Dal 1 marzo 2025, Adrian Newey lavorerà per Aston Martin. Sarà il suo quarto team in F1. La compagine britannica non ha mai lottato per le posizioni di vertice. Non sono quindi stati di certo i risultati a convincere l’ex ingegnere Red Bull, bensì gli investimenti miliardari volti a migliorare le strutture del quartier generale di Silverstone, che testimoniano l’intenzione di Lawrence Stroll di vincere nella massima categoria del motorsport.
Quando Newey sembrava aver accettato l’offerta di Ferrari, almeno è questo ciò che raccontavano certi organi di stampa enfatizzando una trattativa mai veramente decollata, una visita privata ad Aston Martin lo ha convinto. Infatti, l’ingegnere britannico è rimasto ammaliato dall’enorme sede della squadra. Quindi, proprio in quel momento, Newey avrà pensato che il magnate Stroll facesse sul serio. Altre combinazioni favorevoli sembrano aver influito sulla scelta.
Prima di tutto, dal 2026 Aston Martin si legherà con Honda, casa motoristica con la quale ha vinto in questi ultimi anni in Red Bull. Successivamente, sempre nel 2026, le squadre dovranno scegliere un carburante, e Aston Martin avrà già a disposizione Aramco, lo sponsor ufficiale del team nonché partner della Formula 1. O ancora, la nuova galleria del vento all’avanguardia, costruita proprio nella sede di Silverstone. Senza dimenticare, infine, l’importante compenso che percepirà.
Lawrence Stroll fa sul serio – Non solo Adrian Newey: aumento del personale ed espansione del quartier generale
Quando il team portava ancora il nome di Racing Point, si contavano allora circa 400 dipendenti: era probabilmente la squadra più piccola della F1. Inoltre, si lavorava nella vecchia sede della Jordan, di soli 3150 metri quadri. Uno spazio decisamente piccolo se si pensa a ciò che McLaren, Mercedes o Ferrari hanno a disposizione.
Per questo motivo, per Lawrence Stroll l’obiettivo era innanzitutto di migliorare le strutture della squadra in modo tale da creare un ambiente stimolante per i propri dipendenti, e per mettersi al pari dei rivali che vuole battere. Ecco, perciò, che sono partiti i primi investimenti. Al giorno d’oggi, Aston Martin dovrebbe contare circa 800 dipendenti, con una previsione di 1000 dal momento in cui arriveranno gli ingegneri Honda.

Anche per il quartier generale di Silverstone le cose sono cambiate. Da un piccolo spazio adesso siamo a circa 37 mila metri quadrati. Tom McCullough, performance director di Aston Martin, era stato incaricato di stilare una wishlist per ogni dipartimento, da quello telaistico a quello aerodinamico. Le intenzioni di Lawrence erano chiare, ricorda McCullough: “Diceva di volere il meglio, quindi mi incaricò di andare a prendere tutto ciò che gli altri desideravano”.
Un quartier generale all’avanguardia quanto può influire sulla produttività di Aston Martin?
Ad oggi, la sede del team Aston Martin conta ben tre edifici. Il primo è dedicato agli uffici del marketing e della comunicazione. Proprio qui, è presente la sala trofei che conta, per il momento, solo pochi pezzi: i podi conquistati nel 2023 da Alonso, e la storica vittoria di Sergio Perez a Bahrain nel 2020.
Il secondo edificio comprende, invece, un simulatore all’avanguardia, area ristorazione, palestra per il personale e una pista da corsa all’esterno. Infine, il terzo edificio, la famosa galleria del vento che tanto ha impressionato chi ama i dettagli tecnici, con la sala di controllo nella porta accanto. È chiaro che avere a disposizione una galleria del vento all’avanguardia nella sede centrale, aiuti a ridurre i tempi di sviluppo.

Fino al 2024, Aston Martin ha dovuto utilizzare la galleria di Brackley, nella sede di Mercedes. È evidente che spostarsi continuamente da Silverstone a Brackley non aiuti la squadra a crescere, soprattutto se nel bel mezzo della stagione hai bisogno di un intervento tempestivo a livello aerodinamico sulla monoposto.
Tom McCullough ha ammesso che con il nuovo Head Quartier, il morale nel team è salito alle stelle. Adesso i dipendenti hanno a disposizione uno spazio maggiore per lavorare, insieme ad altre aree che permettono un po’ di svago nel luogo di lavoro, con annessa bella vista. “Adesso quando entri ti accorgi che non manca nulla. È diventato un ambiente piacevole in cui lavorare”, dichiara l’ingegnere e x Red Bull. “La gente è emozionata e orgogliosa di lavorare per Aston Martin”.
I numeri alla mano confermano la giusta via intrapresa da Aston Martin
Se il morale dei dipendenti migliora, di conseguenza anche la produttività ne risente. Ben Fitzgerald, direttore operativo Aston Martin, spiega che prima il personale era sparso in diverse città della Gran Bretagna. Tuttavia, adesso che si è cercato di unire tutti i membri della squadra, i numeri dicono che nel 2023, la cifra dei componenti arrivati in pista realizzati internamente sia raddoppiata. Da 100.000 nel 2022 a 200.000 nel 2023. In questa stagione, la cifra è cresciuta del 40%.

Tutti questi investimenti sono necessari se si vuole pensare di lottare con dei colossi come McLaren, Ferrari, Mercedes e Red Bull. Il 2024 ha messo in evidenza che tra le prime 4 e il resto della griglia vi è molta strada da fare, anche se Aston Martin si è confermata “irraggiungibile” per il resto della griglia, grazie ai risultati ottenuti nella prima metà di stagione che hanno permesso alla “verdona” di accumulare vantaggio, e di mantenere infine il quinto posto nel Costruttori.
Mike Krack, Team principal Aston Martin, mette le cose in chiaro: “Non si tratta più della Force India o della Racing Point. Non si tratta di sopravvivere o partecipare, si tratta di arrivare in prima linea. Adesso il gioco è cambiato, dobbiamo crescere sotto questo punto di vista”.
“Ad esempio – continua Krack – a inizio stagione eravamo allo stesso livello della Mercedes, ma loro hanno vinto poi delle gare. La Ferrari è stata in difficoltà con l’aggiornamento di Barcellona e l’hanno sistemato rapidamente. Noi non abbiamo ancora quel ritmo di reazione”. Con l’aggiunta di Newey, Cardile e Cowell, grazie alla loro esperienza, Aston Martin potrà riuscire a raggiungere il ritmo di cui ha parlato Krack.
Aston Martin cercherà un nuovo pilota per il futuro?
Fernando Alonso ha trainato la squadra verso l’obiettivo minimo del quinto posto. Purtroppo, per il due volte campione del mondo, l’età avanza e sarà difficile vederlo in F1 anche dopo il 2026. Lance Stroll, invece, ad oggi non ha dimostrato di avere la stoffa del campione del mondo, ed è stato sempre battuto dall’asturiano.

Partendo da questo presupposto, dopo aver investito tanto sulle infrastrutture del team, forse adesso è arrivato il momento di ingaggiare un pilota top per una scuderia che ambisce ad essere vincente nel futuro. Il 2026 potrebbe offrire delle occasioni. I rumors dicono che Max Verstappen potrebbe lasciare Red Bull per ricongiungersi con Honda e Newey, e riformare, quindi, il trio vincente che gli ha permesso di vincere quattro campionati del mondo.
Crediti foto: Aston Martin