Gazzetta: 100 milioni è il budget dalla Ferrari per l’assalto a Newey

Il giornale italiano svela alcuni retroscena della trattativa - difficile ma non impossibile - che potrebbe portare Newey in Ferrari

Adrian Newey – Ferrari. Una suggestione o qualcosa di concreto bolle in pentola? Sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” spuntano le cifre di un affare difficile ma non impossibile. Ecco quanto riportato Mario Salvini, giornalista della “rosea”. A seguire il testo integrale dell’articolo:

Adesso si tratterebbe di entrare nella testa di Adrian Newey. E nelle pieghe del suo contratto. Perché la Ferrari può essere un sogno. E il ragionamento del “Genio” potrebbe essere lo stesso di Hamilton. Maranello ultimo orizzonte per completare un viaggio impareggiabile. Lo è stato quello di Lewis, lo è stato il suo. L’idea di far convergere il tratto conclusivo per il trionfo definitivo in rosso è roba da romanzo. E ci sta, è verosimile. 

Ma per ora è solo un’ipotesi, e dunque sarebbe il caso di restare tra i bordi delineati dagli obblighi, dai parametri e dalle scadenze, tra i quali è andato lui stesso a piazzarsi al momento dell’ultimo accordo, dello scorso anno, con la scuderia delle lattine. Difficile però immaginare che uno come Newey non si sia tutelato con una fuoriuscita anticipata rispetto alla scadenza, fissata per la fine del 2025. 

Newey
Adrian Newey, l’oggetto del desiderio di tutta la Formula Uno

Ammesso che le scappatoie esistano, poi, sarà da vedere se i fatti verificatisi, nella fattispecie quelli relativi alla guerra interna al garage, rientrano nella casistica che giustificherebbe la rottura anticipata dell’accordo. Perché da quel che trapela pare che Newey sia contrariato, se non proprio schifato, dalla situazione velenosa che si è instaurata nel box, ma anche che sia a sua volta, lui stesso, in rapporti piuttosto freddi con Chris Horner. 

Un episodio su tutti, durante l’inverno: in un’intervista lo stesso Horner aveva in un certo senso sminuito il ruolo di Newey, parlando di evoluzione del resto della squadra. E quando il sito autore dell’intervista l’aveva twittata, subito sotto era arrivata irridente la risposta della signora Amanda, moglie di Adrian: “Sono un sacco di str.…”. Se a questo uniamo che per (supposti) motivi di budget cap Newey era stato dirottato sul progetto della stradale RB17, a beneficio di Pierre Waché ed Enrico Balbo, ecco che l’addio avrebbe tutta una serie di giustificazioni. Che potrebbero persino essere viste come una conferma della profezia di Jos Verstappen: “Se Horner resta il team imploderà”. 

Ed è vero che la Red Bull è uscita con un comunicato in cui scrive: “Newey è sotto contratto… e non siamo a conoscenza di un suo arrivo in altre squadre”, ma la partenza non sembra in dubbio. Non ci sono smentite. Resta da capire per dove, o per fare cosa. Cominciando da quella che sarebbe la soluzione più logica per un sessantacinquenne: la pensione, nel suo caso doratissima, dato il conto in banca. Ma un’uscita così, nel bel mezzo di un contratto, mal si concilia con questa possibilità.

Mentre potrebbe invece essere funzionale a un periodo di gardening di cui non conosciamo l’entità. Può essere che si sia seccato talmente tanto da dire basta all’improvviso, però sarebbe stato più logico aspettare fine 2025. C’è poi l’Aston Martin, coi milioni (si è detto 100 per 4 anni) di Lawrence Stroll e di Saudi Aramco. Radio paddock dice che l’avrebbe rifiutata in tempo reale o quasi. E dunque restano la Ferrari e la Mercedes. Toto Wolff con Horner è in guerra totale, e anche al di là di quello, la crisi tecnica del suo team necessiterebbe di una svolta, anche se la fiducia rinnovata a James Allison suggerirebbe il contrario. 

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Dunque, è da tenere in conto, specie se mai – ipotesi remota ma spesso ventilata da Wolff medesimo – dovesse riuscire il colpaccio di strappare anche Max Verstappen. E siamo alla Ferrari. Era stato lo stesso Adrian a dire ad un podcast, lo scorso settembre, che i rimpianti della sua carriera erano Hamilton e la rossa, non aver mai lavorato né con l’uno né con l’altra. Ma allora ancora non sapeva dell’accordo tra quei due per il 2025 e oltre. In una congiunzione magica si ritroverebbe di colpo a sublimare una carriera impareggiabile con la casa e il pilota più vincenti di sempre. 

In una sfida straordinaria a cui l’intera F.1 non sarebbe insensibile. Con in più l’intero mondo in rosso a disposizione, dalle auto stradali alla sua amata vela. E non si tratterebbe nemmeno di rinunciare a chissà quanti soldi in cambio del blasone e della gloria, perché anche per Maranello se gli anni saranno quattro si parlerebbe di circa 100 milioni.


Crediti foto: Scuderia Ferrari, Oracle Red Bull Racing

Testo articolo: Gazzetta dello Sport

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