È bastato che i tumulti in casa Red Bull si placassero per far uscire dai radar tutte le storie sul futuro di Adrian Newey. Ricordate? Fino a un paio di settimane fa non si parlava d’altro: chi lo vedeva Maranello, chi lo piazzava a Silverstone in Aston Martin chi, più temerario, lo introduceva in un giro vorticoso che l’avrebbe portato a Brackley insieme a Max Verstappen. Fantamercato.
Poi c’erano i teorici del pensionamento. Ma anche i conservatori, quelli che avrebbero scommesso il loro patrimonio sulla permanenza in Red Bull magari con il defenestramento di Chris Horner che certe cronache descrivono essere ormai una sorta di nemico interno. Ci credete? Facciamo fatica ad adeguarci a queste storie, sarà un nostro limite.
Adrian Newey non molla
La notizia è che non c’è una notizia concreta. In una breve chiacchierata con la testata RN365, il vulcanico tecnico di Stratford-Upon-Avon ha ammesso che di mollare la Formula uno non se ne parla. “Da quando avevo 10 anni o giù di lì volevo diventare un designer nelle corse automobilistiche e, idealmente, in Formula 1”.
“Questo è ciò a cui ho dedicato tutta la mia adolescenza. Sono riuscito a ottenere il mio primo lavoro nelle corse automobilistiche quando mi sono laureato. Mi sono divertito moltissimo e continuo a divertirmi. Penso che finché continuerò a divertirmi e la squadra mi vorrà, continuerò a farlo. Questo per il momento, poi dovremo vedere in futuro. Tendo a non pianificare troppo in anticipo“.
Leggendo tra le righe si evince che Red Bull è in cima ai suoi pensieri. Quel “finché continuerò a divertirmi e la squadra mi vorrà” parla più di mille indiscrezioni da improbabili insider.
In ogni caso Newey non entra nel merito delle cose e ogni scenario non va quindi escluso in maniera aprioristica. Di certo, però, smentisce quei rumors che lo volevano lontano dal Circus. Con una rivoluzione tecnica alle porte un creativo come Adrian non avrebbe mai potuto mollare.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing
