Michael Andretti non demorde. Dopo la bocciatura della FOM alla candidatura che aveva superato la tagliola giuridica della FIA, il gruppo americano ha rilanciato aprendo una nuova sede a Silverstone che affianca le due già operative negli Stati Uniti (una in Indiana e l’altra presso il GM Tech Center in North Carolina).
Una mossa per portare il team nella “Silicon valley” della F1, un atto di forza da mostrare ai team che in quell’area florida hanno basi, competenze e radici profonde.
Quando il gruppo guidato da patron Michael ha annunciato l’inaugurazione del nuovo polo inglese qualcuno ha pensato che si trattasse di una manovra di facciata: poca sostanza e più “vetrina” per dare un segnale tangibile della voglia di procedere nonostante gli impedimenti.
Così non è. Andretti, con Cadillac ben presente ad accompagnare l’avventura, ha aperto a una massiccia campagna di reclutamento di personale lanciata su Linkedin, arena virtuale che connette aziende e lavoratori specializzati.
Nell’annuncio pubblicato dal team si nota che diverse sono le figure messe nel mirino dall’equipe guidata dall’ex pilota. Si va dai responsabili dello sviluppo aerodinamico agli esperti dell’elettronica. Ma non solo: l’azienda intende assumere ingegneri di sviluppo applicativo, di controllo, del software.
Ancora, aerodinamici, telaisti, gestionali. Decine e decine di figure professionali che servono per creare una compagine pronta a vincere le sfide che la Formula Uno impone. Un segnale chiarissimo quello mandato dal gruppo Andretti che non intende mollare sul più bello.
Crediti foto: Andretti
