Aston Martin continua a rafforzare la propria struttura tecnica in vista della rivoluzione regolamentare del 2026. Il team di Silverstone ha ufficializzato l’ingresso di Duncan Elliott come nuovo chief designer, una figura di peso proveniente da Mercedes, dove ha maturato oltre quattordici anni di esperienza nel reparto compositi.
Il tecnico britannico saluta Brackley dopo un lungo percorso all’interno della casa campione del mondo, dove ha lavorato a stretto contatto con nomi che oggi compongono il nucleo tecnico della scuderia di Lawrence Stroll. Tra questi, Eric Blandin, attuale vice direttore tecnico, e Gioacchino Vino, recentemente nominato responsabile aerodinamico, con cui Elliott ha condiviso progetti e sviluppi negli anni di dominio Mercedes.
Aston Martin: ecco Duncan Elliott
Durante il suo periodo a Brackley, Elliott ha ricoperto ruoli sempre più rilevanti all’interno del dipartimento dedicato ai materiali compositi, fino a guidarlo nella seconda metà della sua esperienza. Il passaggio in Aston Martin rappresenta un’evoluzione naturale verso maggiori responsabilità, con un ruolo di primo piano nella definizione del design delle monoposto del futuro.
Non è ancora chiaro quando Elliott inizierà a operare attivamente nel nuovo team. Essendo da poco uscito dall’organico Mercedes, resta da verificare se sarà soggetto a un periodo di gardening leave, prassi frequente in Formula 1 per proteggere la proprietà intellettuale delle scuderie. Salvo accordi particolari tra le parti, difficilmente il tecnico potrà insediarsi da subito.
Il suo arrivo si inserisce in un contesto strategico ben definito. Aston Martin guarda con fiducia al 2026, anno in cui debutterà una nuova generazione di monoposto spinta dalla power unit Honda e disegnata sotto la supervisione di Adrian Newey, il cui coinvolgimento tecnico è già iniziato. L’obiettivo è chiaro: costruire una vettura in grado di lottare per il titolo, e ogni nuovo innesto tecnico va letto in quest’ottica di crescita strutturale.
Crediti foto: Aston Martin
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