GP Arabia Saudita 2025, anteprima – Il triple header giunge al termine in questo fine settimana. Giappone, Bahrain e infine Arabia Saudita portano al termine le prime cinque gare del campionato. La “caccia” alla McLaren per la vittoria tornerà ad essere accesa. Il Gran Premio dell’Arabia Saudita si svolgerà dal 18 al 20 Aprile sul Jeddah Corniche Circuit: qui il programma.
GP Arabia Saudita 2025, anteprima: quali sono i tratti distintivi di Jeddah?
Il circuito di Jeddah, costruito nell’omonima città, è entrato nel calendario di Formula 1 nell’anno 2021. Data la recente introduzione, non è stata effettuata alcuna variazione al layout se non lievi modifiche in merito ad un miglioramento della visibilità dei piloti dovuta alle elevate velocità raggiunte, con una media stimata sul giro di oltre 250km/h, piazzandolo al secondo posto nel calendario in termini di velocità media, alle spalle solo del Circuito di Monza. Il tracciato offre in totale 27 curve, il più alto numero tra tutti i circuiti presenti in calendario, di cui 11 a destra e 16 a sinistra.
Dal punto di vista del DRS, il tracciato di Jeddah ha tre zone di apertura dell’ala mobile, attivabili dai rispettivi detection point. La prima zona DRS si trova nel secondo settore tra le curve 20 e 22. La seconda e terza zona DRS si trovano entrambe nel terzo settore, di cui una tra le curve 25 e 27 e l’altra sul rettilineo principale dei box.
Dal punto di vista tecnico, quello di Jeddah è un circuito fornito di curve medio-veloci, percorso in senso anti-orario. Il fatto di essere un tracciato semi-permanente, con un asfalto sostanzialmente nuovo e molto liscio, tende ad evidenziare un’evoluzione di pista alta, con un grip che aumenta notevolmente durante il weekend.
Consideriamo adesso i settori dal punto di vista tecnico, prendendo come riferimento un ipotetico giro veloce che assegna la pole position, curva per curva.

Jeddah, Arabia Saudita – Settore 1
Dal rettilineo dei box pochissimi metri ci separano dalle prime tre curve, un sinistra-destra molto insidioso in cui si arriva in ottava marcia ad oltre 320km/h per scalare in terza/quarta marcia. Non è stato assolutamente raro vedere in questa fase i piloti con un bloccaggio dell’anteriore sinistra mentre in fase di approccio. È importante aggredire i cordoli di curva 1 e curva 2 per avere tanta velocità in uscita per poter andare in accelerazione il prima possibile affrontando agilmente curva 3.
In uscita dal primissimo tratto ci ritroviamo intorno ai 250km/h per l’approccio delle “esse”, una serie di curve veloci in cui indovinare la sequenza corretta permetterà dai piloti i essere veloci e non sacrificare l’intero tratto. Si arriva nella “esse” approcciando sulla sinistra curva 4 e poi tratto di pieghe davvero veloci fino ad arrivare a curva 10. Al termine di curva 10 altra percorrenza veloce affrontando in rapidissima successione anche curva 11 e curva 12, dove ci immetteremo su un breve tratto rettilineo in cui termina il primo settore.
Jeddah, Arabia Saudita – Settore 2
Il rettilineo in uscita della 12 porta ad un curvone veloce, la 13, con un leggero banking da percorrere in pieno. Infatti vi si arriva in settima marcia a 300km/h cercando di stringersi verso l’interno per usare quanto meno angolo di sterzo possibile ed essere molto precisi perché in uscita si potrebbe perdere il posteriore.
Dalla curva 13 ci si immette ancora una volta in una serie di pieghe veloci, passando agevolmente in curva 14 per affrontare questa volta la destra-sinistra di curva 15 e curva 16, anche queste in quinta/sesta marcia cercando di marciare quanto più possibile verso il cordolo per non perdere molto tempo ed immetterci su un lungo rettilineo leggermente spezzato tra le curve 17 e 19 completamente a scorrimento veloce. Dopo questo tratto si potrà aprire il DRS tra curva 20 e 22 raggiungendo circa 320km/h per una prima opportunità di sorpasso.
Jeddah, Arabia Saudita – Settore 3
In fondo al rettilineo tortuoso ci si imbatte nel tratto caratteristico di Jeddah, una sinistra-destra davvero delicata a circa 240km/h che ci porterà nella sequenza veloce tra curva 22 e curva 24 che ci porta su un lunghissimo rettilineo a DRS aperto costeggiando curva 25 e curva 26 per prepararsi all’ultima piega del tracciato, la 27.
Una curva davvero insidiosa verso sinistra perché si arriva con pista larga e poi in percorrenza, al centro, tende a restringersi la pista col muro sulla destra: è molto facile perdere il posteriore per andare in trazione ed immettersi sul rettilineo finale che permette di aprire ancora una volta il DRS prima del traguardo, completando così le 27 curve e i tanti rettilinei della pista, di cui almeno tre davvero lunghi percorsi con DRS.

GP Arabia Saudita 2025, anteprima: quali potrebbero essere i setup adatti al circuito?
Dal punto di vista del setup delle ali, Jeddah viene considerato un circuito a medio-basso carico aerodinamico, dove mediamente, come in Bahrain, le temperature tendono ad essere alte: leggi le previsioni. Alcuni team potrebbero tendere ad essere leggermente più carichi di altri per percorrere al meglio il primo settore, quello più tecnico, col rischio di trovarsi poi svantaggiati nel secondo e terzo settore. A causa di quanto esposto, il circuito arabo potrebbe richiedere un bilanciamento volto a favorire le velocità massime e garantire qualsiasi opportunità di attacco o difesa in fase di sorpasso.
In linea generale, l’asse della vettura più “esposto” è quello anteriore, seppur combinando un buon asse posteriore, specie in uscita dai curvoni veloci a seguito di frenate impegnative in cui è necessaria un’ottima trazione prima di arrivare nei vari rettilinei. Come accennato, il primo settore è quello più sfidante, dove le forze laterali in gioco sono abbastanza elevate e in cui il carico aerodinamico nelle curve pieghe è davvero importante. Anche per quello di Jeddah la track position potrebbe contare relativamente, visto che le possibilità di sorpassare sono abbastanza elevate.
Dal punto meccanico, i team tenderanno ad andare con altezze di marcia quanto più vicine possibili all’asfalto che non soffre di particolari “bump”, adottando uno schema sospensivo rigido per favorire poi le alte velocità nelle curve veloci.

GP Arabia Saudita 2025, anteprima: analisi Pirelli e categoria freni Brembo
Pirelli va verso una scelta più soft di mescole rispetto a Bahrain e Suzuka portando a Jeddah il trio C3-C4-C5. La scelta è anche diversa paragonata allo scorso anno, quando in Arabia furono portate mescole C2-C3-C4. Secondo il gommista, nonostante ci si aspettino temperature più alte rispetto alle passate edizioni, l’obiettivo è quello di creare più opzioni strategiche per la gara con risultati potenzialmente più emozionanti e imprevedibili.
L’asfalto non è particolarmente abrasivo anche se le forze laterali esercitate sugli pneumatici non sono di poco conto, specie considerando il primo settore. L’unico pericolo secondo Pirelli è il graining che potrebbe verificarsi nelle prime sessioni di prove libere perché la pista è molto sporca, essendo raramente utilizzata per le gare automobilistiche.
Freni: Brembo classifica Jeddah con una severità abbastanza alta di 4 su 5, con un tempo non particolarmente alto speso in frenata: il 13% sull’intero giro. Solo curva 2 e curva 7 risultano quelle più soft in merito ai freni.
Le curve più impegnative, secondo le simulazioni, sono curva 1, curva 22 e curva 27. Nello specifico, in curva 1 si passa da una velocità iniziale stimata di 317km/h ad una velocità finale di 110km/h. In curva 22 si passa da una velocità iniziale stimata di 311km/h ad una velocità finale di circa 195km/h. In curva 27 si passa da una velocità iniziale stimata di 322km/h ad una velocità finale di circa 127km/h.
La tabella che segue rende molto bene l’idea di quanto questo tracciato sia molto esigente per il sistema frenante.

GP Arabia Saudita 2025, anteprima: gara e possibili strategie
Lo scorso anno la gara (era seconda prova del calendario mondiale 2024, ndr) è stata vinta da Max Verstappen con Red Bull. Dal punto di vista delle gomme, il GP si è svolo quasi con tutti i piloti con partenza su C3 (Media), passando poi alla C2 (Hard) per il secondo stint. Nella sua storia, dal 2021 in poi, Jeddah ha sempre offerto gare non entusiasmanti dal punto di vista strategico considerando che la gara ad una sosta è stata quella più preferita dai team.
Sarà molto interessante notare se con mescole più morbide non sarà necessaria una strategia a due soste o se quella ad una fermata potrebbe rimanere più conveniente. Come già ribadito molte volte, i compound Pirelli 2025 sono più morbidi se paragonati a quelli dello scorso anno. Quindi, se le temperature ambientali potrebbero risultare eccessivamente calde visto che è la prima volta che si corre in Aprile, i team potrebbero essere obbligati o comunque tenere in conto una strategia a due soste. Vedremo in base al degrado se qualcuno ipotizzerà un pit stop con M-H oppure una doppia con M-M-H o M-H-H.

GP Arabia Saudita 2025, anteprima: McLaren favorita ma attenzione agli outsider
Con tre vittorie nei primi quattro Gran Premi disputati, la McLaren è indubbiamente in vantaggio ed è la prima candidata a potersi contendere la vittoria. Nonostante Lando Norris sia al comando della classifica piloti, il suo compagno di squadra Oscar Piastri ha dimostrato una forma invidiabile con le vittorie in Cina e Bahrain ed è pronto a confermarsi in terra saudita.
La Mercedes non ha ancora trovato la vittoria in un GP o in una gara Sprint, ma Russell sta dimostrando di poter confermare la sua forza tecnica in pista e cercherà di fare il possibile per poter raggiungere il primo successo stagionale. Antonelli invece viene da un GP del Bahrain con molti alti e bassi e qualche piccolo errore che ne ha penalizzato la posizione finale. Tuttavia l’italiano ha la tecnica necessaria per poter risalire.
Lato Red Bull invece, la debacle nel deserto si Sakhir ha messo a nudo una vettura che con Verstappen aveva trovato la vittoria a Suzuka ma che ha seri problemi di continuità. Vedremo se già in Arabia o più avanti arriveranno dei correttivi che permetteranno all’olandese di poter lottare per il mondiale piloti. Tsunoda invece cercherà di confermare i progressi fatti dal punto di vista personale con la RB21, qualificata in Q3 con due driver per la prima volta in Bahrain e sempre sullo stesso circuito ha visto entrambi i suoi alfieri andare a punti.
Capitolo Ferrari: potrebbe sembrare un paradosso, ma il team di Maranello potrebbe avere qualche chance di vittoria nel Gran Premio. Il fondo portato in Bahrain, secondo Vasseur, è valso pochi centesimi di secondo, forse un decimo, ma ha migliorato le prestazioni della vettura nei tratti lenti e leggermente in trazione, punti che al momento sembrano note dolenti della SF-25. Il circuito di Jeddah invece sarà molto indicativo per una vettura che sembra a suo agio nelle curve medio-veloci e che al momento sembra sposarsi al meglio con le caratteristiche di Leclerc.
Crediti foto: Pirelli Motorsport, Brembo, F1
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