Il nome di Adrian Newey è stato associato a diversi team prima e dopo l’addio ufficiale alla Red Bull. Ferrari il più caldo, Mercedes quello tiepido in via di riscaldamento, McLaren l’opzione amichevole (Adrian è un ottimo amico di Zak Brown) e in ultima la Williams, la suggestione che avrebbe chiuso il cerchio di una carriera da vincente che ha preso le mosse proprio da Grove.
Tra le scuderie che sono in piena ristrutturazione c’è la Sauber recentemente passata totalmente in mano all’Audi. Andreas Seidl sta provvedendo a una ristrutturazione profondissima. Le chiavi sono state affidate a James Key, ex direttore tecnico della McLaren.
Il manager tedesco ha mai pensato al colpo Newey per accelerare la crescita di un team iper ambizioso? “Sicuramente ogni team nel paddock deve essere interessato ad avere un’icona come Adrian Newey a bordo con tutto ciò che ha ottenuto in passato“, ha detto Seidl ai microfoni di Lawrence Barretto, corrispondente per la F1.
“Ciò che è importante per noi è creare una squadra forte, con una forte etica e un forte spirito di coesione, che sia disposta a intraprendere questo viaggio insieme, ad affrontare le sfide che abbiamo davanti a noi e a voler far parte di questo progetto, che è unico, che attrae molte persone”.
![Andreas Seidl](https://www.formulacritica.it/wp-content/uploads/2024/03/Andreas-Seidl-jpg.webp)
“Audi entrerà in F1, questo accadrà solo una volta. Le persone possono contribuire a dare forma a questo progetto, sapendo che Audi andrà all-in, sapendo che sarà disponibile tutto ciò che è necessario per essere in grado di lottare in prima linea. Questo approccio ci aiuta a far salire a bordo le persone anche da altre categorie dello sport motoristico, da altri settori o università o scuole poiché è importante non concentrarsi solo sul personale della F1”.
“Sono anche ansioso di coinvolgere persone al di fuori della Formula 1 per assicurarmi di avere una forza lavoro diversificata. Vuoi avere le basi giuste, ma vuoi anche persone che pensino fuori dagli schemi per creare un vantaggio”.
“Il focus della nostra campagna di assunzioni non è sui nomi, ma sulla ricerca delle persone giuste per le posizioni che ci aiutino ad aumentare la competitività e ad andare avanti“.
Insomma, una chiusura netta per un team che intende procedere col programma che ha impostato anni fa e non inseguendo occasioni dell’ultima ora che potrebbero rivelarsi poco efficaci in base allo schema individuato.
Crediti foto: Audi, Oracle Red Bull Racing