La Formula 1 apre il weekend di Città del Messico con un tocco tricolore. Nelle FP1, al volante della Ferrari SF-25 di Lewis Hamilton ci sarà Antonio Fuoco, pilota ufficiale del Cavallino impegnato nel programma Hypercar e Development Driver per il team di Maranello. Per il 28enne di Cariati (CS), si tratta di un debutto tanto atteso quanto meritato, frutto di anni di impegno dietro le quinte nel simulatore e nelle competizioni Endurance.
“Il mio debutto in un weekend ufficiale è qualcosa che, sia a livello personale che professionale, mi rende davvero orgoglioso e felice”, racconta Fuoco. “Avere l’opportunità di guidare la vettura di Lewis e di condividere nuovamente il box con Charles, come accadde nel 2017 in Formula 2, è davvero speciale. Abbiamo condiviso molti momenti insieme, sia dentro che fuori dalla pista. Poi le nostre carriere hanno preso strade diverse, ma abbiamo sempre mantenuto un ottimo rapporto e oggi abbiamo entrambi raggiunto traguardi importanti con la Ferrari. Sarà sicuramente un venerdì da ricordare, che mi ripaga del lavoro fatto in questi anni a supporto della squadra”.

Dal simulatore alla pista: la continuità del lavoro Ferrari
L’esperienza di Fuoco al simulatore è stata una componente chiave del percorso tecnico della SF-25, soprattutto nel processo di sviluppo e correlazione dati. Per il team, avere il suo contributo diretto in pista è un passo significativo nella validazione del lavoro svolto a Maranello.
“Il mio contributo principale sarà sicuramente quello di fornire un riferimento utile per la correlazione con il simulatore”, spiega il pilota cosentino. “Cercherò di raccogliere più dati possibile e di verificare nella realtà il comportamento della macchina in pista durante un weekend di gara. Per quanto mi riguarda sarà importante per aiutarmi a migliorare nelle attività che svolgo normalmente al simulatore. Lavorare con gli ingegneri di Lewis e il resto del team in pista mi permetterà di crescere ulteriormente e di affinare la sensibilità tecnica che riporterò nel mio lavoro a Maranello”.
Una visione matura e perfettamente in linea con la filosofia Ferrari, dove il legame tra sviluppo virtuale e feedback reale è diventato una delle colonne portanti della competitività tecnica.

Antonio Fuoco – Un percorso costruito nel tempo
Dalla Ferrari Driver Academy alla 24 Ore di Le Mans, passando per le stagioni nel GT e il lavoro costante in Formula 1, il cammino di Fuoco rappresenta uno dei migliori esempi di crescita interna nella filiera Ferrari. Un percorso che unisce talento, metodo e dedizione.
“Guardando indietro al mio percorso, posso dire che questi anni con la Ferrari sono stati semplicemente unici”, sottolinea Fuoco. “Abbiamo fatto tanta strada insieme: dalla Scuderia Ferrari Driver Academy al mondo GT, passando per il lavoro al simulatore per lo sviluppo della monoposto di Formula 1 fino ad arrivare alla 499P. Devo ammettere di essere molto orgoglioso, tanto più che, da italiano, ho sognato fin da bambino di correre per la Ferrari. La vittoria con la Hypercar nella 24 Ore di Le Mans 2024 è destinata probabilmente a rimanere il punto più alto della mia carriera, ma anche poter finalmente prendere parte in maniera ufficiale a un weekend di Formula 1 con la Scuderia Ferrari HP è una grande emozione”.
Un segnale forte di continuità
Il debutto di Fuoco nelle FP1 del GP del Messico non è solo un premio personale: rappresenta anche un messaggio tecnico e simbolico della Scuderia Ferrari HP. Un segnale di continuità, di fiducia nel proprio vivaio e nella capacità di costruire competenza interna.
In un paddock dove la figura del “sim driver” è sempre più strategica, Fuoco dimostra come la frontiera tra simulatore e pista possa essere attraversata con successo. A Città del Messico, la SF-25 avrà dunque il compito di restituire al pilota calabrese un assaggio di quella velocità che da anni contribuisce a sviluppare dietro le quinte, con la stessa passione che lo accompagna da quando sognava di correre con il Cavallino.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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