Andrea Kimi Antonelli prenderà parte alla stagione di Formula 1 2025, subentrando a Lewis Hamilton che, come noto, è dal primo gennaio un pilota Ferrari. Kimi Antonelli arriva in Formula 1 da giovanissimo essendo classe 2003 e lo fa dopo aver corso in Formula 4, Formula Regional e Formula 2 e saltando la Formula 3 grazie al suo talento straordinario che lo ha portato già l’anno successivo alla classe massima del motorsport su quattro ruote.
Il giovane bolognese entra nella Mercedes Junior Academy nel 2018 sotto lo sguardo attento di Toto Wolff che, insieme alla famiglia del pilota, ha seguito ogni passo della crescita di un professionista che ha letteralmente bruciato le tappe.
In vista del campionato di F1 2024, per evitare che l’italiano arrivasse impreparato, la Mercedes ha impostato un un programma che gli ha permesso di incamerare novemila ore di test in pista, guidando vetture degli anni precedenti (2021, 2022 e 2023). Per non parlare del lavoro svolto al simulatore dove ha potuto “assaggiare” tutti i circuiti del calendario 2025.
In ottemperanza al regolamento della Formula 1, la Mercedes ha potuto far provare ad Antonelli la W15 in due sessioni ufficiali, a Monza e in Messico. La prima volta in luogo di George Russell, la seconda al posto di Lewis Hamilton.

Nelle Free Practice 1 del Gp d’Italia, di fatto, abbiamo assistito al suo debutto da fresco diciottenne (compie gli anni il 25 agosto, ndr). Una sessione nella quale, a causa della limitata esperienza e per via di un po’ di pressione dovuta al weekend di casa, è uscito di pista andando a sbattere contro i guard rail alla Curva Alboreto (già Parabolica) dopo pochi minuti, interrompendo così bruscamente un esordio tanto atteso e forse troppo carico di aspettative.
Lo stesso Toto Wolff, parlandone nelle settimane successive, aveva sottolineato che forse Monza non era la location più idonea per via del carico pressorio che, come verificatosi fatalmente, insisteva sul ragazzo. Dopo il Gran Premio d’Italia ci sono state numerose reazioni, non sempre blande, riguardo all’annuncio come titolare al fianco di George Russell per il 2025.
L’episodio monzese ha certamente inciso su giudizi che sono apparsi comunque eccessivi e troppo umorali. Da ciò emerge la necessità di proteggere un talento puro che non può rischiare di essere sprecato tenendo l’asticella delle attese pericolosamente elevata.
Mercedes: Andrea Kimi Antonelli protegge l’investimento
In molti si chiedevano se il driver fosse quindi già all’altezza di competere nella massima serie automobilistica. Toto Wolff, come emerso da dichiarazioni raccolte da Motorsport, è subito intervenuto per calmare le acque e per gettare materiale estinguente sul fuoco di polemiche che rischiavano di superare il livello di guardia. E della decenza.
“Se ci si aspetta che sia in pole a Melbourne – ha arringato il team principal e co-proprietario della Stella a Tre Punte – e che vinca la gara o che sia subito in lizza per il Mondiale, allora il rischio è alto perché non succederà. Ma se si considera che il ragazzo ha 18 anni, ha molto talento, e che deve prima crescere e che commetterà errori, allora il rischio è limitato”.
Le dichiarazioni del manager sono state confermate nel concetto anche in una nostra intervista con Luca Baldisserri che ha sottolineato, intervenendo ad una puntata di CriticaLive, come Andrea Kimi possa essere il futuro della Mercedes.
La franchigia anglotedesca ha investito ingenti somme di danaro e molto tempo per farlo crescere e ulteriori sforzi farà per sgrezzare un diamante che ha lasciato intravedere potenzialità da “top player”, per usare un’espressione di stampo calcistico.
Presto Antonelli sarà un top driver, è questo ciò che si augurano in Mercedes e che speriamo anche noi osservatori italiani. Ma, al contempo, è fondamentale che il talento felsineo vada protetto e depressurizzato per non limitarne la curva di crescita.
Il 2025, quindi, deve essere una stagione di apprendistato e di certo non bisogna commettere l’errore di ritenere a tutti gli effetti Antonelli il sostituto di Lewis Hamilton che ha un bagaglio di sette titoli iridati, 104 pole position, 105 vittorie e oltre 200 podi. Si lasci libero Andrea Kimi di commettere i suoi fisiologici errori, solo così potrà dispiegare le ali.
Crediti foto: Andrea Kimi Antonelli