Quello del regolamento tecnico 2026 è un tema caldissimo. D’altro canto si parla del testo di riferimento per la F1. Se dal punto di vista motoristico le norme sono note, meno concretezza c’è sul versante aero-meccanico.
In sede di presentazione del Gran Premio di Imola 2024, Stefano Domenicali, cerimoniere e padrone di casa visti i suoi natali, ha tenuto una lunga conferenza stampa nella quale ha toccato molti temi. Tra questi anche quello relativo alle norme 2026 che sono in procinto di venire alla luce.
“Nelle ultime settimane c’è stato un allineamento tra le varie parti coinvolte. La pubblicazione del regolamento 2026 dovrebbe avvenire il 1° giugno. Sarà poi la FIA a spiegare le novità – che sono molte – e sarà importante fare chiarezza al meglio perché ho letto una serie di considerazioni che non corrispondono a quello che sarà il nuovo regolamento“.
“Il punto dolente, ma purtroppo al momento necessario, è relativo al peso delle monoposto. Confermando la soluzione power unit ‘ibrida’ anche per il 2026 è inevitabile un incremento di peso non indifferente. Se confrontiamo una proiezione della monoposto 2026 con una macchina di 10 anni fa, ci rendiamo conto che il peso è diventato un tema significativo“.
“Tutti i piloti vorrebbero avere macchine più leggere e, personalmente, mi piacerebbe anche un suono un po’ più importante – ha spiegato il CEO della Formula 1 – Ma su quest’ultimo fronte stiamo lavorando per cercare di incrementare il numero di decibel. Dalle ricerche che stiamo portando avanti emerge che tutti i mercati e tutte le fasce d’età, vogliono sentire un suono più importante così come l’energia che solo una vibrazione di un certo tipo è in grado di trasmettere quando si è vicini alla pista“.
“Appena il regolamento 2026 sarà definito, inizieremo a pensare a quello che sarà il passaggio successivo, ovvero il motore 2030. È una mia considerazione personale, non condivisa ancora con le squadre, anche se ne abbiamo parlato con la FIA: se le benzine sostenibili faranno il loro dovere, bisognerà valutare attentamente se proseguire con l’ibridizzazione o se saranno disponibili soluzioni migliori”.
Ricordiamo che non sarà possibile lavorare i modelli 2026 prima del 1°Gennaio 2025. Questo per evitare che i team abbandonino troppo presto lo sviluppo delle vetture attuali.
Crediti foto: Scuderia Ferrari, F1