Adrian Newey: un riempitivo per ogni stagione

Nuovo contendente per il vulcanico Adrian Newey? No, la McLaren è l'ennesima voce per alimentare un addio che difficilmente si consumerà

Della Ferrari si è detto tanto. Della Aston Martin, che di offerte più concrete rispetto a Maranello pare ne abbia fatte, pure. La suggestione Mercedes non è del tutto escludibile. Quale futuro, quindi, per Adrian Newey? 

Tra le opzioni sopra citate la più credibile è quella che non è stata scritta. Ossia la Red Bull, la soluzione comoda, che garantisce al tecnico stabilità, continuità, soldi, indipendenza e la possibilità di lavorare a un altro bolide stradale dopo la RB17 prodotta in soli cinquanta esemplari. 

Ma ci sarebbe un nuovo incomodo che potrebbe pressare il genio di Stratford-Upon-Avon. E così arriviamo a cinque soggetti che lo tirano per la giacca. Praticamente mezza griglia che lo vorrebbe alle sue dipendenze. 

Condizione normale quando in mezzo c’è chi riesce ad anticipare i tempi, a precorrere gli eventi, a disegnare vetture che aprono cicli tecnici lunghi e dominanti. Ma di chi si tratta? Chi è il nuovo ammiratore (non più) segreto di messere Adriano?

Il nome è quello della McLaren che recentemente ha salutato David Sanchez che a Woking è durato meno di un amen. La suggestione è stata alimentata da Damon Hill che ha aperto all’idea di un romantico ritorno in una compagine con la quale Newey ha contribuito a firmare i successi di Mika Hakkinen sul finire degli Anni Novanta. 

Adrian Newey
Adrian Newey, direttore tecnico della Red Bull

Newey – McLaren: una suggestione senza fondamenta?

Perché Newey dovrebbe accasarsi in McLaren? E soprattutto cosa c’è di vero? Si tratta di un’idea di Hill o ci sono elementi per immaginare che una trattativa si possa imbastire?

Mi chiedo solo cosa accadrebbe se Adrian si guardasse intorno e pensasse alla McLaren come squadra in cui andare. Hanno già dimostrato che stanno andando nella giusta direzione, sono sicuramente una squadra in crescita“. 

Le parole del Campione del Mondo 1996, rilasciate a Sky Sports, terminano qua. E si chiudono pure le speculazioni connesse. Poca roba nelle sue elucubrazioni. 

Di sostanza ce n’è davvero pochina, si tratta di una deduzione logica che mette insieme un professionista che non è stanco di lavorare in Formula Uno (“Mi sono divertito moltissimo e continuo a divertirmi. Quindi penso che finché continuerò a divertirmi e la squadra mi vorrà, continuerò a farlo per il momento e poi dovremo vedere in futuro”, parole recenti di Newey) e una scuderia in ascesa che deve trovare un nuovo numero uno della progettazione.

Un matrimonio di interessi che però si consuma in contumacia visto che i protagonisti, nei fatti, non si stanno reciprocamente cercando.

Adrian Newey e Mika Hakkinen nel periodo McLaren

Per ora Newey è ben saldo a Milton Keynes e il potenziale, lunghissimo, gardening cui sarebbe sottoposto scoraggia ogni cambio di casacca per chi intende progettare in prima persona una vettura di nuova generazione frutto delle regole 2026.

Chiuso questo nuovo e brevissimo capitolo, l’appuntamento è alla prossima congettura. Perchè ce ne saranno ancora, giurateci. Il nome di Newey è un comodo riempitivo da usare quando le notizie scarseggiano. Succede anche questo nelle settimane post gran premio e senza back-to-back.


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, McLaren 

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