Aston Martin continua a muoversi nella costruzione di un organigramma tecnico di assoluto livello, aggiungendo un nome di peso al proprio progetto di crescita: Marco Fainello. L’ingegnere torinese, 61 anni, tornerebbe nel mondo della Formula 1 con il ruolo di consulente tecnico per il team di Silverstone, dopo oltre dieci anni di assenza dal paddock.
Secondo quanto riportato da Motorsport Italia, l’arrivo di Fainello sarebbe favorito dal suggerimento diretto di Enrico Cardile, altro ex Ferrari recentemente approdato in Aston Martin. Una mossa che conferma la volontà di Lawrence Stroll di portare all’interno della squadra l’esperienza e la cultura tecnica maturate a Maranello nei decenni d’oro del Cavallino.
Dal dominio Ferrari al cuore del progetto Aston Martin
Fainello ha iniziato la propria avventura in Ferrari nel 1995, diventando due anni dopo responsabile della dinamica del veicolo. In quella posizione è stato una figura chiave nella costruzione del ciclo vincente della Scuderia durante l’era Schumacher, contribuendo a definire un nuovo standard tecnico nella gestione delle sospensioni, del bilanciamento aeromeccanico e della risposta telaistica alle variabili di pista.
Nel 2004 ha guidato la creazione del primo simulatore Ferrari, realizzato in collaborazione con Moog, aprendo la strada alla rivoluzione digitale nello sviluppo dei prototipi. Più tardi ha diretto il Dipartimento di Sviluppo delle Prestazioni, un’area cruciale nella sinergia tra pista e fabbrica.
Parallelamente, Fainello ha lasciato un segno anche nelle vetture stradali di Maranello, ideando soluzioni come il Side Slip Control (SSC) – sistema che ha ridefinito la gestione elettronica della trazione – e supervisionando progetti iconici come la Ferrari FXX-K e la 458 GTE, protagoniste di numerosi trionfi nel Mondiale Endurance.

Marco Fainello – Dalla simulazione avanzata all’intelligenza artificiale
Dopo il suo addio alla Ferrari nel 2016, Fainello ha guidato Add-For, azienda torinese di tecnologie avanzate, assumendo anche il ruolo di CTO di Danisi Engineering. In questa fase si è dedicato a progetti all’avanguardia come Sybille, un sofisticato sistema basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato in collaborazione con VI-grade.
Sybille ha rivoluzionato il campo dei simulatori di guida riducendo la latenza e migliorando la fedeltà dinamica tra realtà virtuale e sensazioni fisiche, un aspetto cruciale nella Formula 1 moderna dopo il divieto dei test privati in pista. Proprio questa competenza nella simulazione dinamica di nuova generazione rappresenta il valore aggiunto che Aston Martin intende sfruttare per fare un ulteriore salto di qualità nel proprio percorso tecnico.

Il nuovo asse Newey–Cardile–Fainello
L’arrivo di Fainello si inserisce in un contesto di profonda riorganizzazione interna del team inglese che non nasconde le ambizioni iridate. Con Adrian Newey già impegnato sul progetto della monoposto 2026 e Enrico Cardile a capo dell’area tecnica, il suo ruolo sarà quello di creare una sinergia tra la parte aerodinamica, la dinamica veicolo e la simulazione virtuale, trasformando il nuovo Aston Martin Technology Campus in un laboratorio d’eccellenza.
Il piano Aston Martin è chiaro: costruire una base tecnica stabile e interdisciplinare capace di reggere il confronto con i colossi Red Bull, Ferrari e Mercedes nel ciclo regolamentare 2026. Con l’esperienza di Newey, l’approccio strutturato di Cardile e la visione metodologica di Fainello, il team guidato, tra gli altri, da Andy Cowell dispone ora di un nucleo tecnico di rara completezza.
Il ritorno di Marco Fainello nel Circus rappresenta un tassello fondamentale nel disegno di un’Aston Martin decisa a trasformare il potenziale in risultati concreti E se i grandi progetti si costruiscono sempre partendo dalle fondamenta, quella che a Silverstone sta nascendo ha tutta l’aria di essere una struttura pronta a puntare in alto.
Crediti foto: Aston Martin
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