La 12 Ore di Sebring è terminata e ancora una volta ha confermato i valori in campo visti nelle prime gare dell’anno. Infatti, a vincere su tutti sono state le due Porsche Penske 963, con la #7 trionfante sulla #6. Nelle GTD Pro la Porsche di AO Racing #77 ha firmato il doppio successo della casa tedesca nella endurance americana, con la Mercedes di Winward Racing che ha conquistato la vittoria nelle GTD.
12 Ore di Sebring: Porsche continua il suo dominio
Se nella Rolex 24 la doppietta delle due Penske era stata evitata dalla Acura di Meyer Shank Racing, questa volta le vetture giapponesi non hanno potuto fare nulla contro le 963 ufficiali. Nel corso delle 12 ore di gara le due vetture tedesche sono sempre state della partita, rimanendo nel gruppo di testa.
Già nelle prove libere le due 963 avevano evidenziato il passo migliore del lotto, con la qualifica che non doveva distogliere l’attenzione dalla validità della vettura, dominatrice indiscussa dell’IMSA.
BMW nonostante la buona velocità ha ancora una volta terminato la gara ai piedi del podio. Dries Vanthoor ha mostrato delle carenze dal punto di vista sportivo, cambiando linea nel giro di allineamento e ricevendo così una penalità. la #24 così è stata relegata alle spalle del gruppo, costringendola alla rimonta.
La #25 dall’altra parte non è mai stata della partita, dopo anche un salvataggio di van der Linde in qualifica. La Hybrid V8 ha mostrato delle buone prestazioni ancora una volta, confermandosi come unica oppositrice di Porsche dal punto di vista puramente tecnico.
Acura conclude la gara al terzo posto con la #93, confermandosi la squadra più pronta a livello sportivo dopo Penske. Le vetture giapponesi hanno mostrato di avere il passo, senza però lo spunto necessario a scavalcare le due Porsche. Chi invece esce con le ossa rotte da Sebring è Cadillac.
La V-Series.R ancora una volta ha faticato con Wayne Taylor Racing, mentre era più veloce nelle mani di Whelen Engineering. La #31 ha comandato la gara per molto tempo, senza però riuscire a concludere sul podio. La Aston Martin Valkyrie può essere soddisfatta del suo debutto a Sebring, pista tutt’altro che semplice da gestire.

12 Ore di Sebring: nelle GT Ferrari vede sfumare un grande risultato
Il weekend in Florida per le 296 GT3 era cominciato molto bene, grazie alla pole position nella GTD della Ferrari di AF Corse #21 guidata da Pier Guidi e nella GTD Pro grazie al giro di Albert Costa Balboa sulla #81. Nonostante ciò, le vetture in gara hanno deluso le aspettative.
Sin dall’inizio, era chiaro che la #21 avesse un certo vantaggio tecnico nelle mani di Pier Guidi. L’italiano è stato in grado di recuperare da un problema accusato all’impianto frenante della vettura, costruendo un gap dagli inseguitori di circa 14 secondi.
Nonostante ciò un problema di natura meccanica ha definitivamente fermato la vettura, costringendola al ritiro. Simile destino per la #47 di Cetilar Racing, costretta a fermarsi nel rettilineo opposto a quello del traguardo.
La #81 nella GTD Pro ha mostrato un buon passo nelle fasi iniziali di gara, controllando le altre vetture grazie allo stint di Costa, sempre molto veloce. Nonostante ciò, col passare delle ore la vettura ha perso posizioni, finendo in quarta piazza.
E’ sicuramente frustrante terminare la gara giù dal podio nonostante l’assenza di errori, ma la squadra e i piloti possono essere soddisfatti della prestazioni complessiva. Le 296 in gara sembrano aver perso prestazione col freddo della notte, concludendo in fondo alla top 10 nella GTD.
Proprio in questa classe è Mercedes a vincere di nuovo, confermandosi la vettura da battere nelle GT. BMW e Porsche avevano troppa velocità per la Ferrari nella classe Pro, mentre erano sottotono le due Corvette ufficiali e le due Ford di Multimatic Motorsport.
Ora ci tocca attendere fino al prossimo mese, per l’appuntamento di Long Beach, nella Sprint Cup dell’IMSA.
Crediti foto: Porsche newsroom, Ferrari