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Aston Martin – Se la pista piange i bilanci non ridono

La scuderia di Silverstone chiude ancora una volta i suoi bilanci in perdita. Ma il futuro non preoccupa

Giovanni Tito by Giovanni Tito
24 Ottobre 2025
in F1, News
Tempo di lettura: 4 minuti
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Aston Martin

L'Aston Martin AMR25 che gareggia nell'attuale campionato di F1.

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L’Aston Martin ha chiuso l’anno fiscale 2024 con una perdita netta di 45,8 milioni di sterline, pari a circa 61 milioni di dollari. Questo risultato segna il quinto anno consecutivo di perdite dal rebranding del 2020, quando il team, precedentemente noto come Racing Point, ha adottato il marchio attuale.

Complessivamente, le perdite accumulate ammontano a 189,5 milioni di sterline, circa 252,5 milioni di dollari. Lungi dall’essere un segnale di crisi, queste cifre riflettono una strategia ambiziosa guidata dal proprietario Lawrence Stroll, che sta investendo massicciamente per trasformare il team in un protagonista della F1.

Panoramica finanziaria del 2024 dell’Aston Martin

Nel 2024, la scuderia inglese ha registrato un incremento significativo dei ricavi, che hanno raggiunto 280,7 milioni di sterline (circa 374 milioni di dollari), con una crescita del 14,7% rispetto all’anno precedente. Questo aumento è stato trainato da una combinazione di sponsorizzazioni di alto profilo, come quella con Aramco e marchi del settore lusso, diritti televisivi potenziati dalla crescente popolarità della categoria  sotto la gestione di Liberty Media, e accordi commerciali legati a merchandising ed eventi in pista.

Tuttavia, i costi di vendita sono cresciuti dell’11,5%, attestandosi a 181,1 milioni di sterline (circa 241,3 milioni di dollari). Queste spese derivano da investimenti in personale qualificato, ricerca e sviluppo (come simulatori avanzati e aggiornamenti aerodinamici) e logistica per le 24 gare del calendario di F1. Operando entro il limite di spesa del regolamento della F1, circa 135 milioni di dollari annui esclusi alcuni costi, il team ha privilegiato una strategia di crescita a lungo termine rispetto alla redditività immediata. Con un fatturato che lo posiziona al quarto posto tra i team britannici, dietro Mercedes, McLaren e Red Bull, Aston Martin dimostra una solidità commerciale che lo distingue da squadre come Haas o Williams.

Aston Martin
Lo stabilimento del team inglese a Silverstone.

Contesto strategico e la visione di Lawrence Stroll

Il progetto F1 non è in difficoltà, ma in una fase di costruzione strategica. Lawrence Stroll, figura centrale nel rilancio del marchio automobilistico Aston Martin, considera la F1 una piattaforma chiave per elevare il brand globale. Dal 2020, Stroll ha investito centinaia di milioni per trasformare una squadra di metà classifica in un contendente al titolo.

Sul piano sportivo, i risultati del 2024 sono stati modesti, ma il team non ha ancora raggiunto una competitività stabile contro i top come Red Bull, Ferrari o McLaren. Tuttavia, gli investimenti si concentrano su infrastrutture e talenti. La nuova factory di Silverstone, completata di recente, è un centro all’avanguardia per progettazione, simulazione e produzione, progettata per migliorare le prestazioni a lungo termine.

Sul fronte commerciale, il team vanta una rete di sponsorizzazioni tra le più robuste della F1, con accordi pluriennali siglati nel 2025 (che impatteranno i bilanci futuri) che rafforzano la sua attrattiva per gli investitori.

Aston Martin
Il patron Lawrence Stroll, proprietario della franchigia di Silverstone.

Gli investimenti e l’arrivo di Adrian Newey

Un elemento cruciale della strategia del team di Silverstone è l’investimento in talenti di alto livello. Nel 2024, il team ha compiuto un colpo significativo ingaggiando Adrian Newey che oltre ad essere il nuovo direttore tecnico, è anche co-proprietario della franchigia inglese, che sta già lavorando in vista del 2026 per sfruttare le nuove regolamentazioni tecniche e aerodinamiche della Formula 1.

Newey, artefice di numerose monoposto campioni del mondo, è considerato un punto di svolta per il team. Inoltre, Aston Martin ha rafforzato il reparto tecnico con altre assunzioni di ingegneri di spicco, aumentando i costi ma ponendo le basi per un miglioramento delle prestazioni. Questi investimenti si inseriscono in un contesto di transizione verso il 2026, quando le nuove regole potrebbero ridisegnare la gerarchia della F1, offrendo al team l’opportunità di emergere come forza dominante.

Aston Martin
Il direttore tecnico e co-proprietario del team inglese, Adrian Newey.

Il confronto dell’Aston Martin con altri team e il posizionamento sul mercato

Rispetto ad altri team britannici, la scuderia di Lawrence Stroll si distingue per il suo approccio ambizioso. Squadre come Mercedes, McLaren e Red Bull generano fatturati superiori e, in alcuni casi, profitti, grazie a una combinazione di successi sportivi e stabilità finanziaria. Al contrario, team come Williams o Alpine operano con risorse più limitate, mentre Haas adotta un modello più snello ma meno competitivo.

Le perdite di Aston Martin sono paragonabili a quelle di squadre in fase di ricostruzione, ma la sua traiettoria ricorda quella di McLaren negli anni 2010, quando investimenti iniziali hanno portato a un successivo rilancio. La crescita commerciale, trainata da sponsorizzazioni e dalla popolarità globale della F1, amplificata da piattaforme come Netflix e nuove gare in mercati come gli USA e il Medio Oriente, posiziona la scuderia come un attore attraente per investitori e partner.

Aston Martin
I piloti della scuderia inglese: Lance Stroll, figlio di Lawrence, e il bicampione del mondo di F1 Fernando Alonso

Prospettive future e operazioni strategiche

Nel luglio 2025, Aston Martin Lagonda Holdings ha venduto una quota minoritaria del team per 110 milioni di sterline (circa 145,7 milioni di dollari), valutando l’intera entità a 2,4 miliardi di sterline, pari a circa 3,3 miliardi di dollari. Quest’accordo, che ha attirato investitori di private equity, riflette la fiducia nel potenziale del team e nella crescita della F1 come sport globale.

La redditività futura dipenderà da diversi fattori. In primo luogo, i nuovi accordi di sponsorizzazione siglati nel 2025 porteranno flussi di entrate significativi nei bilanci futuri. In secondo luogo, l’arrivo di Newey e le regole 2026 potrebbero migliorare la posizione del team nel Campionato costruttori, garantendo premi più consistenti. Infine, la Formula 1 funge da vetrina per il marchio automobilistico, promuovendo modelli come la Valkyrie Hypercar e rafforzando il posizionamento nel mercato del lusso. La crescita globale della serie iridata, con un calendario in espansione e una fanbase sempre più ampia, offre ulteriori opportunità commerciali.

Le perdite di 45,8 milioni di sterline nel 2024 sono il prezzo da pagare per un progetto ambizioso in piena fase di sviluppo. Sotto la guida di Lawrence Stroll, il team inglese sta costruendo una base solida per competere ai massimi livelli, combinando una crescita commerciale robusta con investimenti strategici in tecnologia, talenti e infrastrutture.

Sebbene i risultati sportivi del 2024 siano stati deludenti, l’ingaggio di figure come Adrian Newey, il rafforzamento delle sponsorizzazioni e le sinergie con il marchio automobilistico posizionano il team per un futuro di successi. Il 2026, con le nuove regolamentazioni, rappresenta un orizzonte cruciale per un salto di qualità, sia in pista che fuori, consolidando la Aston Martin come forza emergente nella Formula 1 moderna.


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Crediti foto: Aston Martin, Getty

Tags: Aston MartinF1News
Giovanni Tito

Giovanni Tito

Non sono asociale. Amo le persone nei film e le serie TV... Anche negli anime 🎥🎬📽️📺

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