Andrea Kimi Antonelli arriva a Monza in un weekend dal sapore speciale. Dodici mesi fa, proprio qui, era stato annunciato come futuro pilota Mercedes. Oggi, invece, si presenta al Gran Premio d’Italia da protagonista, dopo una stagione vissuta tra alti e bassi e con la consapevolezza di avere ancora molto da imparare.
“È un weekend molto speciale”, ha spiegato il giovane talento bolognese . “Le macchine si stanno avvicinando sempre di più, ma già lo scorso anno la nostra vettura era competitiva qui. Si sta confermando una tendenza: dove eravamo forti nel 2024, lo siamo anche oggi”.
La prima stagione in Formula 1 non è stata semplice. Momenti positivi si sono alternati ad errori di gioventù, ma Antonelli ha sempre mostrato lucidità nell’analisi e la volontà di crescere. “Le cose non sono andate benissimo – ha ammesso – ma cerco di concentrarmi su me stesso, aiutare il team e curare ogni dettaglio”.

La lezione di Imola
Uno degli snodi della sua annata è stato il Gran Premio di Imola, il suo primo appuntamento di casa. In quella circostanza la pressione eccessiva e gli impegni mediatici lo hanno condizionato. “Quando ho detto che sarei arrivato più preparato, mi riferivo proprio a quell’esperienza“, ha spiegato. “Era il mio primo GP in Italia e c’era tantissimo movimento intorno a me. Non ho gestito bene le energie e in macchina non ero al 100% della concentrazione. La lezione principale è che devo imparare a distribuire meglio le forze durante tutto il weekend”.
Il confronto con Leclerc e la voglia di riscatto
Dopo il buon passo mostrato nell’ultima gara, un contatto con Charles Leclerc ha rovinato una prestazione che stava prendendo la direzione giusta. Antonelli non si è nascosto per la sua topica: “In gara avevo un buon ritmo, il passo era forte. Poi c’è stato quel contatto, non ideale. In quel momento mi è sembrata l’unica occasione per tentare, ma l’errore è stato mio. Ho parlato direttamente con Charles per scusarmi”.
Un gesto che racconta la maturità di un pilota ancora giovanissimo, ma già consapevole delle responsabilità che porta addosso. E proprio da quell’episodio Antonelli vuole ripartire: “È bello avere subito una gara ravvicinata. Così posso portare dentro le sensazioni positive, perché il passo c’era e questo mi dà fiducia”.

Monza, insomma, rappresenta per Antonelli non solo un ritorno alle origini del suo percorso in Mercedes, ma anche un nuovo punto di partenza. Un banco di prova per trasformare la fiducia in risultati concreti, in un contesto che più di ogni altro sa esaltare le emozioni di un giovane pilota italiano.
Il presente lo vede impegnato a limare errori, a migliorare la gestione dell’energia mentale e a costruire solidità. Il futuro, invece, appare sempre più luminoso: Monza potrebbe essere la pista in cui Andrea Kimi Antonelli dimostrerà che il talento, con il tempo, diventa sostanza.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, F1.com
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