La vita di Andrea Kimi Antonelli, in poco più di un anno, è passata dall’esser nota ai fan ed appassionati di nicchia delle categorie propedeutiche del motorsport, fino alla ribalta totale del grande pubblico della Formula 1.
Un anno e mezzo fa, il mondo della F1 veniva scosso dal trasferimento del secolo. Dopo anni di successi il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton lasciava la Mercedes per la Ferrari.
La scuderia della casa della Stella a Tre Punte, si è ritrovata così un sedile vuoto per il 2025. Oltre all’appena licenziato, l’ex ferrarista Carlos Sainz, non c’è molto sul mercato piloti, e a Brackley ci si domanda chi potrebbe mai prendere il posto di un sette volte campione del mondo.
Il team principal Toto Wolff sceglie la soluzione interna: l’appena maggiorenne Andrea Kimi Antonelli, con un solo anno in F2, sarà il pilota che affiancherà George Russell a partire dal 2025.
I primi 6 mesi di Andrea Kimi Antonelli in F1: pista, scuola e mass-media
Di Antonelli se ne parlava bene fin dai tempi dei kart e la curiosità di vederlo in F1, con un top team come quello della Mercedes, in Italia e nel mondo, cresceva sempre più. Ancor prima del debutto al Gran Premio d’Australia, le immagini del suo conseguimento della patente di guida hanno fatto il giro dei social.
Con l’esordio a Melbourne, con un 4° posto, il tam-tam mediatico si fa sempre più sentire. Iniziano le prime interviste da parte di media italiani e stranieri, non solo al talentino bolognese, ma anche alla sua sfera familiare, suo padre Marco Antonelli, personaggio già esperto nel campo del motorsport, e soprattutto alla madre Veronica.
Se questo potrebbe definirsi un modo ragionevole di stare sotto i riflettori, la Mercedes, su spinta dallo sponsor WhatsApp, rincara la dose, rilasciando su Netflix, il documentario “The Seat”, che narra la vicenda del suo approdo alla scuderia di Brackley.
Antonelli, avendo solo 18 anni, oltre alle attività in giro per il mondo con il Circus, si concentra anche nella sua attività scolastica. Su TikTok, spuntano come funghi numerosi video dove appare insieme ai suoi compagni di classe, sia all’interno della scuola e sia fuori. Hanno fatto molto discutere le immagini dell’arrivo di Andrea Kimi a scuola, a bordo della sua Mercedes di grossa cilindrata.
Con il Gran Premio di Imola, la pressione mediatica si è fatta sempre più pesante. Giornalisti attendono fuori dall’istituto che frequenta per intervistarlo. Oltre al pilota, hanno modo di interrogare i suoi compagni, professori e il preside.

Il podio di Montreal e l’esame di maturità
Allo scorso Gran Premio del Canada, a Montreal, Antonelli agguanta il suo miglior risultato stagionale, un 3° posto che gli vale il primo podio in carriera, nonché il primo da parte di un italiano da oltre 15 anni.
Mentre alcuni dei suoi colleghi piloti, erano presenti alla premiere mondiale del film “F1”, Antonelli ha dovuto prendere un aereo per l’Italia, visto che doveva sostenere l’esame di maturità. Così come capitato in occasione del Gran Premio dell’Emilia Romagna, giornalisti si sono appostati fuori dall’istituto frequentato dal diciottenne, in attesa della sua uscita dopo aver concluso la prima prova scritta.
Tutte domande banali dal “hai provato una particolare emozione?”, emozione per un ragazzo che poco meno di 72 ore prima era sul podio di un Gran Premio di F1, al ‘’che traccia hai scelto?”. Probabilmente, si saranno appostati anche stamattina, visto che è il giorno della seconda prova. Il tutto finirà poi nel giorno in cui Antonelli sosterrà l’esame finale, quello orale.
La vita di Antonelli come un reality show
In poco più di 6 mesi, la vita di Andrea Kimi Antonelli è stata stravolta. Messa sotto i riflettori, con un tatto non propriamente dei migliori, da parte di tutti, dalla Mercedes prima e dai media poi. Come se non bastasse già la pressione che ti mette uno sport come quello della F1, dove i risultati contano per davvero.
Abbiamo saputo tutto di lui, anche quello che non era strettamente necessario sapere. Un vero e proprio “The Truman Show”, dove i media seguono per filo e per segno, qualsiasi cosa faccia Antonelli ed il pubblico non ne può far a meno. Antonelli ci ha anche messo del suo, ma rimane pur sempre un ragazzo di 18 anni, inesperto alla vita mediatica, che sta affrontando un periodo personale stressante che lo ha visto prima in giro per il mondo e poi tra i banchi di scuola.
I media dovrebbero imparare a gestire meglio la vita delle persone e dei giovani soprattutto. Antonelli è maggiorenne ma non è ancora un adulto, è un giovane che va trattato come tale. I riflettori fuori dalla pista, spegniamoli. Facciamolo vivere la sua spensieratezza, mentre aspettiamo di vederlo di nuovo sul podio, ma questa volta, sul gradino più alto.
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