Il prossimo campionato mondiale di F1 sarà uno dei più giovani di sempre, con molti piloti esordienti, anche nei top team. Oggi parliamo di due di loro, che debutteranno rispettivamente in Mercedes e Red Bull: il pilota bolognese Andrea Kimi Antonelli, appena maggiorenne, e il nuovo compagno di squadra di Max Verstappen, Liam Lawson.
Andrea Kimi Antonelli: un diamante da sgrezzare
Partendo dal pilota di Bologna, Andrea Kimi Antonelli, il suo approdo in Mercedes è stato uno dei più fulminei di sempre. Dominatore nella Formula 4 Regional, su volontà del team principal della casa della Stella a Tre Punte, Toto Wolff, ha saltato la F3, esordendo direttamente in F2.
Molti, soprattutto tra gli addetti ai lavori italiani, hanno storto il naso: questo salto di categoria così veloce non è nella tradizione del Belpaese. Anzi, in Italia molti giovani vengono continuamente ostracizzati, sia in ambito lavorativo che sportivo, e per emergere sono spesso costretti a emigrare.

L’annuncio del suo approdo in Mercedes è arrivato durante il Gran Premio di casa, a Monza. Tuttavia, nella prima sessione di prove libere del venerdì, dopo appena 8 minuti, Antonelli ha commesso un errore, andando a sbattere con la W15 di George Russell, suo futuro compagno di squadra, contro le barriere della Curva Parabolica (dedicata a Michele Alboreto).
Numerose sono state le critiche al pupillo di Wolff, ritenuto non ancora pronto per la F1 e per gareggiare in un team che punta a vittorie e titoli. Secondo alcuni, affidarsi a un pilota esperto come Carlos Sainz avrebbe garantito più esperienza e sicurezza al team di Brackley.
Col passare del tempo, le critiche si sono attenuate, ma sono pronte a riemergere alle prime prestazioni deludenti del giovane pilota bolognese.
Liam Lawson: un neozelandese per la Red Bull
Quest’ultima settimana, invece, è stata monopolizzata dalla questione del secondo sedile Red Bull. Dopo un campionato tutt’altro che memorabile per il messicano Sergio Pérez, le strade del driver di Guadalajara e di Milton Keynes si sono separate, almeno dal punto di vista sportivo.
Liam Lawson ha battuto la concorrenza del più esperto Yuki Tsunoda, che gareggerà nuovamente con il team satellite della Red Bull, la scuderia faentina Visa CashApp Racing Bulls. Come scritto in un precedente articolo, le reazioni all’arrivo del neozelandese in Red Bull sono state ben più scomposte rispetto a quelle registrare per l’ingaggio di Antonelli.

Il mondo della F1 era tutto dalla parte del giapponese che, dopo anni trascorsi nel B-team italiano, meritava, a loro parere, di essere promosso in prima squadra. Tuttavia, la Red Bull ha fatto le sue valutazioni, ritenendo Tsunoda ormai giunto al suo standard massimo. Lawson, invece, è stato considerato da Helmut Marko come un pilota con ancora margini di miglioramento.
Antonelli e Lawson sono driver con trascorsi diversi. L’italiano ha bruciato le tappe che i piloti della sua generazione sono ormai costretti a percorrere, mentre Lawson, con appena 11 Gran Premi in F1, vanta una grande esperienza in numerose categorie.
Solo la pista potrà giudicarli seriamente e pienamente. Dopo anni di immobilismo e di piloti a cui non è stata concessa una seconda chance, Antonelli e Lawson rappresentano il futuro della F1.
Qui i profili di Antonelli e Lawson, per chi volesse approfondire:
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Oracle Red Bull Racing