L’Aston Martin continua la sua scalata verso la vetta della F1, prima con gli ammodernamenti della sua infrastruttura a Silverstone, a pochi passi dal circuito culla della categoria regina del motorsport, poi stipulando accordi per la fornitura di power unit con la Honda, ingaggiando fior fior di tecnici tra i più rinomati – uno su tutti, Adrian Newey – e coltivando il sogno nel cassetto di portare in squadra il quattro volte campione del mondo, Max Verstappen.
Il magnate Lawrence Stroll, proprietario della scuderia inglese e padre del pilota Lance, ha stretto diverse partnership con l’Arabia Saudita. La prima fra tutte è con ARAMCO, compagnia petrolifera statale saudita e principale “salvatrice” del Campionato Mondiale di F1 del 2020, che oltre a sponsorizzare l’Aston Martin fornirà supporto per lo sviluppo dei nuovi carburanti.

Aston Martin si lega a Maaden
È stato appena annunciato un ulteriore accordo con una nuova compagnia saudita, la Ma’aden, principale azienda mineraria del Paese, posseduta al 50% dal regno saudita tramite il Fondo PIF e per il restante 50% quotata nella Borsa saudita, la Tadawul (in inglese, Saudi Exchange).
Fondata nel 1997, Ma’aden è specializzata nell’esplorazione di siti minerari, nell’estrazione di oro, fosfati di prima qualità, alluminio, minerali industriali e concentrati di rame. Oggi conta oltre 8.000 dipendenti. L’Aston Martin è sempre più tendente al verde… al verde della bandiera dell’Arabia Saudita.
Crediti foto: Aston Martin