Aston Martin ha deciso di ridurre del 5% la sua forza lavoro globale. Un calo pari a circa 170 posizioni, con l’obiettivo di risparmiare circa 25 milioni di sterline (31,6 milioni di dollari). L’azienda è al centro di un’operazione di turnaround fortemente voluta dal magnate canadese Lawrence Stroll, proprietario della scuderia di F1, che ha salvato il marchio nel 2020.
Questa decisione arriva in un contesto di difficoltà finanziarie: le perdite pre-tasse rettificate sono aumentate del 48,7% nell’anno fiscale chiuso il 31 dicembre 2024, raggiungendo i 255,5 milioni di sterline, mentre il debito netto è cresciuto del 43%, attestandosi a 1,16 miliardi di sterline.
Parallelamente, l’azienda ha deciso di posticipare per la seconda volta il lancio del suo primo veicolo elettrico a batteria (BEV), ora previsto per la seconda metà del decennio. Nel frattempo, le risorse saranno concentrate sulla produzione della hypercar ibrida plug-in “Valhalla“, con le prime consegne attese nella seconda metà del 2025.
Il CEO Adrian Hallmark, ex numero uno di Bentley Motors e nominato direttamente da Stroll, ha sottolineato la necessità di migliorare l’efficienza operativa e garantire la sostenibilità finanziaria, specialmente alla luce dell’aumento dei costi e dell’incertezza del mercato, in particolare in Cina.
Questa mossa si inserisce in una tendenza più ampia tra i produttori automobilistici europei, come Volkswagen e Stellantis, che stanno affrontando costi in crescita e una domanda debole nei mercati chiave, come quello cinese.
Inoltre, Aston Martin ha recentemente raccolto circa 111 milioni di sterline tramite un’emissione di azioni a un prezzo scontato di 100 pence per azione, a cui si aggiungono 100 milioni di sterline in obbligazioni garantite senior, per un totale di circa 211 milioni di sterline destinati a finanziare la strategia di elettrificazione e futuri investimenti.
Queste decisioni riflettono le sfide attuali del settore automobilistico, in cui diversi produttori stanno rivedendo i propri piani di elettrificazione a causa del rallentamento della domanda di veicoli elettrici.
Crediti foto: Aston Martin F1