GP Bahrain 2025, anteprima – La quarta prova mondiale è già alle porte. Da Suzuka all’Arabia Saudita passando attraverso il Bahrain, il ‘triple header’ rischia di essere già più che una sentenza per le ambizioni mondiali dei top team e del midfield. Il Gran Premio del Bahrain si svolgerà dall’11 al 13 aprile sul Circuito Internazionale del Bahrain: qui il programma.
GP Bahrain 2025, anteprima: quali sono i tratti distintivi di Sakhir?
Il circuito del Bahrain, costruito nella capitale Manama in tempo per ospitare il primo Gran Premio a partire dal 2004, è presente ininterrottamente nel calendario di Formula 1 (tranne l’edizione 2011 per la primavera araba), e non ha subìto particolari modifiche nel layout. Il tracciato offre 15 curve, di cui 9 a destra e 6 a sinistra. Data la sua vicinanza al deserto, per limitare la presenza di sabbia sul circuito, l’asfalto è stato nel corso degli anni trattato con particolari materiali adesivi.
Dal 2004 al 2013 il Gran Premio è stato disputato in orario diurno, mentre invece dal 2014 viene disputato in notturna, sotto fari artificiali. Dal 2021 al 2024 è stata la prima prova stagionale del calendario mondiale di Formula 1, prima di lasciare di nuovo tale ‘onore’ a Melbourne nel 2025. Dal 2022 il Bahrain è “teatro” dei test pre-stagionali. Dal punto di vista del DRS, il tracciato di Sakhir ha tre zone di apertura dell’ala mobile, attivabili dai rispettivi punti di detection point. La prima zona DRS è tra curva 3 e 4, nel primo settore.
La seconda zona, invece, è fruibile tra curva 10 e curva 11, nel secondo settore. L’ultimo punto è sul rettilineo principale del traguardo fino a curva 1, dove nel 2023 è stata accorciata dalla FIA di circa 80 metri per la troppa facilità con cui avvenivano i sorpassi.
Dal punto di vista tecnico, il Bahrain non offre grandi spunti se non nel secondo settore. Da curva 4 (fine del primo T) a curva 13 (inizio terzo settore), il tracciato vede alcuni cambi di direzione veloci che potrebbero come sempre confermare la bontà dei progetti tecnici. Il primo è quello più veloce di tutti, mentre il terzo settore, invece, alterna un rettilineo antistante a quello principale con “due curve in una” medio-lente.
Consideriamo adesso i settori dal punto di vista tecnico, prendendo come riferimento un ipotetico giro veloce che assegna la pole position, curva per curva.
GP Bahrain 2025 – Settore 1
Dal rettilineo dei box non sono pochi i metri che ci separano da curva 1, sulla destra, per cui si arriva in pieno in ottava marcia con circa 330 km/h di media prima di frenare poco prima dei 100 metri rispetto alla curva, con particolare attenzione a non bloccare le ruote anteriori e tenere bene il punto del cordolo in ingresso per prepararci repentinamente al cambio di direzione con un sinistra-destra affrontando curva 2 quanto più possibile sul cordolo per uscire forti e curva 3 allo stesso modo.
Fondamentale in questi cambi di direzione avere un’ottima trazione, specie in uscita da curva 3 che ci proietta nella prima zona DRS dove ancora una volta si raggiunge una velocità di circa 300 km/h prima di approcciare, verso destra, curva 4. In questa curva non è raro vedere i piloti allargarsi quasi verso l’esterno del tracciato per avere un minore angolo di sterzo in approccio curva per poter sfruttare tutta la pista in uscita che ci conduce al termine del primo settore.
GP Bahrain 2025 – Settore 2
Al termine di curva 4 sono pochi i metri che ci separano da una serie veloce di brevi curve che rappresentano un piccolo ‘snake’ dove in successione affrontiamo curva 5, 6 e 7 percorrendole mediamente in sesta marcia. Molto importante l’approccio a curva 5, altrimenti si rischia di compromettere la traiettoria per tutta la sequenza e lasciare qualche decimo in pista.
Al termine di curva 7 si arriva leggermente in discesa verso il “tornantino” lento di curva 8, ancora sulla destra, percorso in terza/quarta marcia, e in uscita, come per tutto il tracciato, è importante avere un’ottima trazione della vettura per uscire molto forti e preparare il secondo tornantino: curva 9 e curva 10, questa volta entrambe sulla sinistra. Un tratto molto difficile perché si frena in combinato continuando la “discesa” intrapresa da curva 8, e la probabilità di bloccare le ruote anteriori è davvero elevata.
Uscire bene da curva 10 ci permetterà di avere una buona trazione prima di aprire il DRS sul rettilineo successivo che ci condurrà a curva 11, verso sinistra, molto tecnica perché si torna in salita e le forze laterali e i tempi di percorrenza sono davvero elevati.
La lunga percorrenza di curva 11, fatta quasi in pieno, ci conduce verso un cambio di direzione sulla destra per arrivare a curva 12, dove è importante stringersi in ingresso e allargarsi in uscita per prepararsi subito per il tratto di curva successivo che darà inizio al terzo settore.
GP Bahrain 2025 – Settore 3
In uscita dalla sequenza veloce di curva 11 e curva 12 si arriva al terzo settore approcciando curva 13, sulla destra, punto in cui è fondamentale avere una buona velocità minima in ingresso e un’ottima fase di uscita in accelerazione che ci conduce sul penultimo rettilineo, tornando in ottava marcia a quasi 300 km/h prima di allargarsi quanto più possibile per stringersi sulla destra in terza/quarta marcia percorrendo le ultime due curve: la 14 (la più complicata) e la 15 (qui bisogna solo leggermente “aggiustare” la vettura) sfruttando invece, in uscita, sulla sinistra, tutto il cordolo esterno, e approfittando nel medio-lento delle doti di trazione che ci condurranno sul rettilineo principale del traguardo, dove nel frattempo è possibile aprire per pochi metri il DRS prima della bandiera a scacchi, completando così le 15 curve e i 4 rettilinei, di cui 3 percorsi con DRS.
GP Bahrain 2025, anteprima tecnica: quali potrebbero essere i setup adatti al circuito?
Dal punto di vista del setup delle ali, il Bahrain viene considerato un circuito “atipico” per via delle caratteristiche ambientali, dove mediamente le temperature sono molto alte e per il fatto che solo il secondo settore è più tecnico.
In linea generale, in Bahrain l’asse della vettura più esposto è quello posteriore, specie per l’importanza della trazione in uscita da quasi tutte le curve, che mette sotto sforzo gli pneumatici. Vedremo se i team, per “proteggere” questa porzione, non tenderanno magari a spostare il bilanciamento su quello anteriore, poco sollecitato se non nel tratto del secondo settore, specie quello veloce.
In linea generale, il bilanciamento è da considerarsi a medio-basso carico aerodinamico per favorire elevate velocità nel primo e terzo settore, che offrono numerosi spunti di sorpasso.
Sotto questo aspetto, in Bahrain non è molto importante la ‘track position’ visto che, come detto, le opportunità di sopravanzare le altre vetture sono elevate. Il format classico con le tre prove libere darà molte indicazioni sulla messa a punto che effettueranno i team.
Dal punto di vista meccanico, è certo che le squadre tenderanno ad andare quanto più vicini possibile all’asfalto per sfruttare tutto l’effetto suolo di questa generazione di vetture e tenere quindi sospensioni rigide in grado di “sostenere” le vetture. Come per Suzuka, invece, ci aspettiamo un fronte posteriore più morbido per migliorare la trazione in uscita dalle curve.
GP Bahrain 2025, anteprima: analisi Pirelli e categoria freni Brembo
Pirelli, come in Giappone, porta in pista le tre mescole più dure della gamma, ovvero C1-C2-C3. Questo perché, secondo il gommista, il circuito del Bahrain è altamente abrasivo e le temperature giocheranno un ruolo diverso rispetto a quanto visto lo scorso fine settimana a Suzuka.
Rispetto alla gara del 2024, le pressioni minime di partenza sono state alzate con +1 psi sull’asse anteriore e +2 su quello posteriore, mentre rispetto ai test dello scorso febbraio sono aumentate di +0,5 psi su ciascun asse, con pressioni minime di 23 psi sull’anteriore e 21 sul posteriore.
Freni: Brembo classifica il circuito del Bahrain con una severità abbastanza alta di 4 su 5, con un tempo speso in frenata del 18% sull’intero giro. Basti pensare che solo curva 6 è quella più ‘soft’ per la severità dei freni: questo ben rende l’idea di quanto sia ostico questo circuito.
Le curve più impegnative, secondo le simulazioni, sono curva 1, curva 4 e curva 14. Nello specifico, in curva 1 si passa da una velocità iniziale stimata di 313 km/h a una velocità finale di 66 km/h. In curva 4 si passa da una velocità iniziale stimata di 305 km/h a una velocità finale di circa 123 km/h. Infine, in curva 14 si passa da una velocità iniziale stimata di circa 296 km/h a una velocità finale di circa 118 km/h.
La tabella che segue rende molto bene l’idea di quanto questo tracciato sia abbastanza esigente per il sistema frenante.
GP Bahrain 2025, anteprima: gara e possibili strategie
A trionfare nel 2024 è stato Max Verstappen con Red Bull, seguito dal suo ex compagno di squadra Sergio Perez.
Secondo lo scenario di Pirelli, è facile ipotizzare due pit stop, a causa del fatto che il circuito del Bahrain è conosciuto per portare degrado termico sull’asse posteriore. Questo tipo di degrado, secondo quanto esposto da Pirelli, “si genera quando viene esercitata una quantità di energia sul pneumatico tale da generare un calore capace di modificare i legami chimici del battistrada. In questo caso, la perdita di aderenza che ne consegue è irreversibile“.
Le strategie potrebbero però indicare una gara con partenza su C2 per poi effettuare una doppia sosta su C1-C1/C2. Dato che la gomma C2 è molto simile alla C3, rispetto allo scorso anno potrebbe tranquillamente diventare una gomma da gara, addirittura rendendo la sosta singola una possibilità concreta.
GP Bahrain 2025, anteprima: chi arriva da favorito
Secondo quanto visto dai test, McLaren sembra abbondantemente in lizza per la vittoria su questo tracciato. Le vetture papaya hanno vinto al momento 2 gare su 3, una con Norris e una con Piastri. Tra le curiosità, il team di Woking non ha mai vinto nel deserto del Sakhir, quindi vorrà assolutamente cogliere la prima vittoria in assoluto su questo circuito.
Verstappen viene invece da una grande fiducia dopo la vittoria arrivata a Suzuka, con una magia nel Q3 che gli è valsa quasi la vittoria partendo dalla prima posizione. Dai test sembrava che Red Bull non brillasse particolarmente nel primo settore, vedremo se la comprensione della vettura porterà il team di Milton Keynes a poter ambire alla vittoria.
Mercedes invece è stabilmente al secondo posto nella classifica costruttori e spera di poter confermare Russell e Antonelli in lotta con le McLaren, in attesa che alcuni aggiornamenti alla vettura possano permettere loro di vedersela anche per la vittoria.
Sembra una ripetizione, che tale non è, ma Ferrari è la vera osservata del weekend. Il Cavallino dovrebbe arrivare in Bahrain con alcuni aggiornamenti, specie in merito al fondo. Vedremo se questo almeno basterà per consentire a Leclerc ed Hamilton di avere una vettura più stabile sull’asse posteriore.
Portare degli aggiornamenti per confrontare la vettura dei test a quella attuale può essere davvero utile, specie se consideriamo che Leclerc ed Hamilton, ad esempio, facevano fatica in curva 4, in curva 8 e nel veloce tra le curve 11 fino a curva 13, dove si vedeva nei cambi di direzione del bottoming, dando forse i primi alert in merito alle altezze da terra.
Per lo spettacolo forse ci si augura che possa vincere una Mercedes o addirittura un exploit Ferrari. Sarà molto interessante vedere chi tra Norris, Piastri o Verstappen cercherà di indirizzare la lotta iridata piloti a proprio piacimento, mentre su quella costruttori McLaren è ben salda in vetta.
Crediti foto: Pirelli Motorsport, Brembo, McLaren F1
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