L’altro ieri Andretti ha annunciato l’apertura di una sede, in quel di Silverstone. Ma chi è Andretti? Ecco l’affascinante storia di questa famiglia nel motorsport.
Dopo aver scritto pagine di storia in Indycar, Indy NXT, Formula E, conquistando il campionato piloti con Jake Dennis nella stagione 2022 – 2023, IMSA ed Extreme E, il team di Indianapolis vuole entrare anche in F1, e magari provare a vincere un mondiale che aveva già conquistato Mario Andretti nel 1978, il capostipite di questa famiglia di automobilisti.
Andretti: la F1 nel destino
Il nome Andretti non è nuovo in Formula 1. Nel 1969 il pilota italo-americano debutta nella categoria regina e correrà per importanti team come Ferrari, Alfa Romeo, Williams e Lotus, monoposto che gli ha permesso di vincere un titolo iridato (1978).
In totale ha partecipato a 131 Gran Premi conquistando 12 vittorie. Ha poi vinto le due grandi 500 miglia. Quella di Indianapolis, nel 1969, e Daytona, nel 1967. Solo la vittoria a Le Mans gli è mancata.
La storia affascinante di questa famiglia italo-americana continua con il figlio di Mario, Micheal, il quale dopo, aver conquistato tante vittorie nella categoria CART e un titolo nel 1991, ottiene da Ron Dennis un contratto per correre con McLaren nel 1993.
Non fu una stagione positiva per Micheal, che infatti ottenne solo un podio. A seguito di numerosi ritiri per problemi tecnici e per incidenti di pista, il team di Woking preferì non rinnovargli il contratto e virare sul pilota finlandese Mika Hakkinen. Mai scelta fu più indovinata.
Senza dimenticare Jeff Andretti e John Andretti, anche loro piloti automobilistici. La famiglia italoamericana è stata la prima ad avere 4 parenti (Mario, Micheal, John e Jeff) a gareggiare nella medesima categoria (CART).
Chissà, quindi, se in futuro riusciranno a scrivere pagine di storia del motorsport anche come team nella massima serie automobilistica. Prima devono ancora superare un grande ostacolo, ossia ottenere il permesso da Liberty Media per entrare a far parte del campionato mondiale di F1.
Con la “mossa Silverstone” questa prospettiva sembra essere più concreta. Gli amanti del motorsport incrociano le dita.
Crediti foto: F1, Andretti