L’ultima stagione della F1 ha visto l’impiego delle ali flessibili che fungono da dispositivi aerodinamici mobili ma che sono proibiti dal regolamento. La Red Bull è stato il primo team ad aver investito ingenti somme di denaro in questa zona grigia del regolamento. A seguire, altri team hanno impiegato questo elemento aerodinamico, anche la Ferrari che aveva ammesso di essere arrivata tardi. Ma negli ultimi giorni, la FIA ha deciso che dal Gp di Spagna nuovi test sulla flessibilità saranno introdotti, decisione che ha fatto un po’ discutere gli attuali Team Principal delle dieci concorrenti.
Il regolamento FIA e il nuovo giro di vite
Il regolamento FIA relativo ai test sulle ali delle monoposto 2024 era il seguente: “Qualsiasi parte del bordo d’uscita di qualsiasi flap dell’ala anteriore può flettere non più di 5 mm, se misurato lungo l’asse di carico, quando viene applicato un carico di 60 N normale al flap”. Tuttavia, con la nuova normativa che entrerà in vigore dal GP di Spagna, i controlli saranno più stringenti e potrebbero portare alla necessità di modifiche tecniche per alcune scuderie.
In fabbrica, perciò, si dovrà lavorare in galleria del vento per cercare di rientrare nei parametri, e sappiamo quanto tempo impieghi lo sviluppo delle ali.
Le reazioni dei team: tra fiducia e perplessità
I principali fautori di queste ali flessibili, McLaren e Red Bull, non temono importanti ripercussioni sulle prestazioni con questi nuovi test. “Non penso che ci sarà un cambiamento significativo per noi”, ha dichiarato Zak Brown. “Penso che sia troppo difficile dire adesso chi ne trarrà vantaggio e chi no, perché non penso che rappresenterà un cambiamento sostanziale per qualcuno”. Il CEO americano invita alla calma, allontanando le voci di chi vede la MCL38 penalizzata da questa normativa.
Di opinione leggermente diversa è Christian Horner, che ha criticato la scelta della FIA di applicare questi nuovi test soltanto alla nona gara del campionato. “Sarà interessante l’effetto che avrà, ma la cosa secondo me più strana è la tempistica. Perché aspettare nove gare? Forse sarebbe stato meglio applicarla sin dall’inizio della stagione, altrimenti ti ritrovi a progettare due tipi di ali. Ma è impossibile predire chi trarrà vantaggio da questi nuovi test”.

In effetti, qualora i nuovi test dovessero far emergere l’irregolarità di questi dispositivi aerodinamici mobili, i team sarebbero costretti a riprogettare da zero una nuova ala che rispetti i parametri della FIA, ma che soprattutto non comprometta le prestazioni della macchina. Immaginate una McLaren o una Ferrari (i team che hanno occupato rispettivamente la prima e la seconda posizione del campionato Costruttori nell’ultima stagione) perdere improvvisamente il vantaggio tecnico sulle altre.
Molto probabilmente, chi sa che i nuovi test produrranno problemi alle proprie ali, è già corso al riparo, ma sarà curioso vedere gli effetti di questa nuova normativa in Spagna. Il paddock resta in attesa, pronto a scoprire chi sarà il vero vincitore di questa battaglia tecnica.
Crediti foto: McLaren, Oracle Red Bull Racing