GP Imola 2025, anteprima – Il Circus arriva finalmente in Europa. La settima tappa si corre a Imola, uno dei tracciati più iconici del calendario. Il Gran Premio dell’Emilia-Romagna, come ormai “ribattezzato” dal 2020, si svolgerà dal 16 al 18 Maggio sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, a Imola. McLaren proverà a dimostrare la propria superiorità su un tracciato che necessita di alto carico aerodinamico. Ferrari è chiamata ad una sorta di impresa per non perdere contatto dalla vetta che potrebbe compromettere la lotta per i titoli mondiali.
GP Imola 2025, anteprima: quali sono i tratti distintivi di Imola?
Il circuito di Imola, costruito nell’omonima città, limitatamente agli anni recenti, è uscito dal calendario di Formula 1 nel 2006 per poi ritornarvi nel 2020. Nel corso della sua storia, ha visto ben 9 evoluzioni. Il layout attuale, tra i vari cambi apportati, ha visto una modifica sostanziale alla variante bassa con l’eliminazione della chicane prima del traguardo. Il tracciato offre 19 curve, 10 a sinistra e 9 a destra. Viene percorso in senso anti-orario.
Dal punto di vista del DRS, il tracciato di Imola ha una sola zona di apertura dell’ala mobile, attivabile dal rispetto detection point. L’unica zona è sfruttabile sul lungo rettilineo del traguardo che attraversa curva 1 e conduce alla chicane di curva 2-3.
Dal punto di vista tecnico, quello di Imola è un circuito medio-veloce con pochissime zone lente se non le chicane di curva 5-6 e di curva 14-15. L’impianto è di tipo permanente, dedicato solo alle corse automobilistiche o motociclistiche. L’asfalto è stato ammodernato nel 2011.
Consideriamo adesso i settori dal punto di vista tecnico, prendendo come riferimento un ipotetico giro che assegna la pole position, curva per curva.

Imola, Gp Emilia-Romagna – Settore 1
Il rettilineo del traguardo è davvero lungo, leggermente spezzato da curva 1, dove a DRS aperto si arriva ad oltre 330km/h e ci si prepara per una staccata importante, la chicane medio-veloce di curva 2-3, la variante Tamburello, una sinistra-destra dove è importante aggredire specie il cordolo di curva 2 per cercare di portare quanta più velocità in uscita. Subito si affronta velocemente curva 4, in pieno, per poi arrivare a circa 260km/h ad un’altra variante famosa delle curve 5-6, la Villeneuve, leggermente più lenta rispetto al Tamburello. Dall’uscita della Villeneuve termina il primo settore.
Imola, Gp Emilia-Romagna – Settore 2
Dall’uscita di curva 6 si arriva quasi subito alla 7, la Tosa, una medio-veloce che si affronta abbastanza presto stringendosi verso il centro curva per continuare a portare velocità in uscita. Curva 8 spezza solo leggermente il tratto rettilineo in collina che conduce ad un’altra curva veloce leggermente impegnativa, curva 9, la Piratella, arrivandoci a circa 290km/h ed è fondamentale avere un’anteriore molto preciso per l’inserimento. In uscita invece tratto in discesa per affrontare le Acque Minerali, nel tratto molto tecnico tra curva 11 e curva 13, con una doppia curva a destra e l’ultima a sinistra. Fondamentale in questo tratto aggredire subito l’interno, stare vicino ai cordoli e continuare a portare velocità in uscita. Al termine di questo tratto termina anche il secondo settore.
Imola, Gp Emilia-Romagna – Settore 3
In uscita da curva 13 ancora un tratto in salita per l’ultima chicane del tracciato, quella di curva 14 e curva 15 denominata Variante Alta. Si arriva in settima marcia fino a scalare in terza o quarta marcia aggredendo i cordoli verso l’interno cercando quanto più possibile di salirvi sopra per risparmiare prezioso tempo.
Al termine della variante, il piccolo rettilineo, leggermente smussato da curva 16, che conduce alla doppia sinistra di curva 17 e curva 18. Entrambe molto tecniche, ancora una volta conta l’ingresso in curva avendo un’anteriore molto preciso. In uscita da curva 18 si cerca di rimanere quanto più stretti possibili dove dall’inizio del lungo rettilineo del traguardo è possibile aprire il DRS, affrontando la veloce curva 19, terminando così il giro.

GP Imola 2025, anteprima: quali potrebbero essere i setup adatti al circuito?
Dal punto di vista del setup delle ali, Imola viene considerato un circuito a medio-alto carico aerodinamico. Le scelte dovrebbero tutte ripiegare verso un carico abbastanza alto visto che le curve del tracciato italiano sono molto tecniche e necessitano di una grande deportanza per essere affrontate al meglio. Ogni settore ha le sue peculiarità, anche se il secondo, tra Tosa, Piratella e Acque Minerali è davvero è un banco di prova per ammirare i progetti delle vetture.
In linea generale, l’asse più esposto è quello anteriore, molto poco quello posteriore se non in alcune fasi di trazione come l’uscita dalle chicane o dalla Tosa, ma niente che sia paragonabile al gran carico che necessita l’avantreno.
Dal punto di vista degli assetti sospensivi, potremo assistere a dei veri e propri mix. L’elevato numero di curve a media-alta velocità dovrebbe favorire assetti rigidi per gli inserimenti in curva. Un assetto sospensivo morbido però dovrebbe garantire una tranquillità maggiore nell’aggredire i cordoli e in fase di uscita dalle chicane.

GP Imola 2025, anteprima: analisi Pirelli e categoria freni Brembo
Pirelli porta a Imola per la prima volta la mescola più morbida in assoluto: la C6. Il terno di gomme scelto per il weekend italiano è C4-C5-C6. Secondo il gommista, la C6 verrà utilizzata in quanto il circuito di Imola è meno abrasivo rispetto alla media. La gestione degli pneumatici è influenzata dai numerosi punti di accelerazione e frenata, con pneumatici sottoposti a un carico medio basso e a un degrado limitato. Sempre secondo le stime Pirelli, i cordoli alti possono aumentare lo stress meccanico, soprattutto su sospensioni e pneumatici.
Freni: Brembo classifica Imola con una severità media per i freni con un punteggio di 3 su 5, nonostante un tempo sul giro speso in frenata del 14%. Le curve più impegnative, secondo le simulazioni, sono curva 2, curva 14 e curva 17. Nello specifico, alla 2 si passa da una velocità iniziale stimata di circa 310km/h ad una velocità finale di circa 169km/h. In curva 14 si passa da una velocità iniziale stimata di circa 270km/h ad una velocità finale di circa 121km/h. Alla 17 si passa da una velocità iniziale stimata di circa 292km/h ad una velocità finale di circa 122km/h.
La tabella che segue rende l’idea di quanto questo tracciato non sia eccessivamente esigente per il sistema frenante.

GP Imola 2025, anteprima: gara e possibili strategie
Lo scorso anno la gara è stata vinta da Max Verstappen con la RB20. La strategia più competitiva è stata quella ad una sola sosta. Chi è partito con le soft ha dovuto effettuare due fermate. Un aspetto fondamentale potrebbero essere le temperature, che nonostante possano essere primaverili per quelle ambientali, potrebbero risultare elevate per l’asfalto a causa dell’irraggiamento solare. Anche per quest’anno il meteo si prospetta buono in prove libere e qualifiche, incerto nelle prime fasi di gara.
Secondo Pirelli, sarà interessante vedere se le mescole più morbide di quest’anno avranno un impatto sulle strategie di gara. È molto probabile che i team tendano a gestire al massimo le gomme visto che c’è una sola zona DRS per i sorpassi, risultando non sempre facili. Inoltre, Imola ha la pit lane più lunga del calendario in termini di tempo, aspetto fondamentale nelle strategie.
Potrebbe però non essere assolutamente raro vedere Safety Car o VSC che potrebbero in alcune fasi della gara rimescolare completamente le posizioni e le strategie pianificate. In ogni caso sarà fondamentale la posizione in griglia, visto che le opportunità di sorpasso come accennato potrebbero essere basse.

GP Imola 2025, anteprima: McLaren pronta a fare il vuoto
La tappa italiana rischia di creare un vuoto maggiore rispetto a quello visto a Miami tra McLaren e il resto del gruppo. Tranne il lungo rettilineo del traguardo, il resto del circuito potrebbe mettere in risalto le eccezionali caratteristiche della MCL39 che, specie nelle mani del leader Oscar Piastri, sembra letteralmente volare. L’australiano viene da 4 vittorie su 6 gare mentre il compagno di scuderia Lando Norris deve provare assolutamente a vincere per tenere vive le speranze iridate.
Tra Red Bull e Mercedes sarà molto interessante vedere chi potrebbe giocare il ruolo di seconda forza ed essere magari guastafeste per le vetture papaya. La RB21 dovrebbe, in teoria, andare meglio su questo tipo di tracciato. Le caratteristiche della vettura, unite alla classe di Max Verstappen, potrebbero regalare soddisfazioni al team di Horner.
Mercedes invece ha una W16 con un’asse posteriore davvero ottimo e vedremo se i correttivi e gli assetti riusciranno a rendere la vettura competitiva. Russell e Antonelli continuano a scalpitare per cercare di guadagnare non solo una pole position ma raggiungere anche la vittoria.
Chi, invece, carte alla mano, gioca in difesa, è Ferrari. La SF-25 è sempre più incomprensibile e Vasseur aveva annunciato qualche aggiornamento nella tappa di casa. Vedremo quanto potranno aiutare ma il mix veloce e lento non dovrebbe aiutare il Cavallino che già a Miami, nel primo settore, perdeva costantemente rispetto ai competitor.
Un vero peccato per l’ultimo anno degli attuali regolamenti e per le premesse di fine 2024.
Con la tappa di Imola ci avviciniamo ad un triple header seguito da Monaco e Canada. Tra tre settimane potremo davvero sentenziare l’annata, nonostante a Barcellona qualcosa potrebbe cambiare.
Crediti foto: Pirelli, Brembo, Formulacritica, F1, Autodromo Imola