C’è una Rossa con il numero 27 che taglia il traguardo del Gran Premio del Belgio. Non stiamo uscendo di strada (anzi, di pista) per mancare di rispetto all’indimenticato Villeneuve. Perché il 29 aprile 1984 Michele Alboreto (che nelle stagioni a Maranello ebbe lo stesso numero del canadese) conquistava la prima vittoria con la Ferrari.
Una gara da ricordare anche per le statistiche, considerato che è stata l’ultima disputata a Zolder, il circuito che costò la vita a Gilles. E dove Didier Pironi ottenne il primo successo. “Ferrari + Alboreto, trionfo tutto italiano”, titolò in prima pagina la Gazzetta dello Sport il giorno successivo.
![Michele Alboreto](https://www.formulacritica.it/wp-content/uploads/2024/04/Alboreto-jpg.webp)
Anche perché era da diciotto anni che un pilota del Belpaese non conquistava un Gran Premio alla guida del Cavallino, come ha ricordato Sport Week nel numero dello scorso 2 marzo. Riproponiamo alcune righe dell’editoriale di Candido Cannavò:
“Attaccati alla tv, ci siamo sentiti tutti su un’autostrada, con la spia rossa accesa da un pezzo, contando i chilometri che ci separavano da un misterioso distributore, da una specie di oasi nel deserto. Milioni di italiani hanno corso con Alboreto gli ultimi chilometri, lo hanno spinto verso quel traguardo che era idealmente suo sin dalla partenza”.
Crediti foto: Scuderia Ferrari
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