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Aston Martin “AMR24-B”: un laboratorio tecnico per il 2025

Il team di Silverstone ha presentato diverse novità sulla AMR24 che si propone di trasformarsi in una "cavia" da testare nelle ultime sei gare in vista di un 2025 da fondarsi su basi tecniche più solide

Diego Catalano by Diego Catalano
19 Ottobre 2024
in F1, F1 Analisi e tecnica, News
Tempo di lettura: 4 minuti
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Aston Martin AMR24 update

Il nuovo disegno dei sidepod della Aston martin AMR-24 introdotti in occasione del Gp degli Stati Uniti 2024

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GP USA 2024 – Come anticipato nei giorni scorsi, Aston Martin ha introdotto un massiccio pacchetto di aggiornamenti per la AMR24. Si tratta di provvedimenti utili per quest’anno, ma soprattutto per il prossimo. La monoposto verde, prodotta nella nuova factory di  Silverstone, pur senza poter contare ancora sulla nuova galleria del vento che sarà inaugurata a breve, è stata una delle delusioni del campionato del mondo in corso.

Dopo aver fatto molto bene, specie nella prima parte, con la AMR23, si riteneva che gli ingegneri inglesi avessero compreso quali fossero stati i problemi che avevano limitato l’evoluzione della vettura nella seconda fase del mondiale 2023. Evidentemente, gli obiettivi non sono stati centrati.

Il modello attuale è una diretta evoluzione della versione dell’anno scorso. Mentre le altre scuderie sono progredite nettamente, in Aston sono rimasti fermi in una sorta di limbo rappresentato da un quinto posto in classifica che sa di immobilismo: non si può puntare in avanti poiché Mercedes è troppo distante; mentre, guardandosi indietro, si è sicuri di non essere raggiunti dato che i rivali più vicini sono ampiamente distaccati.

Questa situazione di stallo si riflette anche nelle prestazioni in pista, con Fernando Alonso e Lance Stroll “vittime”, loro malgrado, di una vettura incapace di infastidire le concorrenti che lottano stabilmente per il podio.

Per invertire questa rotta, ma soprattutto per tracciare una nuova linea di sviluppo in vista del 2025 – una stagione che non vuole essere solo di passaggio in attesa della rivoluzione regolamentare dell’anno successivo – al Circuit of the Americas sono state introdotte delle novità da testare immediatamente, nonostante il formato anomalo della Sprint Race.

In Aston Martin hanno fretta e non intendono perdere altro tempo, avendo compreso che ormai il 2024 è un anno compromesso. Tanto vale sfruttare queste ultime sei gare come un grande laboratorio itinerante, per testare sul campo una vettura chiamata a rispondere immediatamente e con efficacia alle novità.

Il tracciato americano, impegnativo sia dal punto di vista meccanico che aerodinamico, offre una buona base probatoria per eseguire dei test. Questi serviranno a validare alcune soluzioni e raccogliere dati che potrebbero rivelarsi utilissimi nello sviluppo delle idee che lo staff, guidato da Dan Fallows, ha in mente, in attesa dell’operatività di Adrian Newey ed Enrico Cardile.

Il weekend del GP di Austin, con il formato Sprint, sarà dunque utile per valutare come il nuovo concetto si comporterà. Sarà l’occasione per esaminare la rigidità delle sospensioni, l’altezza della vettura, la tendenza al sovrasterzo o sottosterzo, la solidità dell’avantreno e del retrotreno. In parole semplici: “stressare” tutti quegli elementi su cui costruire un progetto che sappia lasciarsi alle spalle i difetti non corretti dal modello 2024.

Aston Martin deve cambiare rotta, poiché durante il campionato si sono manifestati problemi di vario tipo. Il più serio di questi è stata la mancanza di comprensione degli aggiornamenti. Le prestazioni in pista non hanno rispecchiato i dati raccolti in galleria del vento, mostrando una scarsa correlazione tra i due ambiti.

La Aston Martin AMR24 “B”

Nel definire le nuove linee dei sidepod, che potete vedere nelle illustrazioni in basso di Chiara Avanzo, si nota come i tecnici siano andati nella direzione della McLaren MCL38. E se vogliamo, questa è una notizia: fino a poco tempo fa, i team tendevano a replicare le soluzioni introdotte dalla stravincente Red Bull RB18 e RB19.

Anche la vettura papaya, nel suo processo evolutivo, si è ispirata ai principi definiti da Adrian Newey per poi svilupparli ulteriormente. Proprio a questo tipo di aggiornamenti Aston Martin ha puntato, avendo valutato che la strada tracciata da Woking è quella più efficace per ottenere ottimi risultati. Anche se non basta appiattirsi per scattare in avanti.

Aston Martin AMR24 update
Il nuovo disegno dei sidepod della Aston martin AMR-24 introdotti in occasione del Gp degli Stati Uniti 2024
Aston Martin AMR24 update
Vecchia versione dei sidepod della Aston Martin AMR-24

D’altro canto, come sostenuto da Fernando Alonso nel presentare il Gran Premio degli Stati Uniti, è inutile girarci intorno: per vincere serve innanzitutto una macchina veloce e questo è ciò che gli ingegneri di Silverstone intendono iniziare a definire.

Aston Martin AMR24 “B”: le aree d’intervento

Ma cosa è stato fatto sulla “verdona”? Diverse le aree di intervento degli uomini guidati da Fallows. Partendo dalla parte anteriore, è stata introdotta una nuova ala con un disegno diverso dei flap il cui scopo è modificare l’andamento dei vortici generati per incanalare diversamente i flussi verso le parti nevralgiche della monoposto: all’interno dei canali Venturi e, in generale, verso i sidepod. Anche il profilo degli endplate dell’alettone è stato modificato.

Aston Martin
Il muso della Aston Martin AMR24 nell’illustrazione di Chiara Avanzo

Le novità più vistose, come mostrano le illustrazioni in alto, si trovano nella zona centrale, dove è stata pesantemente rivista l’area della copertura del motore, che ora presenta degli svasi molto più in linea con quelli della McLaren MCL38. La linea, in generale, sembra essere più semplificata, svelando la necessità di pulire i flussi per renderli meno turbolenti e incanalarli verso la zona posteriore, dove è presente la beam wing.

Abbinato a questo schema c’è anche il nuovo fondo, rivisto sia nella parte celata agli sguardi sia in quella più visibile, che definiamo “del marciapiede”. Interventi necessari a supportare un altro importante cambiamento: quello del diffusore, che presenta modifiche nella parte alta e nelle paratie verticali, ora con un profilo diverso.

Aston Martin AMR24 update
Aston Martin AMR24 Update

Da questa breve descrizione si può comprendere come Aston Martin abbia operato in tutte le zone nevralgiche della monoposto. Se ci limitassimo a osservare il primo giorno di lavoro, il venerdì di ieri, potremmo trarre conclusioni affrettate e quindi errate. La mole di novità e le problematiche preesistenti fanno sì che meno di due ore di lavoro, compreso un turno ufficiale di qualifiche, non siano sufficienti per arrivare a conclusioni definitive.

Gli uomini di Silverstone avevano messo in conto che il weekend del Gran Premio degli Stati Uniti sarebbe stato utilizzato come un grande test. Ieri si è puntato ad accumulare dati che sono stati elaborati nella notte, e che nella Sprint Race dovrebbero trasformarsi in indicazioni più coerenti.

La AMR24 è un vero e proprio laboratorio viaggiante e, per questa ragione, non bisogna aspettarsi prestazioni di rilievo, ma piuttosto capire se le vecchie problematiche siano state effettivamente superate.

Tanto è delicata la natura di questo aggiornamento che si vuole usare tutto il tempo disponibile senza correre, poiché stiamo parlando di quella che potrebbe essere la base tecnica del modello 2025. Ecco perché queste ultime gare saranno votate al sacrificio in vista del prossimo anno.


Crediti foto: FIA

Illustrazioni: Chiara Avanzo per Formulacritica

Tags: AMR24Analisi e TecnicaAston MartinAston Martin AMR24F1News
Diego Catalano

Diego Catalano

Partenopeo Classe 1977 con formazione nell’ambito delle Relazioni Internazionali. La passione per il motorsport nasce sin dalla prima adolescenza. Proprio questa forte pulsione mi ha portato, negli anni, a volermi cimentare con la narrazione di ciò che circonda la Formula Uno. Ho fatto parte, come fondatore, di diversi progetti editoriali a tema: MotorQube, Fatti di Motori, Undici Metri; esperienze chiusesi ma che mi hanno permesso di approdare in FormulaUnoAnalisiTecnica. Realtà nella quale, per cinque anni, ho ricoperto il ruolo di caporedattore e coordinatore. Nel gennaio del 2024 ho deciso di rimettermi in gioco creando Formulacritica.it, un contenitore plasmato sulle mie necessità espressive che ho voluto impostare su un modo di raccontare il motorsport diverso, votato all’analisi concettuale del fenomeno. In parallelo curo un altro figlio editoriale: PuntoNapoli. A tempo perso pesto sui tamburi e sui piatti di una batteria e provo a dare del tu a un paio di bassi elettrici. Con risultati rivedibili. La musica e il prog-rock sono un’altra ragione di vita. Ne parlo su No Limits Radio nello spazio denominato "Blog To The Edge" del quale esistono proiezioni sui principali social network e su YouTube.

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