Adrian Newey: l’uomo “orizzontale” chiamato a cambiare Aston Martin

Adrian Newey è il promesso sposo della Aston Martin. Secondo Mike Krack il suo eventuale approdo non creerebbe problemi al modello organizzativo della scuderia inglese

Le ultime cronache riportano che la prossima settimana Fred Vasseur dovrebbe presenziare a una conferenza stampa a Maranello, durante la quale saranno annunciati i nuovi organigrammi della scuderia. Gli sguardi saranno tutti puntati sullo staff tecnico, poiché si prevede l’annuncio del nuovo direttore.

Tutti gli indizi portano a Loïc Serra, il mago delle sospensioni strappato alla Mercedes, che sta ancora osservando un periodo di gardening che finirà agli inizi di ottobre. In quel momento, l’ingegnere francese potrebbe prendere possesso dei suoi uffici presso la Gestione Sportiva.

Tuttavia, è un altro il nome che stuzzica la fantasia dei tifosi. Sarebbe inutile farlo, ma per dovere di cronaca è necessario ripeterlo: Adrian Newey. Il vulcanico tecnico inglese è stato conteso da diversi soggetti. La Ferrari ha sicuramente fatto delle richieste, Mercedes si è interessata per un periodo prima di decidere di continuare con James Allison; Williams ci ha provato in maniera più decisa, almeno pubblicamente, senza riuscire a strapparlo alla concorrenza. McLaren, che pure deve colmare il vuoto lasciato da David Sanchez, ha dichiarato sin dal primo momento di preferire di puntare sulla squadra piuttosto che sul singolo “da urlo”.

Adrian Newey
Adrian Newey, direttore tecnico Oracle Red Bull Racing

Adrian Newey – Aston Martin: un matrimonio in procinto di consumarsi

La verità è che alla fine dovrebbe spuntarla Aston Martin. Ormai tutti i segnali portano Newey verso Silverstone, una meta ambita non solo per questioni economiche – Lawrence Stroll lo ricoprirà di denaro – ma anche per ragioni prettamente tecniche, visto che la scuderia sta affrontando una campagna acquisti clamorosa (Andy Cowell ed Enrico Cardile i nomi più importanti) e sta ultimando strutture come la nuova galleria del vento e il nuovo simulatore, che renderanno il team il più all’avanguardia sulla griglia di partenza.

Ormai in Aston Martin il nome di Adrian Newey non è più un tabù. Sono tante e di tale importanza le fonti che hanno parlato di questa trattativa che nascondersi dietro un dito sembrerebbe stucchevole, se non addirittura ridicolo. Mike Krack, Team Principal della scuderia inglese, ha ammesso che stanno spingendo in maniera forsennata per cercare di accaparrarsi le competenze dell’ingegnere più vincente della storia della Formula 1.

Il manager lussemburghese non ha potuto dare ulteriori dettagli né spiegare a che punto sia la trattativa. Si è limitato a dire che, come altre squadre, anche Aston Martin è a caccia del tecnico. In parole povere, si è messo nel mucchio senza ammettere di essere la realtà favorita. Krack ha chiuso con un “sarei davvero felice se venisse da noi” che vale più di una mezza dichiarazione di intenti.

Il Team Principal della Aston Martin ha voluto però precisare che non basta il pacco di soldi stanziato da Lawrence Stroll: è servito – o forse è meglio dire servirà – ben altro per convincere Adrian Newey. Le strutture all’avanguardia e l’accordo con il motorista Honda, con il quale l’inglese ha già lavorato con enormi soddisfazioni negli ultimi anni, sono stati decisivi.

Adrian Newey porta in Aston martin il modello orizzontale

Questa è la stessa ragione per cui è stato possibile ingaggiare un pezzo da 90 come Andy Cowell, un nome di rilievo che contribuirà a portare Newey a Silverstone. In Aston Martin quindi non temono che delle vere e proprie stelle della progettazione possano rompere gli equilibri interni. Krack ha spiegato che oggi una scuderia di Formula 1 è una realtà così ampia e così specializzata in diversi settori interconnessi, che anche un soggetto forte come Newey può amalgamarsi perfettamente, migliorando tutto il meccanismo e il processo decisionale.

Si ricordi che lo stesso ingegnere ha più volte ribadito di non avere un approccio piramidale, ma di preferire una struttura orizzontale, simile a quella che aveva in mente Sergio Marchionne in Ferrari. Più persone di pari grado che si interconnettono per creare un processo decisionale virtuoso, che non faccia capo a un singolo. E proprio questo è il tipo di struttura che Aston Martin sta cercando di mettere in piedi, e in quest’ottica si leggono le acquisizioni di Dan Fallows, Enrico Cardile, Andy Cowell e dello stesso Newey.

Non serviranno quindi enormi cambiamenti nell’architettura aziendale della franchigia anglo-canadese per accogliere Newey, che ha sempre lavorato senza pretendere di prevaricare sui propri collaboratori. Anche se Krack mantiene il massimo riserbo sulla trattativa, è verosimile immaginare che già nelle prossime settimane se ne possa sapere di più.

La presentazione del nuovo organigramma della Ferrari ci darà un’indicazione chiara sul futuro di Newey, che potrebbe essere definitivamente formalizzato al termine del gardening operativo (si ricordi che è ancora impegnato nel progetto stradale RB17) che dovrebbe concludersi a marzo dell’anno venturo.


Crediti foto: Aston Martin, Oracle Red Bull Racing

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