Alonso, Sainz, Ricciardo, Mr. X e le sliding doors Red Bull

In un ipotetico addio a fine stagione di Max Verstappen quali sono le opzioni percorribili per la Red Bull? Scopriamole, tra voci di corridoio e suggestioni più o meno campate in aria

Motori spenti – almeno per quanto riguarda la F1 – e congetture che proliferano. Lanciamoci in un po’ di fantamercato e immaginiamo che Max Verstappen, preoccupato dagli effetti di lungo periodo che l’Horner-Gate può avere, decida veramente di salutare la ciurma e farsi quella cinquantina di chilometri che dividono il quartier generale della Red Bull da quello della Mercedes. Milton Keynes – Brackley sola andata.

Il contraccolpo per i “bibitari” sarebbe bello tosto da incassare ma, nonostante ciò, diverrebbe necessario rispondere con solerzia al mutato scenario. Con quali piloti? Ammettiamo che il passaggio si consumi già nel 2025 e che i vertici della squadra, per non perdere tutti i punti di riferimento, decidano di confermare un miracolato Sergio Perez, quali opzioni potrebbero attivare? Bella patata bollente.

Max Verstappen, l'impassibile
Max Verstappen, l’impassibile

Red Bull, il post Verstappen: da Carlos Sainz a Fernando Alonso 

Quello di Carlos Sainz, quasi per un automatismo logico, è il primo nome che viene in mente. Un pilota che dal grembo fertile della Red Bull è nato e che potrebbe tornarci dopo anni in cui la sua cifra tecnica è cresciuta di pari passo con l’esperienza acquisita. Certo, non parliamo di un campione del mondo (a meno che non si laurei tale in questo 2024. Prospettiva alquanto improbabile…), ma si tratta di un professionista solido che non ha sfigurato nel confronto diretto con un fuoriclasse come Charles Leclerc. Pesanti galloni. 

Molto più stuzzicante sarebbe il nome che porta a un altro spagnolo, quel Fernando Alonso che un titolo l’ha vinto (anzi due) e che sta spasmodicamente cercando la possibilità di arrivare alla terza corona che sfugge dal lontanissimo 2006. L’asturiano ha sul piatto quattro scelte: il ritiro (difficile), la permanenza in Aston Martin (possibile, ma non in cima ai suoi pensieri), la Mercedes e, appunto, la Red Bull. 

Se per il 2026 la scuderia anglo-austriaca può apparire meno appetibile a causa dell’incognita motori e delle nuove regole che potrebbero azzerare gli attuali vantaggi, più intrigante è la prospettiva che si concretizzerebbe nel poter guidare la RB21 che potrebbe ancora godere di un certo margine di sicurezza stante il congelamento regolamentare definito fino alla fine del 2025. 

Alonso, se solo annusasse la possibilità di entrare in Red Bull l’anno prossimo con Perez compagno di squadra (non di certo un fenomeno), farebbe i salti carpiati per far concretizzare il passaggio. Probabilmente li farebbe anche per sedersi accanto a Verstappen, ma questo è un altro scenario. E non è per nulla utopico. 

Fernando Alonso, Aston Martin F1

Post Verstappen: le opzioni “meno nobili”

Le due sopra presentate sono le opzioni più accattivanti, poi ci sono quelle meno roboanti. Una di queste porterebbe a Daniel Ricciardo. A patto che l’italo-australiano si dia una svegliata perché il debutto in questo 2024 è stato davvero modesto. L’alibi dell’infortunio e dei mesi di stop non regge più. Continuando su questa china, l’ex McLaren rischia addirittura il posto in Visa Cash App. Figuriamoci se può avere un futuro a Milton Keynes…  

Accantonata la prospettiva Ricciardo, salvo clamorose riprese, c’è un altro ex Red Bull che stuzzica la fantasia dei dirigenti: Alex Albon. Il driver tailandese era uscito piuttosto malconcio della tenzone interna con Max Verstappen ma si è saputo rigenerare e ora è uno dei piloti più consistenti in relazione al mezzo meccanico che ha a disposizione. 

Dopo anni di gavetta in Williams, Albon spera di fare il grande salto. Nella prima esperienza era probabilmente troppo acerbo. Oggi non lo è più e di certo meriterebbe almeno di essere preso in considerazione. Anche se, il discorso è sempre lo stesso, sarebbe un azzardo enorme introdurlo come sostituto del pilota più forte degli ultimi tempi.

Alex Albon – Williams Racing

Restano altre opzioni. I due della McLaren, nonostante contratti più lunghi, potrebbero liberarsi a fronte di un bel pacco di soldi. Così come George Russell che potrebbe avere una clausola rescissoria simile a quella che ha permesso a Lewis Hamilton di abbracciare il rosso Ferrari. 

Chiaramente, finora, sono state contemplate soluzioni che riconducono ai piloti attualmente presenti in griglia. Potrebbero esservi ulteriori piste da battere che conducono a figure meno note o quanto meno meno immaginabili. Scenari realizzabili sono se Verstappen decide veramente di dire addio. Ma alla fine, si sa, Max resta dov’è e questo articolo si autodistruggerà. Non un problema, è stato divertente scriverlo.  


Crediti foto: Williams Racing, Aston Martin, Oracle Red Bull Racing

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