La stagione 2025 della Formula 1 segnerà il debutto ufficiale di Jack Doohan con Alpine dopo l’antipasto dell’ultimo GP di Abu Dhabi in cui ha sostituito Esteban Ocon, licenziato in anticipo da Flavio Briatore. Le speculazioni sul suo futuro sono già iniziate, complice l’arrivo di Franco Colapinto come pilota di riserva. Oliver Oakes, team principal della scuderia francese, ha voluto chiarire la posizione del giovane australiano, sottolineando che avrà “una giusta opportunità” per dimostrare il proprio valore.
Ad Abu Dhabi, Doohan non ha impressionato, chiudendo la gara al 15° posto. Preziosa esperienza accumulata in vista della sua prima stagione completa, ma di certo non un debutto che ha fatto gridare al miracolo. Ma le attenuanti a sua discolpa sono tante visto che non è affatto semplice subentrare in corsa e per giunta all’ultima gara con un preavviso relativamente breve.

Alpine F1 – L’arrivo di Colapinto e la pressione su Doohan
Recentemente, Alpine ha annunciato un nuovo gruppo di piloti per i test e le riserve del 2025, includendo Paul Aron, Ryo Hirakawa e Franco Colapinto. Quest’ultimo, reduce da un’esperienza con Williams nel 2024, ha firmato un contratto pluriennale con il team, alimentando ipotesi su un’eventuale sostituzione di Doohan in caso di prestazioni non all’altezza.
Oakes, tuttavia, ha respinto questa narrativa, spiegando che l’ingaggio dell’argentino rappresenta semplicemente un’opzione aggiuntiva per il futuro: “Non si tratta di mettere pressione su Jack, ma di dare alla squadra delle possibilità a lungo termine. In F1 è essenziale avere sempre i migliori piloti a disposizione”.
L’impatto dell’esperienza di Abu Dhabi e le prospettive per il 2025
Secondo il team principal, il debutto anticipato di Doohan nel 2024 rappresenta un vantaggio per il suo percorso: “Ora sa cosa aspettarsi e il GP d’Australia, che sarà la sua gara di casa, sarà meno emotivamente travolgente”, ha spiegato ai canali ufficiali della Formula 1. Oakes ha anche difeso la scelta di schierarlo anzitempo al posto di Ocon, affermando che fosse la decisione più logica per la squadra e per lo stesso Doohan.
Sul fronte Colapinto, Oakes ha riconosciuto che l’argentino ha vissuto una fase finale complicata con Williams, tra incidenti e ritiri, ma ha comunque impressionato il team: “Probabilmente ha cercato di spingere troppo per mettersi in mostra, ma la sua velocità è innegabile. Avere giovani talenti come lui e Paul Aron ci garantisce opzioni per il futuro”.

Alpine F1 guarda oltre il 2025
La scuderia di Enstone sta già pensando al lungo termine, con gli occhi puntati sul 2026 e oltre. “In F1 è difficile prevedere cosa accadrà, ma avere un parco piloti solido garantisce stabilità e competitività”, ha concluso Oakes. Per Doohan, dunque, il 2025 sarà un anno cruciale per consolidare la sua posizione in Alpine.
Le parole del dirigente, in ogni caso, cozzano con quelle di Flavio Briatore che spesso ha rimarcato l’idea che l’australiano sia sostanzialmente sotto esame. Ancora, pare certa la presenza di una “clausola di prova” che prevede che le riserve vengano sciolte dopo cinque gare, un lasso breve nel quale il figlio del campione delle due ruote Mick deve dimostrare di essere all’altezza del compito affidatogli. Certo che lavorare con una tale spada di Damocle a pendere sul collo non deve essere la cosa più semplice del mondo.
Crediti foto: Alpine F1, F2