Nel fine settimana che andrà dal 23 al 26 gennaio verrà disputata in Florida la annuale 24 Ore di Daytona, che si tiene sul tracciato interno all’iconico ovale della Daytona 500. Quest’anno sono moltissimi i protagonisti e i candidati alla vittoria, con moltissime vetture che saranno presenti al via. La scorsa stagione la Rolex24 è stata vinta dalla Porsche Penske #7, dopo una lunga battaglia con la Cadillac #31 di Whelen Engineering. Per il 2025 sono cambiate molte cose, ma andiamo a vedere nel dettaglio le quattro classi che saranno presenti a Daytona.
63^ Rolex 24 Daytona – GTP: la classe regina
Per quanto riguarda le GTP, dopo il Roar Before the 24, i test svolti lo scorso weekend sul tracciato in Florida, sono state prese le decisioni sul BoP che verrà applicato nella Rolex24 di sabato sera italiana. Ad essere colpita, in positivo, è Cadillac: la V-Series.R subirà infatti un aumento della velocità sotto ai 230 km/h, figlia dei nuovi parametri considerati dagli organizzatori. Bensì il costruttore americano subirà un depotenziamento del 5.9 % sulla velocità sopra ai 240 km/h. Questo secondo parametro, già in uso nel WEC, è stato soggetto a cambiamenti per tutti i costruttori.
Acura ha ricevuto una riduzione del 2.1 %, con un aumento di 2 kW nel così detto Stage 1. Porsche e BMW non sono state escluse da queste modifiche, ricevendo rispettivamente un aumento del 0.4 e 0.1 % sulle velocità sopra ai 240 km/h. Per quanto riguarda il peso minimo, la ARX-06 ha subito una riduzione di ben 12 chilogrammi, accompagnata dalla 963, che invece ne prende uno. La SC63 vede aumentare la sua velocità oltre i 240 km/h, con un aumento del 0.2 %.
Durante i test la vettura più veloce è stata la #24 di RLL, con la sorella #25 molto vicina. BMW è pronta all’assalto della Rolex24, dopo aver mostrato dei progressi importanti.
I tempi del Roar vanno sempre presi con le pinze, vista la revisione del BoP fatta la settimana successiva, ma di certo non assisteremo a dei valori in pista troppo distanti. Cadillac punterà molto sulla esperienza e sull’affidabilità, con il guadagno nel BoP che sarà sicuramente d’aiuto alla squadra americana.
Anche Lamborghini verso il finire della stagione passata ha mostrato dei buoni progressi, i quali lasciano speranza agli uomini di Sant’Agata Bolognese, che proveranno a terminare la gara senza problematiche. A Daytona torna il freddo della notte, che senza scaldoni potrebbe rappresentare una variabile non poco influente. Bisognerà fare molta attenzione, vista anche la quantità di vetture presenti in pista.
63^ Rolex 24 Daytona – GTD e GTD Pro: Ferrari cerca il bis, ma attenzione a BMW
Le GTD Pro, la classe riservata alle GT3 per equipaggi professionisti, sarà composta da moltissime vetture, con molti costruttori pronti a darsi battaglia tra i banking dell’autodromo americano. Ferrari sarà presente con DragonSpeed e Risi Competizione, quest’anno assenti a causa di problematiche finanziarie e affiliati alla squadra americana. La vettura #81 avrà supporto dalla casa madre, con ben tre piloti ufficiali, quali Molina, Rigon e Neubauer.
Sulla vettura italiana salirà anche Costa, già impegnato sulla 296 GT3 lo scorso anno. La vettura di Cannizzo sarà la più presente in GTD, la classe dedicata agli equipaggi ProAm, con ben 7 vetture. Infatti, ci saranno le due di Triarsi Competizione, la #023 e la #021, di cui una sarà impiegata solo nei round della MEC, quella di Inception Racing, quella del Conquest Racing, con una line up molto interessante composta da Manny Franco, con molta esperienza su vetture Ferrari, Altoè, vincitore del Ferrari Challenge, Serra e Sbirrazzuoli, già su una 296 GT3 nella Asian Le Mans Series.
Ma l’impegno più importante di tutti sarà quello di AF Corse: la squadra italiana schiererà ben tre 296 GT3, di cui una sotto il nome Cetilar Racing. La vettura in questione subisce un alleggerimento di ben 25 chilogrammi, ma con delle penalizzazioni importanti negli Stage 1 e 2, rispettivamente con una riduzione del 3.4 e 4.6 %.
Oltre a Ferrari, BMW si presenta come predentente alla vittoria: la casa bavarese schiererà due vetture ufficiali nella GTD Pro affidate a Paul Miller Racing, la #1 e la #48. Gli equipaggi saranno rispettivamente composti da Verhagen, Snow, de Philippi, van der Linde, e Hesse, Harper, Krohn e Farfus. Ma attenzione, questi ultimi non saranno i soli avversari temibili per Ferrari.
Infatti, anche Corvette si ripresenta con l’obiettivo di vincere la Rolex24. Il 2024 per loro è stato un anno di apprendistato della nuova Z06 GT3.R, come anche dimostrato dai risultati. Quest’anno deve essere quella che gli inglesi chiamano “redemption”, con Pratt Miller Racing che si presenta come una delle squadre più temibili. A loro si aggiunge la #91 di Trackhouse di TF Sport, con una line up a dir poco importante, composta da van Gisbergen, McLaughlin, Keating e Zilisch.
Una delle vetture più penalizzate dal BoP è stata sicuramente Porsche, che ha ricevuto un aumento di 20 kg sul peso minimo. La #77 di AO Racing, campione in carica, sarà chiamata a fare una gara da protagonista, dopo aver mancato il successo lo scorso anno. Ci saranno altre tre 992 GT3 R in pista, di cui una Pro, la #20 di Proton Competition, passata da Ford alla casa tedesca, e le due GTD di Wright Motorsport e delle Iron Dames.
Nella GTD Mercedes non poteva mancare. La vettura tedesca è stata campione della classe ProAm con Winward Racing, mostrato una costanza micidiale, causa di un titolo meritato dalla squadra tedesco-americana. Nella Pro ci sarà GetSpeed, che in collaborazione con i fratelli Bartone schiererà la AMG Evo affidata a Martin, Bartone, Stolz e Schiller.
Alla #69 si affiancherà la #75, sempre presente nell’appuntamento oltre oceano. Una situazione poco piacevole è sicuramente quella affrontata da Vasser Sullivan. Il team americano schiererà ancora la Lexus RC F GT3, in attesa della nuova vettura giapponese, attualmente in fase di test. La situazione presenta certo degli aspetti sia negativi che positivi, per esempio il fatto che la squadra conosce molto bene la vettura dopo tanti anni di esperienza. I negativi, come si può immaginare, sono, per esempio, che la vettura è ormai troppo vecchia, e che è di certo più lenta delle nuove Ferrari, Aston Martin, BMW, Porsche, ecc.
Anche Lamborghini si presenta in ottima forma dopo il Roar dello scorso fine settimana. La nuova collaborazione iniziata con Pfaff Motorsport sembra essere cominciata col piede giusto, anche se è fin troppo presto per trarre conclusioni su un percorso appena iniziato. Anche Forte Racing, nella GTD, ha mostrato una buona velocità sintomo di una Huracan GT3 Evo 2 a suo agio a Daytona.
Un’incognita è rappresentata da Ford, ancora non del tutto a loro agio con la Mustang GT3, schierata in GTD anche da Gradient Racing. Aston Martin dovrà confermare i progressi mostrati nel 2024 con la versione Evo, rappresentata nella GTD Pro da Heart of Racing, in attesa del debutto in Qatar della LMH.
L’introduzione dei sensori per le velocità superiori ai 240 km/h è stata una novità per molti costruttori, come Mercedes, che non avendo gareggiato nel WEC non ne hanno potuto apprezzare il funzionamento, arrivando a Daytona senza esperienza. Su questo punto di vista Ferrari, Lexus, Aston Martin, Porsche, Lamborghini, BMW , Ford e Corvette.
63^ Rolex 24 Daytona – LMP2: l’incertezza fa da padrona
Infine giungiamo alla classe che più di tutte rappresenta l’incertezza: le LMP2. Ormai diventata monomarca, i prototipi sono molto vicini tra di loro, sempre ben rappresentati nelle griglie di tutto il mondo. A fare la differenza sarà la messa a punto del team, la velocità dei Bronze e la gestione della corsa, di vitale importanza nell’IMSA vista la possibilità di neutralizzare le posizioni in pista e di effettuare il pit stop nei periodi di FCY.
Ci aspetta un fine settimana molto caldo, con molti protagonisti in grado di dire la loro. Appuntamento a giovedì 23 sera per le qualifiche.