Chi la dura la vince. Da quando Liberty Media ha acquisito il controllo della F1 si era prefissa un obiettivo che non era mai riuscita a centrare appieno: generare una serie combattuta e imprevedibile. Solo nel 2021 ci sono andati vicino con un mondiale deciso all’ultimo istante, ma la lotta per la vittoria si era limitata a due squadre: Red Bull e Mercedes.
Dopo 11 gare del campionato 2024, quindi aggiorniamo il dato al Gran Premio d’Austria, mai tanti vincitori si erano avvicendati nell’era turbo-ibrida. La tabella qui in basso riporta un dato eloquente: la F1 negli ultimi undici anni non è mai stata così imprevedibile.
Stagione | Vittorie dopo undici gare |
2014 | 2 |
2015 | 2 |
2016 | 2 |
2017 | 3 |
2018 | 3 |
2019 | 2 |
2020 | 3 |
2021 | 3 |
2022 | 2 |
2023 | 1 |
2024 | 4 |
Red Bull con sette vittorie, Ferrari con due, Mercedes con altrettante e McLaren con una sono i team che, stavolta in dodici eventi, si sono spartiti il bottino. Il dato sui piloti che si sono alternati sul gradino più alto del podio è ancora più incoraggiante: ben sei.
Si tratta di Verstappen con sette primi posti, Sainz, Norris, Leclerc, Russell e Hamilton con una vittoria a testa. È evidente che un leader è emerso in maniera piuttosto netta, ma il fatto che alle sue spalle – e con un distacco quasi mai importante – si siano alternati ben cinque driver è una cosa che non si verificava da tempo immemore.
F1: la rivoluzione di Liberty Media è davvero vincente?
Sono serviti diversi cambi regolamentari per arrivare a questo contesto virtuoso che mostra come, alla distanza, anche budget cap e il meccanismo dell’aerodynamic testing regulation (ATR) stiano producendo effetti visibili.
Il resto della stagione e il 2025 ci diranno se l’incertezza non è casuale ma elemento strutturale. Ma la vera sfida è quella delle nuove regole del 2026. Spesso, quando si è passati a un contesto normativo inedito, è emerso un soggetto che, leggendo meglio degli altri il quadro normativo, si è garantito un vantaggio solido e duraturo.
Se così non sarà al volgere della nuova Formula Uno, allora Liberty Media e la Federazione Internazionale dell’Automobile avranno davvero fatto centro. Altrimenti, come in un grande gioco dell’oca, si ritornerà al punto di partenza alimentando domande che oggi non hanno offerto ancora risposte definitive: budget cap, ATR e regole tecniche riviste – ossia i pilastri della F1 attuale – sono davvero in grado di incatenare la fantasia dei progettisti e la loro spiccata capacità di vincere i vincoli regolamentari?
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, F1