arrivo della stagione 2026, con cambiamenti ai regolamenti tecnici, nuove unità di potenza, aerodinamica attiva, sistemi di recupero energetico e carburanti sostenibili, richiede una trasformazione radicale per mantenere il controllo. La gestione in tempo reale di richieste, cambiamenti e incidenti, insieme alla necessità di correlare dati da sistemi diversi, rende l’ambiente operativo simile a un pit stop: ogni secondo conta.
Per rispondere a queste sfide, Aston Martin ha adottato la piattaforma ServiceNow come fulcro della sua infrastruttura digitale. Questo sistema automatizza i flussi di lavoro e centralizza le operazioni, monitorando l’infrastruttura in tempo reale per prevenire problemi e trasformando dati eterogenei in decisioni rapide.
L’intelligenza artificiale integrata anticipa anomalie, risolve automaticamente i ticket e ottimizza i processi, identificando i “colli di bottiglia”. L’adozione graduale, attraverso progetti pilota e test, ha evitato errori, permettendo al team di mantenere il ritmo delle operazioni critiche.

La digitalizzazione per l’efficienza operativa dell’Aston Martin
La piattaforma ha trasformato ogni aspetto operativo dell’Aston Martin, dalla gestione del personale alla gestione di hardware, software e acquisti. I flussi di lavoro digitalizzati hanno ridotto i tempi di inattività e migliorato la tracciabilità, liberando ingegneri e meccanici da compiti ripetitivi per concentrarsi sulla monoposto. Questo approccio ha eliminato attriti, rendendo i processi fluidi come una vettura ben progettata.
I risultati sono concreti: i tempi di risposta agli incidenti si sono ridotti di quattro ore in media, l’automazione degli acquisti ha generato risparmi immediati e il monitoraggio in tempo reale ha minimizzato i rischi di interruzioni o violazioni di sicurezza. La piattaforma è diventata una “fonte unica di verità”, promuovendo una cultura basata sui dati dove ogni decisione è supportata da informazioni precise. Come sottolinea Sioned Edwards, ogni secondo risparmiato si traduce in performance, mentre Paul Hardy evidenzia che ServiceNow libera il team dai compiti ripetitivi, lasciando spazio per creatività e innovazione.

Verso il 2026
La collaborazione con ServiceNow si prepara a espandersi in aree come logistica, gestione dei viaggi e supply chain, costruendo un ecosistema digitale unificato che amplifica l’intelligenza umana. Per il 2026, l’obiettivo è affrontare i nuovi regolamenti tecnici con strumenti di livello mondiale, sfruttando l’IA per migliorare efficienza e velocità. Fabrizio Pilotti sottolinea che in F1 ogni scelta è un rischio, ma decisioni rapide e basate sui dati fanno la differenza. Sioned Edwards aggiunge: “Il tempo è la nostra valuta. Ogni secondo guadagnato è un secondo per migliorare l’Aston Martin”.
La partnership con ServiceNow ha creato una sinergia tra tecnologia e talento umano, eliminando ostacoli e puntando alla perfezione operativa. Questa rivoluzione digitale non solo ottimizza i processi, ma porta il team più vicino al traguardo, dimostrando che in F1 la precisione tecnologica è la chiave per la velocità.
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Crediti foto: Aston Martin, Cognizant





