La narrazione del mercato della F1 è fatta di suggestioni che si alimentano ma che non sempre hanno una base effettiva. A volte basta una risposta schietta per aprire scenari che forse non sono nemmeno stati contemplati. O che, vale sempre il rovescio della medaglia, sono in fase di studio a livelli meno evidenti.
“È una domanda piuttosto ipotetica, ma non vedo alcun motivo per non farlo“, ha risposto James Allison a chi gli chiedeva se Adrian Newey fosse un’opzione per il futuro della Mercedes.
Un quesito un po’ malizioso a essere sinceri poiché Allison è pur sempre il responsabile tecnico di un team che ha sfornato l’ennesima vettura incapace di lottare centesimo su centesimo con le rivali più accreditate. La W15 arranca nei riguardi della Ferrari e della Red Bull. E questo già fa male.
Ma a ferire ancora di più quelli di Brackley è il fatto che una cliente, la McLaren, con molte parti comuni, riesca a far funzionare la sua vettura come fosse un orologio di alta precisione.
Chiaro che debba esserci della malizia in chi pone un quesito del genere a chi doveva tirar fuori dalle sabbie mobili la Mercedes che invece continua a lottare per non essere trascinata nel ventre molle della Formula Uno.

Newey – Mercedes: opportunità se incanalata nei giusti binari
James è una persona perbene, non si sottrae a domande potenzialmente scabrose – e sicuramente scomode – e con quell’onestà che lo ha sempre contraddistinto ammette che lavorare con Adrian Newey potrebbe essere una buona opportunità se l’ingresso nel team avvenisse senza stravolgere certi equilibri.
“Dovresti essere ragionevolmente chiaro su chi fa cosa. Ma penso che qualsiasi squadra che consideri Adrian come opzione si porrebbe la stessa domanda: come si fa a coinvolgere un ragazzo del genere e ottenere il massimo da lui“.
Le parole del direttore lasciano immaginare che l’ingresso di un personaggio così determinante sarebbe sconvolgente per ogni comparto tecnico. Questo vale per la Mercedes in difficoltà ma anche per la Ferrari in rampa di lancio.
Newey è uno che sposta gli equilibri, che traccia strade e che, per tale ragione, rischia di cancellare i percorsi già impostati. Ma all’alba di una rivoluzione regolamentare questo effetto tsunami verrebbe annullato. È la tempistica che fa la differenza. Adrian sarà libero dalla primavera 2025 e inizierà a lavorare direttamente alle vetture 2026 senza intaccare i progetti in corso.
Ancora, la collaborazione con l’ex Red Bull si prefigurerebbe come una sorta di super consulenza perché sembra che voglia spesso operare da remoto. In considerazione di questi fatti è evidente che ingaggiare un professionista con un tale bagaglio tecnico diventi un’opportunità da sfruttare.
Ecco perché Aston Martin intenderebbe ricoprirlo d’oro. Per questa ragione Ferrari sta facendo carte false per averlo (ammesso che non l’abbia già scritturato senza poterne dare l’ufficialità).
Perciò Mercedes, che è forse in leggero ritardo nella corsa, continua a tenere accesa la fiammella sperando di ricomporre una coppia vincente insieme a un altro grande personaggio del mondo Red Bull: Max Verstappen.

Anche oggi siamo costretti a chiudere con il solito ritornello beffardo: la notizia è che non c’è nessuna notizia. Quella di Allison è una precisazione che però lascia intendere che parole siano state spese negli angoli riservati dei motorhome.
Così come Frédéric Vasseur sta spingendo sulla sua ristrutturazione, anche Toto Wolff ha l’esigenza di rimettere in asse un pianeta che vuole tornare in orbita. In questo senso non va scartata del tutto l’opzione Newey che resta comunque di difficile realizzazione.
Crediti foto: F1