Nella serata di ieri è stata annunciata la docuserie “The Seat”, che racconterà la storia di Andrea Kimi Antonelli e della sua veloce scalata all’interno della scuderia anglo-tedesca. Un primo trailer sarà disponibile da lunedì alle ore 15:00 (ora italiana) sul canale YouTube di WhatsApp, mentre la distribuzione sulla piattaforma Netflix inizierà da lunedì 5 maggio.
“The Seat” si concentra sulla decisione storica di promuovere Antonelli, a soli 18 anni, come pilota titolare di Formula 1, rendendolo il terzo pilota più giovane nella storia di questo sport.
Il documentario offrirà uno sguardo esclusivo sui momenti chiave che hanno portato a questa scelta, mostrando conversazioni private e chiamate WhatsApp tra Antonelli, il team Mercedes e il team principal Toto Wolff, che hanno segnato il suo percorso verso la nomina.
Sarà inoltre evidenziato il lato umano del pilota bolognese: il supporto della sua famiglia, la passione per le corse coltivata fin dall’infanzia e momenti inediti, come la celebre videochiamata in cui Toto Wolff gli comunica la promozione, già parzialmente mostrata nella serie Netflix Drive to Survive.

L’importanza del documentario Netflix per Andrea Kimi Antonelli
Il documentario non si limita a celebrare il talento di Andrea Kimi Antonelli, ma sottolinea anche l’importanza della sua rapidissima ascesa: da pilota di F2 a titolare Mercedes in meno di due anni, un percorso straordinario per un teenager.
La narrazione si concentra non solo sulla carriera del giovane talento bolognese, ma anche sul significato della sua promozione in un team storico come Mercedes, in un momento di transizione successivo all’addio di Lewis Hamilton.
Il documentario su Antonelli potrebbe seguire il successo di altre produzioni Netflix legate alla Formula 1, come Drive to Survive e la serie sulla F1 Academy.
“The Seat” promette di essere un ritratto intimo e avvincente di Kimi Antonelli, mostrando il dietro le quinte della sua ascesa e il peso delle aspettative che porta con sé come nuova stella della Formula 1.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team