Per quanto tempo ha tenuto banco la querelle Adrian Newey-Ferrari? Tanto, forse anche troppo, visto che a un certo punto era chiaro che il matrimonio tra la scuderia italiana e il tecnico inglese non si sarebbe potuto consumare.
Mentre troppi organi mediatici continuavano ottusamente a narrare di un’intesa che non si sarebbe mai raggiunta, per mantenere una assurda coerenza redazionale, l’ex Red Bull parlava con Lawrence Stroll e visitava i capannoni dell’Aston Martin, prima di firmare un contratto molto vantaggioso da un punto di vista economico, che prevede addirittura l’introduzione di Newey nell’organigramma aziendale come azionista.
Perché il vulcanico ingegnere ha scelto proprio questa realtà in rampa di lancio, non ancora affermata, e non un team potenzialmente già in grado di vincere? Sarebbe potuto tranquillamente rimanere in Red Bull, continuando una striscia di trionfi importante, ma Newey non è il tipo da lavorare senza lo stimolo della sfida e per questo motivo ha preferito lanciarsi in un progetto nuovo, che affonda le sue radici in un passato gestionale che Adrian ha potuto vivere in McLaren, sotto la guida di Ron Dennis e, soprattutto, in Williams, con la presenza di patron Sir Frank.

Adrian Newey – Aston Martin: stretta di mano tra uomini
Probabilmente, nell’approccio con la Ferrari, Newey ha parlato con molti soggetti, da Fred Vasseur a Benedetto Vigna (AD di Maranello), passando per John Elkann e persino Piero Ferrari, con cui si era pubblicamente intrattenuto sulla griglia di partenza, cosa che aveva alimentato voci surreali su una possibile trattativa che si stava consumando sotto gli occhi di tutti, in favore di telecamere. Bisognerebbe ridere.
Troppe figure che probabilmente concorrevano al processo decisionale, in un modello che si è rivelato del tutto opposto a quello presentato da Lawrence Stroll. Quest’ultimo, in prima persona, ha letteralmente preso per mano Newey e lo ha portato in visita a Silverstone, convincendolo con argomenti economici e tecnici, e offrendo una sede di incontri più diretti e meno burocratici rispetto a quanto sarebbe potuto accadere con la Ferrari.
Questo aspetto ha inciso in maniera determinante per un tecnico che, in ogni caso, si è sempre mostrato riluttante ad abbandonare l’Inghilterra. Non è un caso che la decisione presa da Adrian sia stata condivisa con sua moglie Mendy, che è stata totalmente coinvolta nelle scelte professionali future. L’ipotesi di dire addio alla Formula 1 e di entrare in un “pensionamento dorato” era stata presa in considerazione, ma a un certo punto l’anima tecnica di Newey è venuta fuori, spingendolo a trovare una nuova sistemazione.

Dopo un periodo di valutazione e colloqui con diverse scuderie, la scelta finale è caduta su Aston Martin. Lo stesso Newey ne ha parlato ai canali ufficiali della Formula 1:
“Io e Lawrence [Stroll] ci siamo visti di tanto in tanto nel corso degli anni, spesso in palestra, in particolare durante le gare in Medioriente e nell’Estremo Oriente. Quando ho annunciato che avrei lasciato la vecchia squadra, sono stato molto lusingato dall’interesse di vari team, ma la passione, l’impegno e l’entusiasmo di Lawrence sono stati molto accattivanti e persuasivi“.
“Se si torna indietro di 20 anni, quelli che ora chiamiamo Team Principal erano in realtà i proprietari delle squadre, come Frank Williams, Ron Dennis, Eddie Jordan, ecc. In questa era moderna, Lawrence è l’unico vero proprietario attivo di una squadra“.
“È una sensazione diversa quando hai qualcuno come lui coinvolto in quel modo, un ritorno al modello della vecchia scuola. E avere la possibilità di essere un azionista e un partner è qualcosa che non mi era mai stato offerto prima. È un’opportunità che non vedo l’ora di cogliere. È diventata una scelta molto naturale“.
Messa in questi termini, è chiaro che l’approdo di Newey in Aston Martin sia stato del tutto naturale. Una conferma ulteriore che sull’ipotesi Ferrari si sono fatte troppe speculazioni superflue, soprattutto in una fase storica in cui le cose erano già state definite.
Adrian ha spiegato chiaramente che le valutazioni sono iniziate ad Aprile e si sono concluse ben prima dell’estate, mentre qui ancora qualcuno si ostinava a dire che Newey stava per varcare i cancelli di Maranello.
Crediti foto: Aston Martin, Williams F1