Dopo il debutto in Formula 1 con la Minardi nel 2001, Fernando Alonso ha rapidamente raggiunto il successo con la Renault, vincendo due campionati consecutivi nelle stagioni 2005 e 2006. Quando però passò alla McLaren, nel 2007, nacquero tensioni interne al team che portarono alla sua uscita alla fine dell’anno. Così, il due volte campione del mondo tornò alla Renault nel 2008, pur essendo stato vicino a un accordo con la Red Bull.
Durante un’apparizione nel podcast “Beyond The Grid”, Alonso è stato interrogato sui suoi eventuali rimpianti per non aver fatto quel passo, specialmente considerando che, nei cinque anni successivi con la Ferrari, dal 2010 al 2014, si è trovato a perdere più volte il titolo mondiale contro Sebastian Vettel.
“Non ci ho mai pensato troppo. Né allora né ora”, ha detto Alonso. “Non rimpiango mai nulla. So che alcune decisioni in Formula 1 possono influire notevolmente su ciò che raggiungi o meno. Ma penso che, quando prendi una decisione, lo fai con il massimo impegno e convinzione che sia la scelta migliore. Nessuno ha la sfera di cristallo per sapere cosa succederà“.

Alonso ha spiegato che nel 2008 c’era stato un momento in cui avrebbe potuto unirsi alla Red Bull, dopo aver lasciato la McLaren nel 2007. “Alla fine di quella stagione, ebbi diverse possibilità. Incontrai Adrian [Newey] e Christian [Horner] all’aeroporto di Heathrow per un colloquio. E poi, nel 2008, ci fu un’occasione in cui fui molto vicina”.
“Ricordo perfettamente, eravamo in un parcheggio dell’aeroporto di Spa, in cima alla collina, seduti sui sedili posteriori della macchina a parlare della possibilità. Ero molto vicino alla Ferrari e, se non fosse stato per il 2009, lo sarebbe stato certamente per il 2010. A quel punto scelsero Sebastian, che era in BMW, dove faceva qualche venerdì e alcuni test”.
Alonso ha ammesso che prevedere se un trasferimento in un altro team sia la scelta giusta è difficile, poiché al tempo la Red Bull non aveva ancora raggiunto il successo di oggi. “È facile dirlo adesso, ma nel 2008 la Red Bull aveva un solo podio di David Coulthard a Monaco, ed era solo un’azienda di bevande energetiche”, ha spiegato. “Era una grande squadra, con persone di talento, ma nessuno avrebbe potuto garantire che avrebbero vinto sette o otto campionati nel decennio successivo”.

L’asturiano ha poi citato come esempio il passaggio di Lewis Hamilton dalla McLaren alla Mercedes nel 2013, decisione all’epoca molto criticata, dato che la Mercedes aveva ottenuto pochi podi. Oggi Hamilton è un sette volte campione del mondo. “La stessa cosa vale ora per la Ferrari. Nessuno sa cosa otterrà Lewis l’anno prossimo: se la Rossa andrà bene e vincerà un campionato, sarà stata un’ottima mossa. Se invece sarà la Mercedes a vincere, sarà stata una decisione sbagliata. Come si fa a prevederlo?“.
Nel frattempo, Alonso ha legato il suo futuro all’Aston Martin, avendo firmato un nuovo accordo con il team all’inizio di quest’anno che lo terrà in squadra fino al 2026.
Crediti foto: Aston Martin, F1
Testo: F1.com