Gp Australia 2025, anteprima – Ci siamo: Venerdì 14 Marzo avranno luogo le prime FP1 e FP2 della stagione.
In attesa che il Circus accenda i motori, proviamo a dare qualche spunto tecnico in merito al primo evento stagionale.
Gp Australia 2025, anteprima: quali sono i tratti distintivi di Melbourne?
Dal 2021 il circuito di Melbourne ha subìto profonde modifiche, di cui quella più impattante èrappresentata dall’eliminazione della chicane alle curve 9-10. Tale modifica ha permesso di ottenere un lungo rettilineo di 1.3km, che è anche il più lungo del tracciato. Dal punto di vista del DRS, il tracciato dell’Albert Park si distingue per avere ben quattro zone di aperture DRS (solo Melbourne e Singapore detengono quattro zone DRS), con soli due punti di “detection point”.
Sino al 2021, Melbourne era visto come un tracciato da alto carico aerodinamico per via del suo alto numero di curve e pochi rettilinei. Tuttavia, dal 2022 in poi, le modifiche e l’arrivo delle vetture ad effetto suolo hanno dimostrato di poter osare e considerare Melbourne come un impianto da medio carico aerodinamico. Consideriamo adesso i settori dal punto di vista tecnico prendendo come riferimento un ipotetico giro veloce che assegna la pole position, curva per curva.
Gp Australia 2025, Melbourne: settore 1
Provenendo dal rettilineo del traguardo, il primo banco di prova è Curva 1. Si arriva in ottava marcia con ben oltre 300km/h di velocità, fino ad arrivare a staccare in quarta marcia verso destra. Per farlo al meglio, si necessita di un anteriore molto preciso in inserimento e una buona fase rotazionale della vettura per centrare al meglio Curva 2 e avere un’ottima tenuta.
Arrivati verso Curva 3 sempre in ottava marcia ci si imbatte in una delle frenate più impegnative del circuito fino a scalare in terza marcia. Anche in questo caso è superfluo sottolineare l’importanza di un anteriore molto preciso in fase di inserimento e un corpo vettura che segue al meglio l’uscita per prepararsi subito a Curva 4. È fondamentale effettuare al meglio curva 4 ed evitare episodi di sovrasterzo, un leggero “snap” sul cordolo in uscita sul lato destro potrebbe far perdere tempo prezioso prima di arrivare verso Curva 5, detta “Whiteford” – possibilmente da fare in pieno e in maniera abbastanza scorrevole – e poi Curva 6, in cui si arriva mediamente in settima marcia a circa 280km/h per scalare in sesta/quinta marcia in ingresso della piega, entrando nel secondo settore.
Gp Australia 2025, Melbourne: settore 2
Il secondo settore, invece, vede la presenza del tratto più veloce del circuito con la presenza del rettilineo di 1.3km menzionato in precedenza formatosi dopo l’eliminazione della chicane di curva 9-10. In uscita da curva 6 è fondamentale tenere la vettura e aprire l’acceleratore a pieno, sfruttando la zona DRS che consente alle monoposto di sfiorare i 330km/h. Specialmente in gara, il settore 2 resta quello più agevole per i sorpassi in pista.
Gp Australia 2025, Melbourne: settore 3
Verso la fine del lungo rettilineo di 1.3km, ci imbattiamo nella chicane veloce “sinistra-destra” di Curva 9-10. Sarà necessario scalare di una marcia prima di Curva 10, passando quindi dall’ottava alla settima. È necessario aggredire i cordoli percorrendo meno metri possibili per trovarci nella migliore condizione, specie in uscita dalla 10.
Nel tratto tra Curva 10 e Curva 11, altra zona DRS, la quarta e ultima del circuito. Anche in questo caso, si arriva verso Curva 11 (90°), a destra, in ottava marcia a circa 320km/h e si scala in quarta marcia intorno ai 150km/h.
Si arriva in sesta marcia verso Curva 12 a circa 200km/h, ancora verso destra, cercando di percorrerla in pieno tenendo il bordo dei cordoli. Attenzione a non perdere la vettura in trazione.
Ultimo banco di prova è la sequenza verso Curva 13-14, un sinistra-destra prima di immettersi sul rettilineo principale. L’arrivo verso Curva 13 avviene in sesta marcia intorno ai 250km/h fino a scalare in terza marcia intorno ai 120 km/h. In uscita dalla 13 è fondamentale andare sul piede del gas abbastanza presto facendo attenzione in fase di trazione senza cercare di compromettere il posteriore, in questo caso si potrebbe lasciare qualche decimo in pista.
Subito dopo è importante “lanciare” la vettura a destra verso curva 14, l’ultima, dove in questo caso si cerca di seguire il cordolo in ingresso prima di allargarsi. Attenzione però perché si potrebbe lottare con un leggero sottosterzo in entrata. Resta infine il rettilineo del traguardo, dove si passa subito in settima marcia a DRS aperto, completando così le 14 curve e i 4 rettilinei del circuito.

Gp Australia 2025, anteprima: quali potrebbero essere i setup adatti per Melbourne?
Dal punto di vista del setup delle ali, dicevamo di un circuito a medio/medio-alto carico aerodinamico, specie pensando al primo e al terzo settore, per cui ci aspettiamo di trovare un bilanciamento maggiore verso l’anteriore con un’ala più carica. Il bilanciamento del posteriore invece, potrebbe offrire spunti interessanti, da un lato per coprire carenze di “anteriori deboli” (vedi Ferrari SF-23) e dall’altro per equilibrare il secondo settore rispetto al primo e al terzo.
In ogni caso, nel secondo settore si potrà iniziare ad intravedere la bontà dei vari progetti in relazione alla resistenza all’avanzamento, meglio conosciuta come “drag”, che le vetture dimostreranno di avere.
Dal punto di vista meccanico, sarà interessante ossevare nelle Prove libere le modifiche che chiederanno i piloti in termini di rigidità di sospensioni. Normalmente i piloti prediligono una vettura con sospensioni più rigide e quindi un veicolo più vicino al suolo perché così l’auto risulta più reattiva agli input del driver, specie in inserimento e in frenata (più stabile), ma allo stesso tempo la vettura risulterà più imprevedibile, specie sui cordoli. È plausibile pensare che avere un comparto sospensivo anche eccessivamente rigido a Melbourne potrebbe risultare complicato visto che aggredire o seguire i cordoli potrebbe non risultare semplice, rischiando di lasciare ulteriori decimi in pista.
Ultima menzione, in merito ai freni: nel 2024 Brembo aveva catalogato il circuito di Melbourne con un punteggio di severità di 3 su 5. Anche se non vi sono state grosse modifiche al circuito, il costruttore ha abbassato il grado a 2 punti su 5. Scelta che probabilmente dipende dall’evoluzione che le vetture hanno avuto nell’ultimo anno di stabilità normativa.
Gp Australia 2025, anteprima: cosa possiamo aspettarci dalla gara?
Prendendo come riferimento la gara dello scorso anno, vinta da Carlos Sainz su Ferrari, è possibile trarre alcune conclusioni. Nel 2024 Pirelli aveva scelto di portare a Melbourne una gamma più soft di pneumatici rispetto al 2023, confermata anche per quest’anno (C3-C4-C5). Questo perché essendo un tracciato semi-cittadino, con temperature di aria tra i 18°-22° e asfalto tra i 33°-43°, gli pneumatici non vengono messi eccessivamente a dura prova in termini di degrado.
Dal punto di vista strategico, invece, sempre prendendo Sainz come riferimento, la gara si è svolta con due soste (M-H-H). Sui 58 giri percorsi, le fermate sono arrivate rispettivamente al giro 16 e al giro 42. Tuttavia, a Melbourne non sono stati rari dei casi strategici interessanti, visto che come tracciato cittadino è stato spesso oggetto di Safety Car o Virtual Safety Car, cambiando le gerarchie della gara (esempio: Vettel su Hamilton nel 2018).
Dal punto di vista meteorologico, almeno rispetto agli ultimi tre anni, si potrebbe assistere a Prove libere e qualifiche sull’asciutto, mentre per la gara le previsioni danno qualche percentuale di pioggia, movimentando non poco le scelte in termini di setup.

Gp Australia 2025, anteprima: Melbourne confermerà i rapporti di forza di fine 2024?
Dati i test svolti in Bahrain verso fine Febbraio e date le caratteristiche di Melbourne, è lecito aspettarsi che McLaren arriverà da assoluta favorita al primo appuntamento iridato. La squadra capitanata da Andrea Stella avrà voglia di ribadire la propria supremazia e aumentare il vantaggio rispetto ai competitors. Melbourne, inoltre, a differenza di quello che viene considerata, ovvero gara “atipica”, svelerà il reale valore di Ferrari e Red Bull, nonostante ribadiamo che si tratti solo della prima tappa di un campionato lungo ben 24 gare: qui il calendario completo.
La SF-25 ha sofferto di problemi di bilanciamento nei test in Bahrain e specie il terzo settore potrebbe essere indicativo per l’equilibrio della vettura tra anteriore e posteriore.

In merito ai “bibitari” e al campione del mondo Max Verstappen, Melbourne potrebbe indicare se i problemi del 2024 sono stati superati dalla RB21, apparsa in versione altalenante ai test e che sembrerebbe di soffrire ancora di alcuni assetti non ottimizzati, specie parlando di rigidezza della vettura in relazione all’assorbimento dei cordoli.
Gp Australia – Brevi curiosità storiche
Dal punto di vista storico, dal 1996 ad oggi sono state disputate 27 edizioni, di cui 24 come primo Gran Premio stagionale. In 13 occasioni chi ha vinto la gara a Melbourne si è laureato campione del mondo, con un rapporto quasi pari al 50% delle vittorie. Chiunque uscirà trionfatore da Melbourne, probabilmente farà gli scongiuri del caso…
Crediti foto: Formula 1, Scuderia Ferrari HP, McLaren F1