Che quello di Aston Martin sia un campionato di transizione in attesa del nuovo contesto normativo è un fatto evidente, confermato dagli stessi protagonisti del team. Ma quanto si è visto nelle prime sei gare del mondiale con la AMR25 è un’onta sportiva così grossa che il gruppo di Lawrence Stroll non intende trasformarsi nello zimbello della griglia.
La AMR25 è una vettura nata male, ma che forse si ritiene (parzialmente) migliorabile. La scuderia di Silverstone ha delineato la propria strategia tecnica per le prossime settimane, in un momento particolarmente complesso della stagione. Dopo un weekend disastroso a Miami, in cui Fernando Alonso e Lance Stroll hanno chiuso la gara in fondo al gruppo, persino alle spalle della Sauber di Nico Hulkenberg, la squadra tenta di reagire con una serie di sviluppi programmati tra Imola, Monaco e Barcellona.

Aston Martin AMR25: sviluppi in chiave 2026
Andy Cowell, CEO e team principal della squadra britannica, ha confermato che sono in arrivo nuove componenti per la “verdona”, anche se non tutte saranno frutto di un avanzamento tecnico puro. Alcune modifiche, infatti, risponderanno alla nuova direttiva tecnica che entrerà in vigore a partire dal Gran Premio di Spagna, e che riguarda la rigidità delle ali anteriori.
“Ci saranno aggiornamenti già a Imola, anche se dobbiamo ancora valutare se introdurli subito o attendere”, ha spiegato Cowell al portale Motorsport. “Altri elementi arriveranno tra Monaco e Barcellona, e in parte sono vincolati ai nuovi parametri regolamentari”.
Nonostante il focus del team sia chiaramente rivolto al 2026, anno in cui entreranno in vigore le nuove normative tecniche e regolamentari – e in cui Aston Martin potrà contare sul contributo di Adrian Newey – la scuderia ha scelto di investire comunque nello sviluppo dell’attuale vettura. Cowell ha chiarito che questa decisione è strategica: alcune delle tecnologie concepite per il prossimo ciclo regolamentare verranno testate in anticipo sull’auto 2025.
“Utilizzeremo la AMR25 come banco di prova per elementi pensati in ottica futura”, ha dichiarato il manager ed ex capo del reparto motori della Mercedes. “L’unico modo per validare certe soluzioni è provarle in condizioni reali di gara. Se dimostrano di funzionare in pista, allora potremo costruirci sopra”.
In quest’ottica, Aston Martin intende sfruttare ogni occasione per accelerare la propria maturazione tecnica. “La nostra è ancora una squadra giovane”, ha aggiunto Cowell, “Ma stiamo cominciando a impiegare strumenti e metodologie che i top team affinano da decenni. Questo è un passo necessario per prepararci a ciò che verrà”.
Crediti foto: Aston Martin
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