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Home F1 Analisi e tecnica

Anteprima tecnica GP Giappone 2025: la lotta iridata passa per il giudice Suzuka

Siamo arrivati a Suzuka, terzo appuntamento del calendario 2025. Ecco il focus tecnico del tracciato nipponico, settore per settore. Ma anche freni, gomme e tutte le sfide tecniche che team e piloti devono sostenere. Tutto ciò che c’è da sapere sul Gp del Giappone: McLaren punta al tris di vittorie e alla seconda doppietta, Mercedes e Red Bull in agguato e Ferrari che deve reagire.

Salvatore Marino by Salvatore Marino
2 Aprile 2025
in F1 Analisi e tecnica, News
Tempo di lettura: 11 minuti
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GP Giappone, Anteprima

Le iconiche curve "Esses" del tracciato di Suzuka

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GP Giappone 2025, anteprima – Ci avviciniamo a uno dei più attesi appuntamenti del calendario mondiale di Formula 1, il Giappone. Il Gran Premio è in programma dal 4 al 6 aprile sul Circuito Internazionale di Suzuka e rappresenta il terzo appuntamento iridato. Dopo il back-to-back di Melbourne e Shanghai si torna in pista dopo due settimane, con i team che hanno potuto ‘riposare’ da uno spostamento comunque intenso.

GP Giappone 2025, anteprima: quali sono i tratti distintivi di Suzuka?

Il circuito di Suzuka, costruito nel 1960 e di proprietà Honda, è presente nel calendario della Formula 1 dal 1987 a rappresentare la gara in Giappone, tranne che nelle edizioni del 2007 e 2008. È rimasto sostanzialmente invariato, con piccole modifiche, e dal 2006 ha la conformazione attuale.

Il tracciato offre 18 curve, di cui 10 a destra e 8 a sinistra. È definito “l’ottovolante” proprio per la conformazione a “otto” del circuito, con tratti sia in senso orario che antiorario. Dal punto di vista del DRS, il tracciato di Suzuka ha una sola zona di apertura, con un solo punto di attivazione (detection point).

Tra le novità del circuito, il rettilineo principale e le curve del primo settore sono state riasfaltate, con interessanti spunti anche in merito al tempo sul giro, che analizzeremo tra poco.

Un’altra piccola modifica è arrivata in curva 9, dove il cordolo singolo è stato sostituito da uno doppio più alto, mentre l’erba sintetica all’esterno delle curve 2, 7, 9, 14 e 17 è stata sostituita con la ghiaia. La gara della domenica viene percorsa in 53 giri.

Suzuka è un circuito estremamente tecnico e tra i più impegnativi. La pista è considerata molto ‘veritiera’ in merito alla bontà dei progetti tecnici dei team, in quanto il mix di curve veloci nel primo settore, il misto del secondo e il terzo settore, che risulta il più veloce dei tre, mettono alla prova ogni monoposto.

Consideriamo adesso i settori dal punto di vista tecnico, prendendo come riferimento un ipotetico giro veloce che assegna la pole position, curva per curva.

Il layout del circuito di Suzuka
Il layout del circuito di Suzuka

GP Giappone 2025, Suzuka – Settore 1

Dal rettilineo del traguardo sono pochi i metri che separano la linea d’arrivo dall’ingresso di curva 1 verso destra, già da percorrere in pieno con una frenata tecnica difficile, in combinato, dove bisogna allargarsi bene per approcciare curva 2 al meglio in fase di rotazione e non perdere il ‘punto di corda’, mentre si cerca di restare al centro e sfruttare tutta la pista, con un occhio particolare al sottosterzo. È da specificare che tutto il primo settore può mettere a durissima prova le vetture che soffrono tendenzialmente di una ‘limitazione’ all’anteriore, in quanto le curve premiano una vettura molto precisa in ingresso e percorrenza.

In uscita da curva 2 ci si prepara subito ad approcciare in successione lo ‘snake’ chiamato “Esses”, che da curva 3 a curva 7 non lascia molto respiro: tutto un d’un fiato tra la quinta e sesta marcia, con attenzione massima, perché far male soprattutto in curva 3 mette in serissimo pericolo la successione delle altre pieghe, lasciando decimi davvero preziosi in pista.

In uscita da curva 7 bisogna portare quanta più velocità possibile tra il centro pista e il cordolo in uscita di curva, perché la serie dello ‘snake’ porta a una salita dove sostanzialmente termina il primo settore.

circuito suzuka gran premio giappone f1

GP Giappone 2025, Suzuka – Settore 2

Dalla salita di curva 7 si arriva brevemente al tratto che porta verso curva 8, chiamata “Degner 1”. Non è difficile vedere i piloti in sesta/settima marcia cercare di percorrere in pieno questa curva verso destra, dopodiché subito curva 9, meglio conosciuta come “Degner 2”, ancora verso destra ma questa volta scalando in quarta/quinta marcia, tenendosi stretti al cordolo per prediligere l’uscita di curva e affrontare in modo molto veloce la 10, che spezza brevemente un tratto rettilineo. Poi, ancora una volta, arriva una curva abbastanza tecnica, il “tornantino” di curva 11 verso sinistra, conosciuto meglio come “Hairpin”. 

Attenzione massima in questo tratto perché si passa da un’accelerazione a un punto lento del tracciato, dove bloccare uno dei due assi tra anteriore e posteriore potrebbe essere relativamente facile, specie per i piloti che, in un punto simile, potrebbero spostare frequentemente il ‘bilanciamento’ dei freni. In uscita è importante sfruttare il cordolo e avere buone doti di trazione della vettura, che consentiranno di uscire quanto prima e tenere giù il pedale del gas per fare velocemente curva 12 e arrivare in settima marcia verso una delle pieghe più iconiche e conosciute del tracciato: la Spoon, il cucchiaio. 

Le curve in questione sono la 13 e la 14, un cucchiaio tutto verso sinistra. Curva 13 può essere affrontata in pieno scalando almeno di una marcia, percorrendola quindi in sesta prima di allargarsi completamente al cordolo esterno ed attaccare, come accennato, ancora una volta verso sinistra curva 14, dove invece è fondamentale non stringersi troppo al cordolo per non sacrificare eccessivamente la velocità in fase di uscita.

Dopo curva 14 inizia il tratto del rettilineo più lungo e veloce del circuito, dove una piccola parte è ancora nel secondo settore.

GP Giappone 2025, Suzuka – Settore 3 

Dopo oltre un centinaio di metri di percorrenza del rettilineo, entriamo così nel terzo settore, da affrontare ‘full gas’ e leggermente spezzato da curva 15, la “130R”, una delle più veloci in assoluto, virando leggermente verso sinistra. A differenza del passato, si riesce a farla tranquillamente in pieno. 

Dopo curva 15, ancora altri metri prima di prepararsi a una parte storica e tecnica del circuito: la “Casio Triangle Chicane”, un ‘destra-sinistra’ in cui è davvero difficile tenere la vettura, perché si passa dagli oltre 300 km/h in ottava marcia ai circa 140 km/h da effettuare in terza/quarta marcia, e dove siamo soliti vedere i piloti rischiare di bloccare l’anteriore. In ingresso di curva 16 è fondamentale ‘lanciare’ la vettura nel lento e aggredire il cordolo: non è raro aver visto molti piloti letteralmente salirvi sopra per risparmiare tempo e angolo volante da sfruttare per curva 17, sulla sinistra.

Ancora una volta, predominante in uscita da curva 17 è la trazione: questa dote permetterà di affrontare la veloce curva 18 sulla destra, l’ultima del circuito, prima di aprire il DRS e arrivare al traguardo, completando così le 18 curve e i 4 rettilinei, di cui 2 lunghi.

Suzuka
Rifacimento del manto stradale del Circuito di Suzuka

GP Giappone 2025, anteprima: quali potrebbero essere i setup adatti a Suzuka?

Dal punto di vista del setup delle ali, Suzuka viene considerata insieme a Barcellona il riferimento delle prestazioni delle vetture di Formula 1. È davvero essenziale avere una vettura bilanciata perché è richiesto un’asse anteriore molto forte nel primo settore, composto da curve veloci e da affrontare in modo davvero pulito.

Il secondo settore presenta caratteristiche miste, sebbene sia sempre tendente all’asse anteriore per via del mix tra veloce e lento intervallato da ‘momenti’ di trazione in uscita di curve.

Il terzo settore, invece, predilige quasi esclusivamente la velocità e la trazione, tranne la Chicane di curva 16 e 17 dove l’anteriore e la precisione di andare a raggiungere il cordolo sono fondamentali per non compromettere l’uscita e perdere nel complesso tanto tempo fino al traguardo.

A differenza dell’ultimo GP di Cina, quello del Giappone offre un format ‘normale’ con tre sessioni di prove libere prima della qualifica, dove i team dovranno e potranno studiare il giusto bilanciamento perché non è mai raro vedere qualcuno che sacrifica un settore per cercare di “primeggiare” in un altro che magari risulti più affine alle caratteristiche della propria vettura.

Dal punto di vista meccanico, invece, ci aspettiamo quasi uniformità da parte delle vetture. Suzuka è un circuito dove le sospensioni anteriori tendenzialmente devono essere abbastanza rigide per garantire precisione nelle curve veloci e nel tratto della chicane finale che permette di “aggredire” i cordoli. Sul fronte posteriore, invece, sarebbe lecito aspettarsi un assetto più morbido per migliorare la trazione in uscita dalle curve lente.

Gp Giappone 2025, Anteprima

GP Giappone 2025, anteprima: l’analisi della Pirelli

Pirelli porta in Giappone la gamma più dura delle gomme, introducendo per la prima volta in stagione il trio C1-C2-C3. La scelta deriva dal fatto che Suzuka è una delle piste più difficili del calendario.

Bisogna ricordare a tal riguardo che la mescola C1 è molto simile a quella del 2024, mentre la C2 e la C3 sono più morbide rispetto allo scorso anno e potrebbero risentirne maggiormente dell’usura. 

Una novità che potrebbe influire sul fronte gomme, come accennato, è il fatto che gran parte della pista è stata riasfaltata, dall’uscita dell’ultima chicane e per tutto il primo settore. Questo tratto mette a dura prova gli pneumatici e il fatto che tendenzialmente si potrebbero raggiungere tempi più veloci di quelli stimati proprio a causa del rifacimento stradale, fatto che potrebbe ulteriormente mettere alla prova le forze laterali trasmesse agli pneumatici. Questa caratteristica, comunque, sarà la colonna portante di tutto il circuito, perché le forze laterali e l’abrasione metteranno a dura prova gli pneumatici.

Dalla preview di Pirelli, il circuito di Suzuka è classificato tra i più intensi in merito a “Tyre stress” e “Lateral”, raggiungendo per entrambi un punteggio di 5 su 5, mentre per abrasione e grip raggiunge un punteggio di 4 su 5.

Dal punto di vista delle pressioni degli pneumatici, gli ingegneri Pirelli, rispetto allo scorso anno, hanno diminuito quelle anteriori che scendono di mezzo psi da (25 a 24,5) e il posteriore che aumenta della stessa quantità da 23 a 23,5.

Tuttavia, il dato delle pressioni potrebbe subire delle modifiche già dopo le Prove libere in quanto Pirelli si aspetta un miglioramento simulato di tempi sul giro di 1,5 secondi. Qualora le simulazioni riscontrate fossero ancora più veloci, come accaduto in Cina, Pirelli si riserva la possibilità di intervenire sulle pressioni delle gomme, presumibilmente aumentandole.

Gp Giappone 2025: i freni

Brembo classifica il circuito di Suzuka con severità di 1 su 5, il punteggio più basso in assoluto e con un tempo speso in frenata dell’11% sull’intero tempo del giro. Le curve più impegnative, secondo le simulazioni, sono curva 9, curva 11 e curva 16. Nello specifico, in curva 9 si passa da una velocità di 262 km/h ad una velocità di 132 km/h. 

In curva 11 si passa invece da una velocità iniziale di 261 km/h ad una velocità di 75 km/h. Infine, curva 16 rappresenta la frenata più impegnativa con un delta di oltre 200 km/h: si passa dai 303 km/h iniziali ai 103 km/h finali. La tabella che segue rende molto bene l’idea di quanto questo tracciato non sia eccessivamente rigido per il sistema frenante, tranne alcune curve.

GP Giappone 2025, Anteprima
Gp Giappone – Scarsa severità per l’impianto frenante

GP Giappone 2025, anteprima: gara e possibili strategie

A trionfare nel 2024 è stato Max Verstappen con Red Bull, seguito dal suo ex compagno di squadra Sergio Perez e dall’ex pilota Ferrari Carlos Sainz. Secondo i dati Pirelli, il primo stint è stato percorso equamente tra Medium e Soft. Tuttavia, la strategia di gara è stata influenzata da una bandiera rossa e la ripartenza dalla griglia ha mescolato le scelte strategiche, con una gara a due soste percorsa dalla maggioranza dei piloti.

Chi ha brillato sul fronte strategico è stato Charles Leclerc, che partito con gomme medie è passato alla Hard, effettuando un solo pit stop. Scattato in ottava posizione, ha terminato la gara in quarta posizione.

Per la gara di quest’anno, le strategie prevedono comunque una gara a due soste per l’indole di degrado gomme che ha il circuito di Suzuka. Il fronte gomme e strategie ai box può aiutare anche a recuperare posizioni, visto che Suzuka è uno dei circuiti più difficili in cui sorpassare e gli unici due punti di sopravanzamento sono curva 1 e 2 e la chicane di curva 16 e 17.

Tuttavia, non è assolutamente raro vedere Safety, VSC o bandiera rossa durante la gara, e questo potrebbe diversificare le strategie, specie in corso d’opera.

Lato gomme, ci aspettiamo che i team percorrano l’evento con mescola C1, la più dura dei compound, scegliendo di partire con gomma C2 o C3 a seconda delle simulazioni e dei responsi dei programmi di prove libere. 

Una variabile da tener conto a Suzuka è il meteo: questo fine settimana le previsioni non sembrano essere del tutto precise, con continui cambiamenti, ma per la gara di domenica non è attesa una gara sul bagnato. Le previsioni parlano di probabilità molto aleatorie di pioggia al mattino, lasciando spazio a un cielo nuvoloso. La giornata migliore del weekend dovrebbe essere venerdì, mentre sabato il cielo dovrebbe essere nuvoloso. Le temperature medie saranno tra 14° della domenica e i 16° di venerdì e sabato. Leggi qui il focus dedicato.

Gp Cina 2025, McLaren da sogno, ma Norris soffre: Piastri in pole, Lando solo terzo

GP Giappone 2025, anteprima: cambi al vertice e favoriti

L’argomento che crea tanti quesiti è lo swap tra Tsunoda in Red Bull e Lawson in VCarb. Il cambio voluto dai vertici Red Bull dovrà irrimediabilmente portare risultati, altrimenti, al cospetto di ‘super’ Max Verstappen, si potrebbe rischiare ancora una volta di decretare il “fallimento” dell’Academy Red Bull, che dopo Vettel e Verstappen non ha riproposto piloti degni di nota, pur non scartando signori piloti come Gasly e Albon, che sanno fare bene il proprio mestiere.

Lato pista, Tsunoda darà la dimensione di quanto la RB21 sia una vettura nata con alcune lacune e difficile da guidare se non nelle mani di Verstappen, che sta tenendo da solo a galla il team di Horner.

In Cina si è visto che anche la gestione gomme sta diventando un punto “quasi” debole, per cui ci aspettiamo una risposta laddove lo scorso anno proprio Red Bull fece l’ultima doppietta in quel di Suzuka.

Chi arriva nettamente da favorita è solo una: McLaren. Il team di Woking ha letteralmente dominato le prime due gare del calendario iridato e, se non fosse stato per la pioggia e qualche errore di troppo a Melbourne, avrebbero festeggiato agevolmente ben due doppiette nelle prime due gare.

Il ruolino di marcia dice che Piastri e Norris giungono in Giappone con una vittoria ciascuno, mentre l’inglese comanda la classifica mondiale piloti. Vedremo chi dei due riuscirà mentalmente a fare uno step in più rispetto al proprio compagno, visto che le prestazioni della vettura possono far ambire a puntare a una vittoria. Suzuka potrebbe definitivamente mettere in risalto la bontà del progetto tecnico del team di Andrea Stella e dare definitivamente il largo ad entrambe le classifiche mondiali.

Mercedes, invece, arriva a Suzuka forte del terzo posto in classifica iridata piloti per Russell e del secondo posto nella classifica iridata costruttori. Le frecce d’argento sono vetture solide che hanno dimostrato di essere a qualche decimo da McLaren e che, con qualche sviluppo, potrebbe ambire a compiere il ‘salto’ per contendere i titoli con le ‘papaya’.

Chiamato presumibilmente al riscatto è Andrea Kimi Antonelli, che dopo due prestazioni opache anche per danni alla vettura in Australia e Cina, è chiamato a rimanere in scia al compagno di squadra e dimostrarsi come il pilota di cui tutti parlano e hanno ammirato le gesta delle categorie “minori”.

Sembra scontato che Suzuka oggi rappresenta quasi un esame finale per Ferrari. La trasferta a Shanghai aveva permesso a Maranello di ottenere qualche punto, ma la squalifica ha sentenziato qualcosa di enorme: costruttori fermi a quota 17 punti, pari con Williams e lontani ben 61 punti da McLaren al primo posto, mentre nei piloti Hamilton è fermo a quota 9 e Leclerc a quota 8, rispettivamente in nona e decima posizione.

La Sprint in Cina regala qualche speranza sul progetto della vettura, che, al netto di eventuali problemi sospensivi o aerodinamici, ha dimostrato di avere del potenziale e anche Zak Brown, AD McLaren, teme il ‘ritorno della rossa’.

A Suzuka, la Ferrari potrebbe ritrovare competitività su un tracciato che ha tra i suoi punti di forza la precisione dell’anteriore, anche se bisogna comunque fare attenzione al discorso altezze di marcia, perché in Giappone è frequente avere problemi in tal senso dovuti anche alle scelte fatte sulla rigidità sospensiva.

Ultima menzione, tornando su Lawson: il pilota neozelandese messo “alla porta” da Horner e Marko vorrà riscattarsi con una Visa Cash App che ha dimostrato di avere ottime prestazioni e si candida ad essere la migliore del midfield. Vedremo se, paradossalmente, arriverà davanti a Tsunoda creando più di qualche perplessità e grattacapo a Red Bull.

Suzuka lo scorso anno ha decretato l’ultimo atto dell’impero Red Bull. Potrebbe fare altrettanto con McLaren oppure lanciarla definitivamente verso i titoli iridati? Nella mattinata italiana di domenica potremo avere delle risposte…


Crediti foto:  F1, McLaren F1, Pirelli Motorsport, Brembo

Nell’utilizzare questo scritto si ricordi di citare la fonte, l’autore e/o il titolare dei diritti sui materiali e l’indirizzo web da cui sono stati tratti. Grazie.

Tags: Analisi e TecnicaF1Gp Giappone 2025NewsSuzuka
Salvatore Marino

Salvatore Marino

Classe 1997 Gli unici pensieri costanti sono la Formula 1 e la SSC Napoli. Nel tempo libero cerco anche di lavorare

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