GP Olanda 2025, anteprima – Terminato il lungo periodo di circa tre settimane di stop per la pausa estiva, il Circus è pronto ad approdare in Olanda (tutto il programma QUI), a Zandvoort, in quella che è la gara di casa di Max Verstappen. Il fine settimana olandese darà inizio ad un back to back che terminerà la prossima settimana con il Gran Premio di Monza.
La gara, che segnerà il ‘termine’ del periodo estivo in Europa, è pronta ad infuocare la lotta tra i piloti McLaren, decisi a dominare nei pronostici il Gran Premio grazie alle caratteristiche del tracciato.
GP Olanda 2025, anteprima: quali sono i tratti distintivi di Zandvoort?
Il circuito olandese, di tipo permanente, si trova nelle vicinanze dell’omonima città sita sulla costa del Mare del Nord. Entrato in calendario della Formula 1 nel 1952, non è mai stato continuo nell’ospitare annualmente un Gran Premio con l’uscita di scena dopo il Gran Premio del 1985. Nel 2021 invece è tornato regolarmente in calendario, specie a seguito del seguito dei fans di Max Verstappen.
Situato vicino al mare, il circuito è reso insidioso dal vento, che porta spesso sabbia sul tracciato. Altre caratteristiche importanti sono le variazioni altimetriche tra i vari settori e la presenza di elevato banking in alcune curve.
Nel corso degli anni sono state apportate numerose modifiche al circuito, sia in termini di sicurezza che di percorrenza. L’ultima più importante è del 2018 con la creazione dello snodo finale trasformato in una sopraelevata che permette di ottenere velocità superiori in uscita rispetto al passato. Il percorso del circuito offre in totale 14 curve, di cui 10 a destra e 4 a sinistra.
Dal punto di vista del DRS, Zandvoort ha due zone di apertura dell’ala mobile, attivabili dai rispettivi detection point. La prima zona DRS è presente tra curva 10 e la 11 nel secondo settore. La seconda zona inizia poco dopo la tredicesima piega e si estende per tutto il rettilineo principale. Consideriamo adesso i settori con un breve focus specifico.

Zandvoort – Settore 1
Il tracciato si percorre, tenendo come riferimento un giro di qualifica, in poco più di un minuto. Il primo settore è quello con più numero di curve, tra le quali alcune di quelle iconiche, e spunti tecnici interessanti, come ad esempio la famosissima Tarzan, un tornante verso destra con un leggero banking.
Un altro tratto a cui prestare attenzione è la sequenza veloce che comprende curva 2, 3 e 4. Nella fattispecie, la 3 presenta un grande angolo di banking e sarà interessante vedere come i piloti l’affrontano in modo diverso sfruttando varie traiettorie privilegiandone l’ingresso o l’uscita. Dopo di che, in rapida successione, si affrontano una sequenza di curve veloci fino alla 6, che determina la fine del primo settore.
Zandvoort – Settore 2
Il secondo settore è invece in equilibrio col terzo, presentando quattro curve ciascuno. Inizia con l’approccio della 7, dove vi si arriva a gran velocità, intorno ai 280 km/h, cercando di percorrerla in pieno. In uscita si cerca di fare altrettanto ancora verso destra, in curva 8, prima di affrontare le difficili 9 e 10, la prima a destra e la seconda a sinistra. In uscita di quest’ultima troviamo un tratto rettilineo non eccessivamente lungo, in cui è possibile attivare il DRS. Questo è un settore che sfrutta molto gli alti e bassi delle variazioni altimetriche del tracciato e prevede un’asse anteriore a dir poco perfetto.
Zandvoort – Settore 3
Al termine del rettilineo di cui sopra inizia il terzo settore. L’unica difficoltà di questa parte del tracciato è la chicane di curva 11 e 12 in cui è necessario avere ancora una volta un’asse anteriore molto preciso, mentre in fase di gara è fondamentale seguire al meglio la vettura che precede perché poco dopo arrivano in sequenza le ultime due curve – 13 e 14 – dove già prima di quest’ultima inizia il tratto del banking con la più grande opportunità di sorpasso di tutto il circuito, attivando il DRS per tutto il rettilineo principale.

GP Olanda 2025, anteprima: quali potrebbero essere i setup adatti al circuito?
Dal punto di vista della configurazione delle ali, Zandvoort è un circuito a medio carico aerodinamico. Ogni team sperimenterà le soluzioni ritenute più congeniali ai propri punti di forza. Già negli scorsi anni qualcuno ha ottimizzato la fase di velocità dell’ultimo settore mentre altri hanno preferito investire sui settori guidati, che restituiscono la maggior parte del tempo.
Dal punto di vista dei carichi sugli assi, quello olandese è un tracciato maggiormente front limited, ovvero con un’asse anteriore più esposto al degrado. Nonostante ciò, i livelli di banking distribuiscono uno stress sugli assi in maniera relativamente equilibrata.
Sul versante sospensivo invece, i team ricorreranno alle scelte che riterranno più opportune. A causa del dislivello del tracciato e del famoso banking che strenuamente citiamo, un assetto morbido potrebbe permettere di assorbire efficacemente i bump generati dai vari cambi di quota delle curve e dell’intero circuito.
GP Olanda 2025, anteprima: analisi Pirelli e categoria freni Brembo
Pirelli porta in Olanda mescole leggermente più morbide rispetto allo scorso anno: C2-C3-C4. Nel 2024 invece, quelle disponibili erano C1,C2,C3. Ancora una volta, come per altre gare già svolte, lo scopo del fornitore di pneumatici italiano è quello di aumentare la probabilità di strategia basata su due soste, piuttosto che su una sola.
Altro cambiamento fondamentale apportato dalla FIA in termini strategici, è l’aumento del limite di velocità della pit lane da 60 a 80 km/h. In ogni caso, sempre secondo Pirelli, la strategia a una sosta è ancora la più rapida dato che sorpassare a Zandvoort non è molto facile.
Attenzione ai parametri inerenti alle gomme: il Tyre Stress è quotato da Pirelli con un punteggio di 5 su 5, così come le forze laterali esercitate hanno un punteggio di 4 su 5, facendo comprendere quanto questo circuito possa essere severo nei confronti degli pneumatici.
Freni – Brembo classifica Zandvoort con una delle severità più basse per l’impianto frenante, con un punteggio di 2 su 5. Le curve più impegnative, secondo le simulazioni, sono la 1, la 9 e la 11. La tabella che segue rende l’idea di quanto questo tracciato non sia per nulla esigente per l’impianto frenante, nonostante un tempo speso in frenata del 18% sull’arco dell’intero giro.

GP Olanda 2025, anteprima: gara e possibili strategie
Nel 2024 la gara è stata vinta da Lando Norris con McLaren, precedendo Max Verstappen con Red Bull e Charles Leclerc con Ferrari. La strategia più diffusa è stata quella della partenza con gomma Medium e singola sosta con passaggio su gomma Hard. Il GP dello scorso anno non ha offerto spunti tecnici di rilievo.
Per il Gran Premio di quest’anno, come accennato, potrebbe essere utile studiare più strategie di quello che già normalmente accade, visto che Pirelli porterà uno step più soft di gomme. Dato che lo stress imposto agli pneumatici è elevato, i team potrebbero trovarsi a fronteggiare qualche problema in più nella loro gestione.
Un fattore che potrebbe influenzare le strategie a gara in corso è la Safety Car dato che la ghiaia impedisce di avere vie di fuga ‘pulite’ dal circuito. Attenzione anche alla questione meteo: la vicinanza del tracciato al Mare del Nord lo rende soggetto anche a cambi climatici repentini durante l’arco del fine settimana e la track evolution è importante nelle fasi di qualifica e gara.

GP Olanda 2025, anteprima: riparte la sfida tra i piloti McLaren
Il circuito di Zandvoort mette in risalto tutte le qualità della MCL39, guidata, in alcune fasi egregiamente, da Lando Norris e Oscar Piastri. L’Olanda sarà teatro di nuovo della sfida tra gli alfieri papaya, pronti a contendersi il titolo mondiale piloti in una lotta punto a punto.
Per quanto riguarda le altre scuderie, ormai concentrate sul progetto 2026, adatteranno la propria vettura al meglio per affrontare questo duro tracciato. Nell’ordine della classifica costruttori, Ferrari, Mercedes e Red Bull tenteranno di fare il massimo per togliersi punti a vicenda e cercare di impensierire McLaren per il gradino più alto del podio.
Proprio in merito alle chance di vittoria, attenzione a Max Verstappen. Il pilota olandese, a quota 3 vittorie, tenterà di sicuro di confermarsi davanti al proprio pubblico e portarsi insieme a Jim Clark a quota 4 vittorie in assoluto che ne farebbe il pilota più vincente ,in coabitazione con l’inglese, del GP di Zandvoort.
Crediti foto: Zandvoortcircuit.com, Pirelli, Brembo
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