Il 1 Maggio è una data particolare per tutti gli amanti del motorsport. In questa tragica giornata, 30 anni fa, la Formula 1 perdeva uno dei suoi più grandi protagonisti. La scomparsa di Ayrton Senna, nel disastroso weekend in cui morì anche Roland Ratzenberger, ha segnato profondamente la storia del Circus, ponendo la sicurezza come priorità assoluta nello sviluppo di regolamenti e monoposto.
In una giornata simile, tutti si fermano e dedicano un pensiero a Magic Senna, noi di Formulacritica abbiamo deciso di dedicare l’intera programmazione ad Ayrton. In tutto il mondo si leggono post di chi si trovava sugli spalti alle 14:17 del 1 Maggio, chi stava seguendo la gara in TV e anche chi è nato ben oltre il 1994.
Una giornata speciale, non per chi deve gettare l’immondizia
Eppure, nonostante il peso di una giornata così importante, c’è chi non ha alcun interesse a lasciare spazio alla memoria e ha urgenze che vanno ben oltre ogni sentimento. Mentre i seguaci di questa pericolosa disciplina celebrano Senna, ecco che Red Bull annuncia, con un comunicato chiaro quanto le irregolarità della PU Ferrari 2019, l’addio di Adrian Newey alla compagine di Milton Keynes (e forse anche alla F1 stessa).
Una notizia enorme, anticipata da settimane di stancanti rumors e, guarda caso, confermata solo oggi. Il 1 Maggio è un giorno pesante per tutti, soprattutto per Newey. Non mi perderò in spiegazioni sul perché Adrian si ritiene responsabile di questa fatalità, ma punterò l’attenzione sul tempismo di Red Bull, che distoglie notevolmente l’attenzione dal trentennale della scomparsa di Senna. Un comunicato buttato lì, con la tipica fretta di chi vuole liberarsi in fretta e furia di un enorme e puzzolente sacchetto di umido indifferenziato.

Il marketing smemorato di Ferrari
Se Red Bull può contare sul parziale alibi della sua gioventù, anche chi vanta una lunghissima storia in F1 è riuscito a spezzare la magia del Senna Day. Parliamo proprio della Scuderia Ferrari, l’unico team ad aver partecipato a tutte le gare di Formula 1.
La storica casa di Maranello, col suo ruolo di custode della memoria del circus, ha deciso di presentare oggi la sua attesissima livrea speciale per il GP di Miami. Dopo aver intasato i feed social con teaser di ogni sorta, link a merchandise andato soldout in pochi minuti, Ferrari è riuscita a mascherare un’enorme campagna pubblicitaria a supporto del nuovo title sponsor HP.
Il tutto con un calendario marketing ben definito, la cui fase definitiva è stata programmata al 1 Maggio, col reveal della SF-24 con baffo e scarpette azzurre. Quindi ecco che, ancora una volta, l’attenzione viene totalmente deviata e dalle foto della statua di Senna a Imola, troviamo migliaia di foto e commenti su 4 stickers azzurri.
In giornate come questa, non ci si aspettano grandi manifestazioni, ma il rispetto sembra essere il minimo nei confronti di chi ha contribuito a scrivere la storia della grande azienda gestita dagli amici di Liberty Media. Ma, a quanto pare, neanche chi è parte integrante del circus stesso conosce il rispetto ed eccomi qui a scrivere un papiro polemicone in una giornata in cui non avremmo dovuto parlare soltanto di Ayrton Senna.
Grazie Formula 1, non avevo aspettative, ma sono rimasto deluso lo stesso.
Crediti foto: F1
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